ingresso 10€
Lo spettacolo sarà preceduto da un SEMINARIO a cura di Benedetta Capanna
quota di partecipazione seminario 20€
Produzione 2016 Ass. Cult. Excursus Onlus Progetto in residenza Tersicorea Off/Cagliari – “MONOGRAFIE D’AUTORE” 2016
con il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica di Lettonia presso la Repubblica Italiana.
Musica: Vittorino Naso, A.Plisevska
(Il Tango è stato gentilmete suonato e registrato dalla pianista Irma Toudjian)
Testo: Roberts Vizbulis
Regia Video: Mauro Raponi
Costumi: Paola Bonesso
Ricerche video: Beatrice Proietti
Ricerche materiale fotografico e biografico: Astra Šmite
“Ciò significa che il contemporaneo non è soltanto colui che, percependo il buio del presente, ne afferra l’inesitabile luce; è anche colui che, dividendo e interpolando il tempo, è in grado di trasformarlo e di metterlo in relazioni con gli altri tempi, di leggerne in modo inedito la storia, di “citarla” secondo una necessità che non proviene in alcun modo dal suo arbitrio, ma da un’esigenza a cui egli non può non rispondere. E’ come se quell’invisibile luce che è il buio del presente proietasse la sua ombra sul passato e questo, toccato da questo fascio d’ombra, acquisisse la capacità di rispondere alle tenebre dell’ora.”
Giorgio Agamben
SAKNES, radici è uno spettacolo nato dalla ricerca dei legami artistici della coreografa Capanna con la nonna Mirdza Kalnins, celebre artista lettone.
Tra ombra e luci ci si incontra nel proprio passato e nella propra contemporaneità.
E’ come viaggiare in mondi paralleli, viverli, danzare tra di essi. Le immagini emergono dal nulla. Come frammenti di un puzzle vorrei trovare la loro disposizione, ma sono loro a collocarmi in uno spazio e in un tempo… della mia memoria… nella sua memoria.
Non creo nulla, ma faccio fluire attraverso di me queste danze come in una celebrazione, le intuizioni, le fragilità dei vissuti vicini seppur divisi da anni, si intrecciano.
Viviamo delle nelle nostre contraddizioni.
Viviamo in ciò che lasciamo agli altri.
Nella Danza troviamo le parole non dette, le immagini sfocate, le voci senza volto.
Ricongiungiamo fili, ricoprendo gli spazi del vuoto della vita.
La purezza dei cristalli, ecco la danza.
La forza della radice, la danza è saknes.
Dare senso alle fughe, per creare una fine.
Assorbire il senso del ritorno, per sigillare un addio.
Ovunque… comunque…
solo una danza… una danza…
un sacrificio erotico del cuore
buttato violato amato.
Benedetta Capanna attinge energia ed ispirazione dalle sue radici mediterranee e baltiche, e dal più che ventennale studio dello Yoga. Attraverso l’esplorazione del corpo nelle sue infinite possibilità dinamiche dentro il piccolo spazio creato dai suoi stessi limiti, vuole cogliere la poesia della fragilità umana, la sua sacralità e l’urgenza delle sue passioni. Come coreografa e performer free lancer è attiva dal 1998 alternando soggiorni romani e newyorkesi. Associata a CORE, ha ricevuto sostegno e residenze per diverse produzioni. Dal 2013 riceve il sostegno del MIBACT collaborando con l’Associazione Culturale Excursus Onlus. Partecipa a rassegne di rilevo in Italia, negli U.S.A e in Giappone. Collabora con il Teatro Potlach di Fara Sabina, l’Accademia delle Belle Arti di Roma, il Teatro Diana di Napoli, la Kairos Italy Theatre di New York. Lavora con musicisti e compositori come il bassista Matthew Garrison, il percussionista Vittorino Naso e la compositrice Concetta Cucchiarelli. Collabora con Mauro Raponi per diverse produzioni e con Richard Sphuntoff è coautrice ed interprete del film “Epiphany of returning” vincitore e ospite in Rassegne Internazionali di Video Danza. Vincitrice del Concorso d Positano, dall’American Guild of Musical Artist è stata riconosciuta la sua abilità straordinaria nelle Arti come Danzatrice e dalla critica New Yorkese è stata menzionata ripetutamente per la sua ricerca “provocante e ispirata”, le sue “impressionanti qualità tecniche” e le sue “gloriose abilità espressive”. Info:www.benedettacapanna.it
Mirdza Kalnins era una danzatrice lettone. Nata a Riga 11 agosto 1912, morì a Roma il 24 novembre 1974. Danzò come prima ballerina all’ Opera Nazionale di Riga dal 1927 al 1933, perfezionandosi a Parigi con il celebre maestro Nikolaj Legat. Nel 1934 durante un viaggio in Italia fu assunta dal Teatro dell’Opera di Roma. Qui interpretò balletti quali Petruška, Gli Uccelli, Coppelia, La Bottega fantastica, L’Ungheria romantica. Per il suo focoso temperamento, fu particolarmente acclamata nelle opere Il Principe Igor, Carmen e Fedora. Si esibì in diversi film: Carmen fra i rossi (1939) regia Edgard Neville, Fedora (1942) nel ruolo di Marka regia Camillo Mastrocinque, Altri tempi (1951) nel ruolo di La Luce (“ballo Excelsior”) regia Alessandro Blasetti, Finisce sempre così di Vittorio De Sica. Nel 1940 divenne direttrice del Corso di danza classica presso il Centro Sperimentale del Canto e di Danza e dal 1959 fino al 1961 aiuto coreografo di Aurelio Miloss al Teatro dell’Opera di Roma. Mirdza Kalnins Capanna è stata invitata in qualità di membro della giuria del concorso di Danza durante il Festival Internazionale dei Giovani e degli Studenti del 1957 a Mosca. Morì dopo una lunga e grave malattia. È sepolta a Roma al cimitero acattolico vicino alla Piramide.