Il 6 agosto 2015 alle ore 21.30 arriva a Villa Bertelli, Forte dei Marmi, fuori programmazione: Darty Dancing-il Musical, dopo il successo milanese della scorsa stagione.
La compagnia si appresta a questo tour estivo: ecco altre date.
8 agosto – Cattolica
10 agosto – Verona, all’Arena.
Si parla del nuovo allestimento teatrale di Federico Bellone, con le coreografie di Gillian Bruce e le scenografie di Roberto Comotti.
La direzione musicale è di Simone Giusti, le canzoni sono in lingua originale mentre i testi parlati sono tradotti in italiano da Alice Mistroni.
Per chi non avesse già avuto occasione di vederlo, e si trovasse in vacanza da quelle parti, consiglierei un nostalgico tuffo nelle musiche di un film cult, che ha fatto commuovere tanti, e la visione di uno spettacolo carico di energia positiva: musica ballo danza amore con lieto fine, tutto in una rinnovata presentazione! Potrebbe essere un bel ricordo da portare a casa dopo l’estate.
Sulla trasposizione teatrale del film non ci sono dubbi; è un esperimento che riesce: rinnova, rinfresca pellicole ed emozioni cui siamo legati… La visione diventa spesso nel musical una partecipazione attiva dello spettatore, in un coinvolgimento diverso rispetto ad altre forme espressive di arte. Più facile, più diretto e immediato.
Il Musical offre la sua struttura a supporto nel rendere avvincente uno spettacolo: recitazione, musiche e canto creano una commistione di capacità e talenti che, laddove certo trovino un giusto equilibrio, diventa vincente. Uno svago positivo che punta normalmente proprio su questa connotazione: ridi, piangi, canti insomma ti fai trascinare nella storia. E una storia normalmente c’è.
Poi ci sono i protagonisti e, in casi come questo, scattano i ricordi.
Per i giovani è più facile, dinnanzi a volti belli e interessanti, come quello di Gabrio Gentilini, che interpreta, oggi a 26 anni, Johnny Castle versione italiana.
Per altri Patrick Swayze è un’immagine riflessa sulla retina della memoria indelebile, ma non vuol dire. Il giovane attore cantante e ballerino è versatile e sa accettare le sfide e conquistare la sua platea.
Pensiamo che è stato lanciato nel 2012 con “La febbre del sabato sera” dove aveva il ruolo di John Travolta. Cioè sex symbol che hanno firmato un’epoca in film cult? Non deve essere facile rimanere fedele a se stesso, offrire il nuovo e lasciare che tutto ciò che non deve andare perduto rimanga comunque in una sovrapposizione che sia solo, proprio soltanto, emozionale.
Dirty Dancing, comunque sia, con la colonna sonora, il ballo e tutta la vivacità dei nuovi interpreti, non potrà deludere nessuno. A ciascuno i propri “filtri” per sentire e trattenere ciò che riempie il cuore, quello che cerca questo tipo di piacere.
Steafania Sanlorenzo