Un omaggio alla figura artistica e umana di Gioachino Rossini, di cui quest’anno ricorrono i 150 anni dalla morte, realizzato da Mauro Astolfi e il suo Spellbound Contemporary Ballet, affermato come una delle principali espressioni della danza “made in Italy”, con ROSSINI OUVERTURES, di scena al Teatro Verdi venerdì 16 febbraio alle ore 21, nell’ambito della Stagione di Danza 2017/18della Fondazione Teatro di Pisa, ideata dal direttore artistico Silvano Patacca, insieme con la Fondazione Toscana Spettacolo onlus.
Dopo le numerose presenze nei maggiori teatri e festival internazionali e reduce da prestigiose tournée spagnole e tedesche, a marzo attesa a Houston Dance Salad Festival negli Stati Uniti ed in aprile in Turchia e Azerbaigian, Spellbound Contemporary Ballet arriva nuovamente sul palcoscenico del Verdi con una danza estrema, carica di energia e vitalità, che traduce in movimento la genialità del compositore pesarese sulle note delle sue celebri ouvertures.
”La musica di Rossini – spiega lo stesso Astolfi – è una vera e propria ‘follia organizzata’: intensità, caos puro, smarrimento, fuga schizoide. Ma scappando ha creato qualcosa che non avrebbe mai più potuto essere ripetuto dopo di lui”.
La coreografia percorre la strada di un sogno fatto di tanti momenti, di tante situazioni diverse, di personaggi che tutti insieme raccontano di uomini soli, divertiti, tristi e coraggiosi. In scena, una grande parete, piena di sportelli e nascondigli: è la parete dei ricordi di Rossini, “dove nascondeva, dove archiviava il suo cibo, i vini”. E’ la casa delle lunghe notti insonni, ma anche ”dove ospitava amici, compositori e la gente comune con la quale amava scherzare, giocare e condividere tutti gli aspetti della sua vita”. Scorrono quindi, e si mescolano, i sapori e i colori di una vita fatta anche di problemi, ma con il gusto di viverla pienamente. Come un’immensa tela dove proiettare e amplificare i propri demoni e i propri desideri per poterli mostrare, ma dove tutto può essere cancellato come in una lavagna. Così come Rossini improvvisamente spariva…
“… Situazioni disparate in cui si ritroveranno – in assoli, piccoli gruppi o parti corali – i danzatori, ovvero uomini e donne alle prese con una danza che riflette gli aspetti più sfaccettati di loro stessi – quelli più ferini, erotici, comici, malinconici, dirompenti – e che asseconda o sfida gli accenti musicali del Barbiere di Siviglia, La Gazza Ladra, Stabat Mater, fra gli altri, in un contrappunto costante fra fluidità del movimento e segmentazione del corpo…” scrive Sarah Curati su PaperStreet.
Rossini Ouvertures vanta nel cast creativo, oltre alla regia e alla coreografia di Mauro Astolfi, il contributo al disegno luci di Marco Policastro, collaboratore storico della compagnia e affermato free lance, che firma con Astolfi anche il set concept, la realizzazione delle scene da parte di Filippo Mancini/CHIEDISCENA e il disegno costumi di Verdiana Angelucci. Danzano Alice Colombo, Maria Cossu, Fabio Cavallo, Mario Laterza, Giovanni La Rocca, Giuliana Mele, Caterina Politi, Giacomo Todeschi, Serena Zaccagnini, in questa produzione Spellbound realizzata con il contributo del Mibact e della Regione Lazio, in collaborazione con Comitato Nazionale per le celebrazioni dei Centenari Rossiniani, Comune di Pesaro e AMAT.
Biglietti con prezzi che variano da 20,00 a 5,00 Euro, con le consuete agevolazioni per circoli, associazioni, soci Coop, e con la riduzione del 50% per giovani, studenti e scuole di danza, in vendita anche nel circuito Vivaticket e nei punti vendita del Porto di Marina di Pisa e del Palazzo dei Congressi di Pisa.
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Per ulteriori informazioni: Fondazione Teatro di Pisa, tel 050 941111, www.teatrodipisa.pi.it