Moni Ovadia racconta il Khassidismo
Una spiritualità lontana, dimenticata, ma che sa ancora farsi sentire
Moni Ovadia torna al Piccolo Teatro Grassi, dal 22 al 27 settembre, con Il registro dei peccati, un nuovo viaggio nella cultura Yiddish alla scoperta del mondo del Khassidismo, la tradizione culturale degli ebrei della diaspora. Un universo fatto di parole, musiche, danze, storie, canzoni e immagini, in cui si alternano preghiera, racconto, divertimento.
Ovadia accompagna lo spettatore in un viaggio straordinario, in un mondo, quello del khassidismo, estirpato dal paesaggio umano e spirituale dalla brutalità dell’odio, ma che continua a parlare grazie alla sua indomita, colorata e pulsante energia.
Il khassidismo è la celebrazione della fragilità umana e della sua bellezza, nella quale si riconosce la maestà del divino, ineffabile e invisibile, ma con il quale si intrattengono relazioni di familiarità e persino di prossimità irriverente, senza trascorrere mai nella blasfemia. Quel divino viene celebrato con la preghiera e con lo studio, ma anche con il canto, la danza, la narrazione e predilige l’umorismo il cui esprìt era sommamente stimato dai grandi maestri del khassidismo che ne apprezzavano il potere anti idolatrico.
Incontrare quel mondo anche solo nel riverbero delle sue iridescenze, percepire i profumi della sua anima e ascoltarne la voce è un esperienza preziosa e irripetibile.
LA SCHEDA DELLO SPETTACOLO
Piccolo Teatro Grassi (Via Rovello, 2 – M1 Cordusio) dal 22 al 27 settembre 2015
Il registro dei peccati
Rapsodia lieve per racconti, melopee, narrazioni e storielle
recital-reading sul mondo khassidico ideato e interpretato da Moni Ovadia
produzione Promo Music
Orari: martedì, giovedì e sabato, 19.30; mercoledì e venerdì 20.30; domenica 16
Durata 110 minuti
Prezzi: platea 33 euro, balconata 26 euro
Informazioni e prenotazioni 848800304 – www.piccoloteatro.org
News, trailer, interviste ai protagonisti su www.piccoloteatro.tv