A partire da sabato 30 luglio 2016 fino al 30 settembre non potrete avere dubbi su dove vedere spettacoli di altissima qualità. Arriva infatti la 64esima edizione del Ravello Festival, un appuntamento fisso per gli appassionati di arte. Le splendide location scelte (Villa Rufolo, il suo Belvedere e l’Auditorium Oscar Niemeyer) ospiteranno diverse compagnie e grandi etoile della danza.
Ma lasciamo che siano le parole di Laura Valente, direttore artistico, a spiegarci cosa potremo vedere in questa edizione: “Nell’anno in cui si annuncia al mondo la prossima fine dell’embargo nell’isola della rivoluzione castrista, e in cui il Presidente Obama riceve alla Casa Bianca la prima ballerina nera nominata stella dell’American Ballet Theatre, al festival di Ravello Usa e Cuba si ritrovano sullo stesso palcoscenico, inseguendo quel “senso di comunità” che ha fatto di Ravello un luogo unico al mondo, con la sua vocazione ad essere porto sicuro di incontri tra popoli, mari ed artisti, generi e stili.
Sul fronte degli States, il talento eversivo e graffiante di Karole Armitage farà ballare ad un cast di fuoriclasse l’American dream, in un programma dedicato alla contaminazione dei diversi stili che definiscono tecnica e filosofia della danza americana più importante del XX e del XXI secolo. Un excursus che parte dell’esperienza dei nativi americani a quella dei più grandi maestri della coreografia contemporanea mondiale – da Martha Graham (la «grande madre della danza moderna») a Alvin Ailey (che per primo creò una compagnia di afroamericani nel 1958) – attraverso le contaminazioni tra tip-tap e freestyle. La serata sarà impreziosita da una creazione originale su musica di Gershwin, «telaio e tela» su cui celebrare una storia leggendaria. Così come quella de la Isla Grande, con i suoi danzatori sparsi per il mondo, che si ritroveranno per la prima volta in una serata di pura Cubanía, che porta in scena chi balla con la compagnia nazionale della mitica Alicia Alonso, sia le star in carica come Viengsay Valdés sia quelle in fiore, chi si apre al repertorio europeo per iniziativa del Divo Carlos Acosta a capo di un neonato gruppo di danza contemporanea, e chi tra Europa, USA e Miami brilla sui palcoscenici internazionali, vantando tutti una stessa formazione alla magnifica Escuela Nacional de Ballet dell’Avana. Un incontro particolare sarà quello tra Michela Lucenti e Shakespeare, a 400 anni dalla morte del Bardo. In Killing Desdemona il cast, soprattutto al maschile, ruota intorno a questa potente figura di donna e si annuncia pieno di inaspettate fascinazioni. Allo stesso modo della nuova creazione Before Break, sempre ispirata alla «Tempesta» del Bardo, dove Ariel e Calibano si affrontano da veri boxeur, in un combattimento tra le nature opposte che ci guidano. Il direttore della Biennale Danza di Venezia Virgilio Sieni, instancabile ricercatore delle molteplici sfumature poetiche di gesto e movimento, firma un suo nuovo lavoro, La mer, su musica di Debussy, ma un’ora prima dello spettacolo non rinuncia al suo marchio distintivo più attuale, improvvisando insieme con il pubblico nel suo toccante Di fronte agli occhi degli altri, dedicato alle vittime della strage di Ustica. Un maestro del “segno” come Michelangelo Pistoletto ci regala un documentario inedito in cui raccoglie le varie “riscritture” del suo Terzo Paradiso in giro per il mondo, insieme con una nuova versione dedicata a Ravello, in cui utilizzerà migliaia di giornali riciclati. Il corrosivo Dimitris Papaioannou arriva per la prima volta in Campania con Primal Matter, personalissima risposta alla nuova realtà politica, sociale ed etica del suo paese, la Grecia, alla ricerca di una nuova identità. La sua installazione Inside abiterà i giardini di Villa Rufolo, mentre un laboratorio creativo ad hoc gli permetterà di rievocare una sua breve e appassionata dedica a Pina Bausch, grazie ad una residenza con danzatori selezionati nei centri di eccellenza del territorio campano. Gli stessi che potranno lavorare in residenze creative con l’israeliano Emanuel Gat nel suo nuovo Estro, e in Cuba en danza con le giovani coreografe Laura Domingo Agüero e Sandra Ramy, al loro primo appuntamento europeo. Gli stessi che ritroveremo in Abballamm’!, progetto speciale nato per inter-connettere la nostra danza popolare con aree creative inedite, ibridazioni artistiche, sperimentazioni sorprendenti tra i linguaggi.
Sono loro le nostre radici, i nostri orizzonti.”