La danza può essere davvero originale e dare spettacolo di se stessa.
Dal 23 al 27 giugno 2015 va in scena con effetti speciali alle Terme di Caracalla, occasione per il Pink Floyd Ballet, nato dalla mente creativa del grande coreografo Roland Petit, di essere in prima assoluta a Roma.
Che cosa unisce la straordinaria band inglese al classicismo o al neoclassicismo di una delle firme più prestigiose della danza?
La musica e un’idea, quella della figlia del Maestro, Valentine: era il 1972 a Marsiglia.
La rock band suonava dal vivo per i danzatori in scena, uno spettacolo unico, di grande successo; oggi riproposto nella coreografia originale rivista da Luigi Bonino.
E’ un’invenzione d’arte.
Lo stile accademico della danza, presentato in otto scene differenti, diventa un’esplosione di luci psichedeliche e ipnotiche che espongono il pubblico alla musica rock dei Pink Floyd. Un gioco, un acrobatismo artistico, un effetto speciale.
Il classicismo tiene il ritmo reinventandosi in variazioni dall’effetto fasciante delle tute bianche indossate dai ballerini, su cui la luce (designer originale Jean Michel Désiré), spara a mille in figure geometriche dalla sfera alla linea interrotta: così riconosciamo Money; così si espandono le note di Relics, Obscured by clouds o riviviamo in un passo a due The great gig in the sky.
Pink Floyd Ballet è sicuramente originale, pura energia musicale unita a una straordinaria innovazione coreografica che esalta la precisione tecnica dello stile di Petit.
Accompagna il brano un omaggio alla grande ballerina, scomparsa di recente, Maja Plisetskaja, sulle note romantiche di Mahler: “La rose malade”.
Stefania Sanlorenzo