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Alessandra Ferri, nostalgia di un talento che continua a brillare e a evolvere verso nuovi modi di essere se stessa

Questo articolo non volevo scriverlo. Eppure ho risentito interviste, letto stralci di articoli di altri, di ieri di oggi… ho guardato le fotografie della biografia di una ballerina che andrebbe scritta con la B maiuscola. E ho cercato di pensare a lei, al suo corpo fluido, un elastico che la porta a figure in cui stenti a credere ci sia un equilibrio che la sorregga, su quei piedi meravigliosamente arcuati, ma così tanto arcuati. Collo e braccia lunghi e disegnati dalle linee in tensione come su tutto il corpo, che nell’apparente fragilità è e deve essere incredibilmente forte (la potenza muscolare che le permette di danzare a livelli di ineccepibile bravura e bellezza).

L’allenamento non finisce mai, dice lei. Da quando aveva 4 anni, poi 15 (dalla Scala a Londra), poi 19, consacrata Etoile, poi poi… L’america con Barishnikov e il giro del mondo.

Perché questo talento per danzare è un dono con cui è nata, meraviglioso ma anche totalitario e richiedente. Lo ha coltivato seguendo una strada fatta di bivi, ma piuttosto inscritta nel genere delle grandi ballerine classiche internazionali. Si è votata alla danza e la danza ha ricambiato con successo.

Tuttavia, ecco il punto, la danza è per molti vita; la vita, però, fa comunque il suo corso e lei ha lasciato che ci fosse un fluire anche del vissuto: carriera, sì, ma anche amore, un matrimonio, due figlie, una separazione e quindi l’addio alle scene.

E il ritorno, dopo quasi 7 anni.

Adesso (il 25 luglio 2015 era a Udine) Alessandra Ferri è in tour con Evolution (a Roma il 30 luglio 2015, data prossima; il 1° agosto alla Versiliana).

Da qualche anno ha deciso che quell’uscita di scena non aveva il senso che aveva cercato. La danza l’ha richiamata alla vita, come 40 anni fa aveva invece scelto lei di seguirla con cura dedizione e passione.

Amava danzare, non solo il brivido e il fascino del palcoscenico; amava il lavoro della danzatrice e questa per me è stata la chiave di volta: le ore in palestra, la sbarra, le variazioni ripetute in centro mille volte… gli esercizi, la cura del corpo e quella delle proprie cose: “gli oggetti di una ballerina”.

Ho sentito una nota di diapason lieve e tutto mi ha travolto nel ricordo della mia vita, senza il suo talento, senza il suo successo, ma con la stessa volontà di non mollare se è la danza a completarti e a farti felice.

La felicità è effimera, esiste ma sfuma leggera o in modo secco, come una corda di violino che salta, e il dolore diventa protagonista.

L’ha sentito.

“Evolution” credo che sia un recuperare se stessa da tutto ciò che è stato, per tornare a essere esattamente ciò che è. Una stella, anche a 52 anni. Le linee tirate del viso sono più marcate, gli occhi languidi perfetti per tutti i ruoli romantici in cui la ricordiamo sono ancora loro, la luce si è affievolita un poco. E’ morbida e misurata nei movimenti, che ripete ripete cercando il passaggio giusto.

Alessandra Ferri è una stella del firmamento dell’arte tersicorea ma è umana. Ha scelto di non dimenticarlo e questo le fa onore.

Mi ha rassicurato.

E se il palcoscenico e il danzare le danno nuova energia per evolvere, ne sono immensamente felice.

Brani nuovi racconta, che non ha mai ballato.

La danza è cambiata. E’ critica al riguardo… ma cerca un suo modo di adattarsi anche a ciò che sente estraneo al suo cammino di interprete dei più incantevoli ruoli del repertorio classico, di brani indimenticabili di Roland Petit, di quel pezzo struggente con Sting; ispiratrice di coreografi come Kenneth McMillan e Wayne McGregor.

Adesso, sottolineando che la danza è contemporanea e tanto “al maschile”, balla con il suo partner, Herman Cornejo,  e altri 8 danzatori uomini. E’ l’unica donna. Brava!

F. Ashton e Twyla Tharp, per la prima volta. Poi C. Wheeldon in After the Rain (meravigliosa coreografia, davvero!), Le Parc di A. Preljocaj (un vero rapimento emotivo), ma anche novità particolari. Tante musiche diverse…

Amore, dolore, danza.

Cambiamento, ma sempre in punta di piedi, con impeccabile stile e ricercata armonia.

https://youtu.be/JrNkf3WCOLk (recente spettacolo/programmazione a Bolzano-Trento)

https://youtu.be/tIsvHz5ADVg (Alessandra in prova, per AF Dance, aprile 2015; coreografia R. Maliphant)

Stefania Sanlorenzo

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