fbpx


30 giugno/4 luglio 015 – Cortona (Ar)
apertura iscrizioni 18 maggio dalle ore 10.00
Info: Flavia Marini: cell. +39.347.88.51.126
“La mia funzione‚ nel tempo di un seminario‚ non può essere dimostrativa di un modo di danzare‚ ma credo invece che debba creare stimoli utili al processo di formazione del danzatore‚ che lo possano sensibilizzare verso una consapevolezza di base‚ per poi poter affrontare con sensibilità le infinite forme danzanti.
Lavoro sulla qualità dell’attenzione‚ sul riscoprire la realtà di un atto. Come comprendere la vita intrinseca al “movimento”‚ ciò che lo sostiene e lo permette.
La semplicità di poter agire senza scartare la propria sensibilità‚ allontanandosi così da ciò che si sta attuando. Educarsi ad “assumere” un’azione nella sua totalità‚ ritrovando il senso di unione‚ di piena attenzione.
Il danzatore è chiamato ad una responsabilità‚ è esposto al rischio di perdere di vista l’idea di sé‚ concedendosi al tempo e all’errore‚ riattivando il dialogo costruttivo tra abilità e limite assunti come valore. Nel tempo di improvvisazione‚ su un piano più personale si pone il danzatore di fronte alla sua possibilità di ascoltare‚ intraprendere‚ reagire‚ di “aprire” e rendersi disponibile a fare esperienza‚ mettendo in gioco i propri desideri‚ le proprie difficoltà.
Non sempre le parole si trovano esaurienti per indicare la strada e allora l’esempio concreto e l’esperienza di ognuno diventano i propri maestri.” Raffaella Giordano

 

Laboratorio residenziale di Danza Contemporanea a cura di Giorgio Rossi

Il senso del tempo o della percezione dell’essere danzante attraverso l’ascolto dei sensi e della loro memoria

29 luglio/8 agosto 015 – Cortona (Ar)

Il laboratorio, della durata di 11 giorni, tocca una delle condizioni fondamentali dell’esistenza e, di conseguenza, della danza: il tempo, tema infinito come il suo scorrere. Tutto conosce il tempo, perché senza di lui niente esisterebbe come noi lo percepiamo. Attraverso il tempo facciamo esperienza della vita e ci veicoliamo nello spazio.

Il tema ha infinite declinazioni che partono dall’astrazione per passare attraverso la narrazione, l’evocazione, l’indefinito e il semplice stare in un ascolto delicato ed espressivo. Per quel che mi riguarda il tempo passa sempre attraverso il corpo diventando danza.

La danza è tutto ciò che riguarda l’uomo, ivi compresa la voce“, diceva il coreografo e teorico Rudolf Von Laban. Giorgio Rossi parte da quest’ idea, cerca di sollecitare la memoria tattile , uditiva, olfattiva, visiva ed evocativa dei suoi  allievi, li interroga sul ricordo dei sapori, sui loro primissimi ricordi.. Fà loro domande più che affermare, poi li invita all’ascolto. Crede che la cosa più importante da insegnare sia la capacità di improvvisare nell’ascolto, profondo, di quel che sta attorno e da lì costruire la propria opera, come in realtà hanno sempre fatto gli artisti di tutte le diverse discipline dell’arte anche quando hanno portato a delle forme più rigide e precise; artisti come Bach, Mozart, nella musica, Balanchine e Bejart nella danza e, a sua opinione, praticamente tutti. La mimesi è uno strumento importante nel suo modo di insegnare, ma quando invita a entrare nell’energia del movimento per esempio della foglia al vento, del fiume o della farfalla … , lo invita a confrontarsi con il suo ricordo sensuale a riprodurre energia e ritmo sentiti nel contatto con quel che sta cercando di evocare. Giorgio Rossi

Il giorno 8 agosto 2015 è prevista l’apertura al pubblico dell’esito del laboratorio presso la Fortezza del Girifalco di Cortona all’interno del Festival Cortona On the Move 2015.

Iscrizioni aperte.

Info: Flavia Marini: cell. +39.347.88.51.126

eventi@sostapalmizi.it
www.sostapalmizi.it

Related Posts