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Il Musical – ARTEMISIA: conoscete la sua storia? Perchè non riviviverla in musica?

Conoscete la storia di Artemisia?

Artemisia Gentileschi è una donna nata nel 1593. Una pittrice sensuale e passionale, direi, e una femminista ante-litteram, volendo connotare il termine solo nella sua valenza più naturale: la consapevolezza come donna della propria indipendenza.

Artemisia, figlia del pittore Orazio Gentileschi, ama la stessa arte di suo padre. Crede nelle proprie capacità, nel talento che sente intensamente, perché è una donna che vive intensamente.

In realtà la storia della sua vita è carica di mistero, ombre velano una personalità dominante e molto, troppo forse, carica della propria femminilità, in un tempo sbagliato.

Ma c’è un tempo sbagliato per vivere e per essere contrastata, derisa e fermata?

Finisce che la domanda nasce spontanea quando la vediamo sul palcoscenico, forte caparbia e bravissima.

Per Artemisia il Musical, il 31 luglio 2015, si confida in una bella serata per riempire la scena all’aperto del Teatro Romano di Gubbio, ore 21.15.

Lei è Eleonora Lombardo, Foligno classe 1989 (Rent, Biancaneve il Musical e A little night music); le musiche sono di Marco Rosati e i testi di Lucia Di Bella.

L’allestimento delle scene è a cura di Enrico Zuddas e l’Orchestrazione di Massimiliano Tisano.

Ci sono 4 brani coreografici di Katherine Whittard, in stili diversi: contemporaneo, Jazz e Tip-Tap.

La produzione ha ricevuto a Siena, il 20 giugno, Il Premio PrIMO 2015.

Il Musical è una grande prova per gli artisti perchè richiede doti in canto danza e recitazione, ma non bisogna pensare a queste tre discipline artistiche separatamente: per fare un buon musical, occorre sentirlo nella sua totalità; perchè è esattamente così che coinvolgerà il pubblico.

In Italia adesso cominciamo davvero a pensare non solo di poter apprezzare le produzioni straniere o le trascrizioni in italiano delle stesse.

C’è aria di musical anche qui.

Fu il padre a insegnare l’arte pittorica, ispirata al Caravaggio, alla figlia prediletta… Tuttavia una vicenda che si intreccia con la famiglia porterà dolore e danno. Un’accusa di violenza ripetuta verso Artemisia da parte di un altro pittore (e amico), Agostino Tassi (in scena Simone De Rose), forse innamorato della ragazza, ma legato ad altre donne e da lei respinto fino al momento dell’abuso. Nella complessità della vicenda si giunge a un processo che Artemisia visse con grande coraggio e vinse.

La tortura alle dita non minò la sua carriera di artista e la sua vita futura ebbe comunque corso fra amori e dipinti. Morì tuttavia sola e dimenticata.

Liberamente ispirato alla storia, il Musical tocca i temi più intensi della libertà di essere ed esprimere se stessi, della volontà di lottare per i propri desideri, della forza di portarli avanti con passione. Artemisia doveva essere una donna così.

“E tuttavia è bene che la speranza non cessi di batterci sulle spalle, perché ci ricorda l’esistenza di un paesaggio più vasto e ci aiuta a vivere nei momenti peggiori.” 

Artemisia Gentileschi 1593 – 1652 (cit. dal sito ufficiale).

https://youtu.be/NWRvfU7LT_k

Stefania Sanlorenzo

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