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Eventi

A Genova una seconda presentazione del libro “Stelle della danza sotto il cielo di Nervi”


Dopo l’incontro di quest’estate presso il Teatro Carlo Felice, a grande richiesta è stata programmata un’altra presentazione del libro della giornalista scrittrice Francesca Camponero, “Stelle della danza sotto il cielo di Nervi “ all’interno di Villa Brignole Sale, palazzo storico di Genova ed attualmente sede di una rinomata Scuola Paritaria. L’incontro è organizzato da ASD Marcelline Genova Sport, l’associazione sportiva, padrona di casa dell’evento, che ha al suo interno, tra gli altri, ha un settore interamente dedicato all’insegnamento della danza nella sua accezione più ampia (Studio Danza) nonché alla sua divulgazione e al suo arricchimento didattico e culturale (Officine Stdio Danza).

“Stelle della danza sotto il cielo di Nervi” porta il lettore a fare un viaggio all’interno del favoloso mondo del Festival Internazionale del Balletto di Nervi, prima manifestazione interamente dedicata alla danza nata in Italia nel dopoguerra. Promotore e creatore del festival fu Mario Porcile che per allestire gli spettacoli scelse l’ampia area dei parchi di Nervi, dove si svolse il primo festival dall’8 luglio all’8 agosto del 1955. Da allora, sino al 2004, la manifestazione ha avuto 34 edizioni.

Il Festival Internazionale del Balletto di Nervi è stato il più importante festival di danza di tutti i tempi ed ha ospitato le più grandi compagnie internazionali e le più grandi etoiles del balletto. Il libro della Camponero racconta il Festival attraverso le testimonianze di coloro che hanno  vissuto il suo splendore.  A narrare le proprie esperienze sono i danzatori che hanno preso parte alle varie edizioni del festival (e non solo), tutti coloro che, con affetto e un po’ di nostalgia, hanno voluto assieme all’autrice ricordare la magnificenza della manifestazione con l’intento di mantenere viva la memoria di quanto è stato in grado di fare Mario Porcile, “impresario” di grande personalità e cultura, stimato da tutti, attivo in un’epoca favorevole alla costruzione di nuove forme spettacolari di valore. Un’epoca di cui è importante parlare ancora perchè, ricordiamo, il presente si spiega con la storia.

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