circuito regionale ligure
06/08 – Compagnia Excursus – Rapallo – Dies festi di RickyBonavita
07/08 – Compagnia Excursus – Loano – Dies festi di RickyBonavita
Dies festi
Progetto artistico Ricky Bonavita e Theodor Rawyler
Coreografia e regia Ricky Bonavita
Musica Edouard Lalo, David Holmes, Lola Beltran
Disegno luci Danila Blasi
Costumi Daniele Amenta, Yari Molinari
Interpreti Ricky Bonavita, Enrica Felici, Yari Molinari, Ester Parisi, Emiliano Perazzini,
Alessandro Sebastiani
Nei giorni di festa si trascende la quotidianità, per entrare in uno spazio diverso, delimitato dal tempo, nel quale rivedere relazioni e regole.
Un rituale di iniziazione sospeso e rarefatto proietta cinque danzatori in un mondo astratto, governato da un disordine geometrico. Un personaggio misterioso, che non svela il suo volto, domina la scena con la propria presenza-assenza, è lui “il moderatore” che alterna momenti lirici e drammatici, ludici ed ironici, che mette alla prova, che si mette in gioco, e che determina la fine.
In questa produzione il coreografo si interroga sulle possibilità di strutturare e destrutturare un proprio linguaggio compositivo costruito nel tempo, approfondendo ulteriormente il lavoro sull’interprete per ampliarne il registro, in un processo di sottile sovversione e ribaltamento delle strutture acquisite.
progetto “Terra di confine”
20/08 – Compagnia Excursus – Viggianello (PZ) – Zeta di Ricky Bonavita e Theodor Rawyler
21/08 – Compagnia Excursus – Aieta (CZ) – Zeta di RickyBonavita e Theodor Rawyler
ZETA
coreografia: Theodor Rawlyer
musiche: Sixtoo, Gaetano Donizzetti, Guillame Du Fay, Künstruck
danza: 4 danzatori e non-danzatori
L’idea di Zeta nasce da un laboratorio coreografico per pazienti psichiatrici condotto dal 2003 da TheodorRawyler dove si sono verificate diverse emergenze espressive a cui dare una risposta attraverso la danza. Si è arrivati così a un “setting” coreografico, spazio-temporale in grado di accogliere un linguaggio di movimento condiviso fra gli interpreti, in cui la dimensione dell’ascolto dell’altro è altrettanto importante quanto l’espressione della propria individualità.