Tre spettacoli per gli ultimi tre giorni della rassegna EXIT–Emergenze Per Identità Teatrali, al Teatro dell’Orologio di Roma. Attraverso il teatro, la musica e la danza EXIT crea luoghi di incontro e di confronto per superare le emergenze.
Soul \*/ under construction coreografia di Michela Mucci con Sara Bertoglio, Giulia Cardoni, Giulia Botta, Elena Paglialunga, Giulia Pazzaglia e Maria Caniglia e coreografie di Michela Mucci, analizza l’evoluzione del se come un evento fisico percepibile. “Eva resta sulla terra e si muove libera per il paradiso terrestre. Tra i frutti, ci sono le mele che, se morse, trasformeranno la perfezione del paradiso terrestre, in imperfezione umana. – spiega la coreografa Michela Mucci – Da qui nasce il racconto dell’anima umana. Nasce la contraddizione e tutto ciò che ognuno di noi rivive dentro se stesso. L’equilibrio rende la storia degli uomini ricca di sentimenti ed emozioni, le contraddizioni gli permettono di evolversi. È per questo motivo che ho scelto di trasformare in scena tre frutti, che rappresentano la perfezione del paradiso terrestre, in umanità, qualche volta alienata e alienante, qualche altra volta libera e lucente. Eva dopo il morso della mela, conosce per la prima volta l’instabilità e per nascondersi e difendersi veste una maschera.” (Venerdì 2 dicembre, ore 21.30)
Il programma segue con Kevin gipsy – Storia di reclusione e di libertà’ nella seconda guerra mondiale, scritto e interpretato da Eduardo Ricciardelli con la regia di Gino Auriuso. Lo spettacolo narra la storia di un piccolo acrobata, che nella seconda guerra mondiale viene con tutta la sua famiglia deportato nei campi di reclusione francesi e poi nelle carceri. Kevin resiste ai cambiamenti e agli impoverimenti culturali e sociali che la guerra ha prodotto combattendo il pregiudizio di una società che vede nella sedentarietà l’unica forma di progresso. Kevin vive il presente senza necessità di passato e futuro, non vuole possedere, ma essere. La riflessione triste e profonda di un uomo che ha imparato a stare in equilibrio prima ancora che a camminare e che riflette sulle istituzioni e sulla società. (Sabato 3 dicembre, ore 21.30)
Chiude la rassegna Abraxa Teatro domenica 4 dicembre (18.30) con Se la rivoluzione d’ottobre fosse stata di maggio, regia e drammaturgia Emilio Genazzini, con Massimo Grippa anche autore dei testi con Genazzini, spettacolo che vuole rivisitare le passioni e gli sconvolgimenti di un periodo temporale particolarmente complesso della società dal 1979 ad oggi. In scena si crea un parallelo artistico-emozionale tra i fatti che infiammarono l’epoca, gli spettacoli allestiti da Abraxa in quegli anni e la storia personale e professionale del protagonista.
Teatro dell’Orologio
via dei Filippini 17/a – Roma
Orario spettacoli: Feriali ore 21.30 – Festivi ore 18.30
www.exiteatro.it
www.feditart.it