fbpx

Venerdì 1 aprile debutta al Teatro Alessandrino lo spettacolo L’ACCADEMIA DELLE STELLE, in prima assoluta, distribuito da Gruppo Anteprima, e a parziale favore dell’Associazione la Collina degli Elfi.
Noi abbiamo parlato con il regista, Andrea di Tullio che ci ha raccontato come è nato questo progetto.

Da quanti anni si occupa di regia per spettacoli teatrali?
Sono ad oggi più di 10 anni che mi occupo di organizzazione e regia di eventi, sempre a sfondo sociale, ma negli ultimi anni mi sono ritagliato uno spazio importante nelle rappresentazioni teatrali per la piena integrazione di persone diversamente abili attraverso il Progetto Teatro nello spazIO.

E’ la prima volta che si occupa di uno spettacolo musicale?
Sì è la prima volta che mi dedico ad un musical anche se ci tengo a precisare che l’ Accademia delle Stelle la considero più una commedia musicale in quanto è la “vera” storia di ragazzi talentuosi che studiano e si preparano per emergere nel mondo dello spettacolo… dove tutto è finto ma niente è “falso”

Come avete scelto i ragazzi del cast?
Professionisti più abili e preparati di me hanno selezionato i ragazzi del cast nel ballo e nel canto con dei provini che si sono tenuti quasi un anno fa. Io mi sono limitato ad evidenziare chi nella recitazione ha avuto la capacità di emozionarmi e chi aveva le potenzialità di portare in scena un “vero” talento da trasmettere ad un potenziale pubblico. Però vorrei evidenziare che la produzione di questo spettacolo ha selezionato principalmente giovani emergenti su cui puntiamo per tante altre future iniziative quindi li rivedrete presto.

Come è nata l’idea di fare uno spettacolo come L’Accademia delle Stelle?
L’idea è nata durante una cena tra amici a conclusione di un altro evento dove è emerso che effettivamente avevamo tutte le potenzialità per portare in scena uno spettacolo musicale. Cristina Storaro, che tra l’altro è laureata con una tesi sul musical dagli anni ’60 in poi, e suo marito Enzo Ventriglia, dotato di specifica professionalità in ambito audiovisivo, mi hanno coinvolto in questa avventura registica insieme ad un altro caro amico: il coreografo Peter Larsen.

Quanto è importante che i giovani vadano a teatro e vi si appassionino?
Non è solo importante che i ragazzi vadano a teatro ma è fondamentale perché il teatro ‘non è altro che il disperato sforzo dell’uomo di dare un senso alla vita’ (cit. Eduardo De Filippo)

Related Posts