Dal 22 al 27 agosto 40 appuntamenti con 17 prima nazionali; a Bassano è tempo di B.Motion, vero festival nel festival, segmento di Operaestate dedicato ai nuovi linguaggi della scena contemporanea, inserito nel ricco cartellone del Festival Operaestate, la lunga rassegna estiva che porta 200 serate di spettacolo in oltre trenta città della Pedemontana Veneta.
Dal 22 al 27 agosto Bmotion diventa una vetrina per le più originali esperienze artistiche nel campo della danza, ma è anche sintesi dell’intenso lavoro portato avanti dal CSC/Centro per la Scena Contemporanea per 365 giorni l’anno. Il nuovo cartellone mette a fuoco il lavoro d’indagine svolto in questi anni per far emergere una nuova generazione di artisti, riuscendo a coinvolgere anche diverse comunità di spettatori.
La città di Bassano del Grappa è diventata un punto di riferimento per la ricerca artistica a livello internazionale anche attraverso il riconoscimento da parte dell’Unione Europea con 16 progetti vinti nell’ambito della danza contemporanea.
E proprio da un progetto europeo parte B.Motion 2017, con le sei nuove creazioni in prima nazionale, il 22 e 23 agosto, nate dal progetto “Pivot Dance”: un progetto che ha riunito sei giovani coreografi e sei producers da Olanda (DansDagen Festival), Italia (CSC Bassano) e Inghilterra (The Place) e ha portato alla creazione di: “Minor Place”, una riflessione sulla femminilità firmata Giorgia Nardin; “Becoming” di Ivan Perez, prossimamente anche in calendario all’Opéra di Parigi; “Maps” di Sivan Rubinstein, che trasforma in danza la cartografia in epoca di globalizzazione; “Floating House” di Elena Giannotti, una coreografia nata a partire da un percorso sul sogno insieme ad alcuni spettatori; “Daughter, daughter” di Joseph Toonga, una delicata riflessione in chiave hip hop su cosa significhi essere padre di una bambina oggi; e infine “D NO BODY 5 #transcending” di Dario Tortorelli, coreografo italiano residente in Olanda, che continua la propria ricerca sull’immagine di sé che ciascuno crea in epoca social.
Seguono in cartellone esperienze artistiche provenienti da ogni parte del mondo, radunate a partire anche da speciali commissioni, come la seconda edizione del progetto “Stabat Mater”, che porta la danza nelle chiese sconsacrate, con pezzi dedicati al tema della maternità, firmati da due coreografe e – per la prima volta – da un coreografo.
Non mancano i focus su diverse scene coreografiche: in occasione dei 150 anni dalla nascita del Canada, infatti, il festival ha dedicato un focus agli artisti canadesi, con una programmazione dedicata e due progetti di formazione; in scena a B.Motion il 24 agosto, Mélanie Démers, con la compagnia MayDay Danse.
Accanto al Canada, anche l’Austria è al centro di un focus dedicato, per dare finalmente visibilità a una dinamica scena artistica e ad artisti fortemente originali, come Chris Haring / Liquid Loft, già ospiti a B.motion con il loro cinematografico Deep Dish, qui con una riflessione sull’universo femminile dal titolo “Candy’s Camouflage” in scena il 24 agosto. Seguono la performance digitale del duo Baio/Grunbuhel (25/8), le danze folk della Compagnia Simon Mayer (27/8) e la verità sulla vita di Lady D, di cui ricorrono quest’anno i 20 anni dalla scomparsa, in “Queen of Hearts” del duo Navaridas/Deutinger.
Fortissima la presenza femminile in quest’edizione – a partire dal focus Israele, che mette al centro la riedizione dello storico “Two Playful Pink” di Yasmeen Godder e vede in scena anche Noa Zuk e Ohad Fishof in “The Burnt Room” – tanto da dedicare un’intera giornata, sabato 26 agosto, a sole coreografe: dalle italiane Chiara Frigo (nel nuovissimo “Himalaya Campo Base”) e Silvia Gribaudi con “R.Osa” interpretato dalla travolgente Claudia Marsicano, all’irlandese ribelle Oona Doherty, fino agli Origami danzati della giapponese Satchie Noro con un TIR in un parco pubblico.
Domenica 27 spazio anche a Francesca Foscarini in “Vocazione all’Asimettria” con Andrea Costanzo Martini, e all’australiano James Batchelor, che parla dei vulcani artici danzando la sua esperienza in una spedizione scientifica al Polo Sud.
A corollario, una serie di conferenze, corsi aperti al pubblico, masterclass per professionisti e meeting di nuovi progetti europei, per un agosto che guarda al futuro.
Perché la creatività non conosce ferie, nemmeno d’agosto!
Info: Ufficio Stampa Operaestate,
comunicazionefestival@comune.bassano.vi.it / promozione.festival@comune.bassano.vi.it
via Vendramini 35 (Bassano) – 0424.519804-3
Tutto il programma del festival su: www.operaestate.it