Dap Festival (Danza in Arte a Pietrasanta) insiste nel progetto culturale in cui ha investito l’anno scorso, e dal 17 al 30 giugno torna ad animare le piazze di Pietrasanta con coreografi e ballerini di fama internazionale. “Crediamo nella nostra cittadina e nella sua vocazione artistica – spiega la direttrice artistica Adria Ferrali, fiorentina con casa a Marina di Pietrasanta dove ha sempre scelto di tornare fra un viaggio e un impegno lavorativo all’estero – Ogni luogo ha un’anima, quella di Pietrasanta è legata all’arte e d eventi di grande spessore culturale”. Danza in Arte a Pietrasanta è infatti un festival unico nel suo genere in cui le arti performative (danza e musica) si fondono con le visive per dare vita ad un nuovo linguaggio universale che si manifesta anche al di fuori dei teatri in location inattese e suggestive come il Pontile e le opere sparse sul territorio.
Dap Festival è un evento di ampia visibilità mediatica non solo in Italia ma anche in Europa, Russia e Stati Uniti d’America, grazie agli accordi con importanti istituzioni estere. Due le università internazionali coinvolte: la Troy University con sede in Alabama (USA) già presente l’anno scorso ma che ha insistito per essere ancora parte della manifestazione e la Kemerovo State University of Culture and Arts (Russia) che data la risonanza ha con piacere potenziato la collaborazione.
Il progetto di questa seconda edizione parte dall’incontro fra il coreografo americano Kevin Stea e lo scultore newyorkese di origini spagnole Manolo Valdès rappresentato dalla galleria Contini Venezia. Kevin Stea è stato coreografo e primo ballerino di Madonna, ha lavorato con Gloria Estefan, Prince, Michael Jackson, Beyoncé, David Bowie, Lady Gaga, Rihanna, Ricky Martin. Inoltre ha prestato la sua immagine a numerosi stilisti fra i quali Jean Paul Gaultier, Thierry Mugler, Tommy Hilfiger, Romeo Gigli. Al suo fianco saranno diversi coreografi internazionali le cui performances trasformeranno gli spazi della città in teatri improvvisati.
Perché giugno e non l’alta stagione
“Abbiamo scelto di puntare su giugno per riprenderci quel turismo che fuori dall’alta stagione si sta sempre più riducendo” prosegue la direttrice artistica Adria Ferrali, già danzatrice per la Marta Graham Dance Company di New York, insegnante e coreografa al Royal Danish Ballet, Boston Conservatory, University College of Dance in Stockholm, Accademia del Teatro alla Scala ed altre prestigiose scuole o teatri in Germania, Svezia, Stati Uniti e Russia. “Sarebbe stato troppo facile scegliere luglio o agosto vivendo di luce riflessa. Siamo invece donne che amano le sfide e seppure alla prima edizione, in un settore tanto di nicchia quanto la danza, abbiamo creato dal niente un festival che non solo ha attirato l’interesse di numerosissimi cultori, ma vuole trasformarsi in una struttura permanente. Investire nella cultura non è facile e bisogna guardare nel lungo termine. Perché se vogliono dare un senso alla città gli operatori devono investire, prima di tutto, in un concetto”.
Info: www.dapfestival.com