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Una Danza al Museo: spettacolo a Paestum. Tutto muta forma; l’immaginazione permea la mente e crea la percezione del vero.

L’iniziativa, al passo con la nuova idea di commistione delle arti, ricerca che anima l’ambito contemporaneo della cultura umanistica e coreutica, coinvolge il Museo di Paestum nella data del 26 dicembre 2015.Una giornata delle festività natalizie da passare certamente in modo nuovo.

Lo spettacolo, “Come Pigmalione”, avrà luogo alle ore 11.30 presso il Museo Archeologico a Capaccio (SA).

Durante la visita guidata le statue si animeranno, prenderanno vita attraverso il movimento (danza e musica) e reciteranno storie (parola).

Si tratta di un progetto che tocca diversi luoghi per l’Italia, a cura della Arb Dance Company.

Arte e Danza sono spesso assimilate. Il linguaggio viene tradotto dall’una per l’altra. Avviene nella realizzazione di progetti simili a questo, come avviene continuamente nell’analisi delle produzioni artistiche della contemporaneità.

La parola si fa movimento, la musica sfumatura di colore: la danza racchiude in se stessa la capacità di amalgamare questo processo tenendo fede a se stessa, alla propria essenzialità, il gesto danzato (cambiano gli stili e questo produce enfatizzazioni ed emozionalità talvolta in contrasto). Questo avviene inserendolo nella dimensione di tempo e spazio.

Alla fine, il tempo muta o si sospende. Può progredire o retrocedere, come essere annullato. Lo spazio diventa una dimensione chiave, perché la danza riempie uno spazio, sia esso definito oppure no, a livello architettonico o scenico (uso di oggetti).

Merita seguire queste iniziative quando giungono nelle nostre città per sperimentare in prima persona ciò che esiste ma aspetta il suo pubblico per prendere realmente vita.

Sapete chi era PIGMALIONE?

Il re di Cipro, isola dell’Egeo si innamorò perdutamente della statua di Afrodite, la dea della bellezza. Il sentimento era così forte da condizionare la sua IMMAGINAZIONE, tale da fargli credere che ciò che desiderava, fosse VERO.

Il MITO greco è bello, e, per altro, io trovo che la danza abbia una ideale affinità con il mito generatore di archetipi (cit. Martha Graham). Ovidio, autore latino riprese la storia nelle METAMORFOSI, altro bel concetto da sviluppare parallelo alla danza. Il re era proprio uno scultore e la statua una sua opera d’arte. La dea viene invocata per tramutare la statua nella donna amata. G. B. Shaw il drammaturgo si rifece al mito greco; mentre dalla sua opera nacque la lettura psicoanalitica del cosiddetto “effetto Pigmalione”, come una sorta di condizionamento della mente, indotto dall’atteggiamento esteriore.

Stefania Sanlorenzo

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