Torna dal 25 novembre al 2 dicembre 2016 a Milano negli spazi del DID Studio – Fabbrica del Vapore il NAO Performing Festival, quest’anno alla sua settima edizione. L’appuntamento, organizzato da DID Studio in collaborazione con Ariella Vidach – Aiep, apre nuovamente le porte alla nuova generazione di autori che nell’ambito della danza, della musica, delle arti performative e digitali sta contribuendo alla costruzione di una scena artistica vivace e innovativa e di una nuova comunità di autori.
In una settimana di eventi, performance, incontri, installazioni, il festival quest’anno torna ad affermare la sua vocazione originaria presentando lavori in forma di studio e compiuta, dando una particolare visibilità a quanti hanno partecipato al programma di residenze artistiche NAO CREA 2016 curati da Ariella Vidach Aiep.
Mettendo a fuoco la relazione tra processo e opera conclusa, il festival invita a un confronto critico e a un dialogo tra pubblico, artisti, operatori e studiosi.
Numerosi gli eventi collaterali, alcuni in collaborazione con Studio Azzurro, nell’ambito delle arti visive e della musica, con lo scopo e stimolare la collaborazione tra artisti di diverse discipline diverse.
Il festival apre il 25 novembre con una giornata intensa che prevede spettacoli, incontri, installazioni. Nello spazio espositivo di Studio Azzurro Area Ricerca Progressiva, verrà presentata B Side installazione – performance del coreografo Salvo Lombardo e di Isabella Gaffé, un trittico di documenti visivi e sonori che ripercorre parte di un processo di archiviazione di gesti “non straordinari” di passanti occasionali nello spazio pubblico. Salvo Lombardo torna a Milano e approfondisce la recente esperienza del workshop performance realizzato dal DID Studio in collaborazione con DANAE Festival. L’installazione sarà visitabile durante tutte le giornate di festival.
Sempre il 25 novembre sarà in scena LÜ di Pietro Pireddu, produzione Company Blu, azione sperimentale sulla natura dell’impermanenza, che guarda al trapasso (e alla sua relazione con il corpo) come momento di crisi, cambiamento, trasformazione. Concluderà la serata Qualche traccia a partire da me, incontro/dialogo con Paolo Ruffini, studioso di linguaggi performativi contemporanei sul tema del rapporto tra elemento autobiografico e performance nei lavori delle nuove generazioni di nuovo. L’incontro, aperto al pubblico, vuole essere un momento di dialogo aperto tra artisti e operatori.
Il 26 novembre in scena sarà Erika Schipa con il nuovo lavoro Space In, sulla relazione tra corpo, spazio e architettura e sulla trasformazione che essa genera in chi guarda, già presentato in forma di studio presso Eléctrique, center for contemporary art di Bruxelles. A seguire Silvia Costa con il dittico: A sangue freddo e Alla traccia. A sangue freddo trae la sua origine da una serie di immagini realizzate per un progetto fotografico di Silvia Costa e Silvia Boschiero, come una sorta di appendice temporale, nel quale il corpo immortalato si fa materia di studio di un processo di disgregazione degli strati. Alla traccia è invece il nuovissimo lavoro della regista e performer veneta, che sarà presentato per la prima a Milano in forma di studio. L’artista prosegue l’indagine iniziata in A Sangue freddo attraverso una pratica di ricerca che dalla creazione di una composizione statica e bidimensionale, l’immagine fotografica, si sviluppa nella dinamica di un gesto, nella tridimensionalità del corpo, nel tempo della scena.
Il festival continua il 30 novembre con il lavoro Shhh_Nobody speak di Serena Malacco, Danila Gambettola, Luana Bruno, Antonella Fittipaldi che nasce dalla necessità di scoprire ed esplorare codici gestuali appartenenti a corpi non educati alla danza, attraverso un’indagine nel territorio urbano.
A seguire ODIO (estratti) con la coreografia di Daniel Abreu di e con Fattoria Vittadini, nuovissima produzione di Fattoria Vittadini, che recentemente debuttato a Torino Danza e che per NAO viene presentata in forma ridotta.
Il 1 dicembre sarà in scena il debutto milanese di Barbara Berti, I am shape, in a shape, doing a shape, lavoro sull’empatia tra un essere umano e un cane. Un flusso di movimenti e parole con cui Barbara Berti esplora l’interazione con il pubblico.
A seguire Andrea Giomi, musicista e performer, con il progetto Dérives, costruzione di un ambiente interattivo e digitale costruito attraverso feedback sonori, per definire la coscienza percettiva del gesto e dell’ambiente sensoriale, ispirato al pensiero di Guy Debord.
Il 2 dicembre, giornata conclusiva del festival il DID Studio apre le porte a DANCE T.A.Z. temporary autonome zone, palco aperto alle nuovissime generazioni invitate a presentare studi e work in progress di fronte a un pubblico di operatori, artisti, appassionati.
A seguire tavola rotonda sulle residenze e talk con gli artisti, tra questi Camilla Monga, performer e coreografa che racconterà della sua pluriennale esperienza a NAO CREA e dell’importanza del percorso di residenza nel suo sviluppo artistico.
Alle 21.00 il collettivo Moss (Gabriele Gerets Albanese e Loredana Tarnovschi, giovane promessa neo diplomata alla Scuola Paolo Grassi), propone Evosync, indagine sull’instabilità come condizione contemporanea, minimo comune denominatore a cui il corpo deve mettersi a disposizione.
Realizzato con il sostegno del Comune di Milano, Regione Lombardia e il Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo NAO Performing Festival si svolgerà dal 25 NOVEMBRE AL 2 DICEMBRE presso il DiDstudio di via Procaccini 4, Fabbrica del Vapore, sede della Compagnia Ariella Vidach – AieP e centro di ricerca, produzione e formazione nell’ambito della danza contemporanea.
INFO E CONTATTI
www.didstudio.org; www.aiep.org
tel. 02.3450996 info@aiep.org Fb ariella vidach aiep / did studio
biglietti: Intero 7 €
Ridotto 5 € (under 25 e studenti)
Abbonamento 25 €