_ Articolo di Massimiliano Craus _
A cinque mesi di distanza dal defilé del 30 giugno scorso, la Scuola di Ballo del Teatro di San Carlo di Napoli torna in scena a conquistare il mondo della danza. I centocinquanta allievi di Stephane Fournial, direttore al secondo anno alla guida dell’ensemble, hanno nuovamente nelle loro corde una buona fetta di repertorio classico da proporre al pubblico in visibilio del 26 e del 27 novembre 2016 al teatrino di Corte del Palazzo Reale della città. “In punta di piedi…estratti dal repertorio classico” è il titolo scelto dal direttore francese per raccontare le finalità e gli obiettivi artistici e culturali attraverso un viaggio nei meandri del repertorio con balletti, coreografi e compositori a disposizione dei giovani talenti della scuola. Un racconto che inevitabilmente si lega al defilé di giugno per misurarsi sul palcoscenico in tutte le occasioni utili per diventare professionisti nel minor tempo possibile, almeno stando alle indicazioni dichiarate in tempi non sospetti dal direttore francese. “Sin da quando sono giunto a Napoli – ci spiega il direttore della Scuola di Ballo – mi sono posto l’obiettivo di far crescere questa istituzione prestigiosa in ambito internazionale. Sto provando a puntare dritto alle accademie migliori al mondo perché il blasone ce lo consente e, soprattutto, perché ho un gruppo di ragazzi in gamba con i quali intendo migliorarci giorno dopo giorno. E queste occasioni della scena devono servirci a familiarizzare sempre più con il palcoscenico e con i titoli del repertorio così da non trovarci impreparati quando entreremo dalla porta principale del professionismo. Dobbiamo assolutamente creare le condizioni per avere giovani ed adolescenti abituati a misurarsi con rispetto con il mondo della danza ma senza averne paura. Questa è la ragione più importante del titolo di queste due serate di spettacoli al Teatrino di Corte.”
E tutto sommato la realtà del palcoscenico non si discosta affatto dalle buone idee sbandierate da Stephane Fournial, basti leggere i titoli proposti nel gala “in punta di piedi…estratti dal repertorio classico”. A cominciare da Frederic Chopin in “Etudes” Opera 10 n.1, con la definitiva apertura del sipario su un estratto di “Le Conservatoire” di August Bournonville sulle musiche di Holger Simon Paulli, già noti per la loro proficua collaborazione nel celebre balletto “Napoli”. Sempre in tema partenopeo scorgiamo a seguire “La Tarantella” per i corsi propedeutici, tratto dal titolo “Etudes”, di Harald Lander sullo spartito di Knudage Riisager. Per poi giungere all’amatissimo titolo de “Il lago dei cigni” di Marius Petipa, Lev Ivanov e le mirabili musiche di Piotr Ilich Ciaikovskij. Qui saranno interpretati il valzer dei cigni, i quattro cignetti, ed i grandi cigni ripresi da Vladimir Bourmeister. Ancora protagonista dei due gala di sabato e domenica sarà la coreografia di Marius Petipa, con il titolo “La Bayadere” di Ludwig Minkus nelle rappresentazioni delle sacerdotesse, di Nikiya e del pas de huit.
Non mancherà il primo romanticismo nel repertorio scelto da Stephane Fournial, e che titolo! Andrà in scena la variazione dei contadini del primo atto di “Giselle” di Jean Coralli, Jules Perrot sulle musiche di Adolphe Adam. Così come tornerà “Etudes” di Harald Lander con Relevés e finanche le odalische tratte da “Le corsaire”, titolo già visto recentemente proprio al Teatro di San Carlo con il Corpo di Ballo ad assecondare il pas de deux di Daniil Simkin ed Iana Salenko. Anche in questo caso si resterà fedelissimi al repertorio con Marius Petipa, nella rivisitazione delle precedenti coreografie di Joseph Mazilier, e le musiche ancora di Adolphe Adam con brani di Cesare Pugni. E poi la celebre variazione de “La morte del cigno” di Mikail Fokine, e spartito di Camille Saint Saens, di cui probabilmente ce ne sarà di che scrivere! Infine ancora “Il lago dei cigni” della splendida sinergia senza tempo a sei mani di Marius Petipa, Lev Ivanov e successivamente di Vladimir Bourmeister per la polonese di Piotr Ilich Ciaikovskij.
Un impegno che evidentemente mette in bella mostra l’intera scuola in prospettiva, proprio come piace all’esigente direttore che, in aggiunta alle tante ore di lavoro in sala, si mobilita in prima persona anche per smuovere le acque stagnanti delle istituzioni italiane e cittadine per aiutare i propri allievi ed in particolare quelli più in difficoltà. “Dopo una bella trattativa – chiude il direttore – siamo riusciti ad ottenere ben tre borse di studio per ragazzi meritevoli in accesso alla nostra scuola garantite dalla Fondazione Banco di Napoli. Spero che in breve si possa migliorare ulteriormente la nostra offerta così da intercettare tutti quei ragazzi che sognano di diventare ballerini e che oggi non possono realizzare i propri sogni ed obiettivi.”
Di seguito riportiamo il comunicato ufficiale e le scadenze: “Per la prima volta nella storia, la Scuola di Ballo del Teatro di San Carlo di Napoli, diretta da Stephane Fournial, grazie alla Fondazione Banco di Napoli, istituisce tre borse di studio per l’anno scolastico 2016/2017, per gli allievi che studiano danza classica, a livello semi-professionale o professionale che, per motivi di merito e in documentate difficoltà economiche, o residenti nelle Regioni di Marche, Abruzzo e Umbria, fortemente colpite dai recenti terremoti, si distinguano. Il bando è riservato agli allievi più meritevoli – di età compresa tra gli 8 e i 18 anni – che si distinguano per talento, passione, atteggiamento, capacità, che riscontrino difficoltà economiche.”
La Domanda deve essere presentata, in formato digitale, entro e non oltre il 5 dicembre 2016 all’indirizzo scuolaballo@teatrosancarlo.it.
Tutti i dettagli sul sito www.teatrosancarlo.it