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Il ricco cartellone di FTT-Fertili Terreni Teatro propone al teatro Bellarte un doppio appuntamento dedicato alle narrazioni al femminile e alla danza.

In scena il 16 febbraio h 21 a Bellarte un appuntamento dedicato alla danza contemporanea con BOULE DE NEIGE, un percorso esperienziale per condurre lo spettatore in un viaggio nel silenzio e nella natura. Si può vivere perciò la bellezza del silenzio nella natura, a volte si assapora la pienezza del silenzio della parola ma, raramente, si tocca il silenzio della mente. Il silenzio interiore è quindi uno stato della mente che si sperimenta attraverso l’osservazione dei pensieri, delle distrazioni e del lavorio mentale che porta alla pace interiore e alla calma. Quella calma che si percepisce osservando la caduta lieve della neve.

 

Boule de Neige non è solo uno spettacolo ma un’esperienza incentrata sul silenzio. Per questo lo spettacolo viene preceduto da un workshop di avvicinamento al silenzio interiore che attinge alle pratiche della Danza sensibile® e dello Yoga tradizionale, condotto dal coreografo Aldo Torta e dall’insegnante di Yoga Stefano Botti, protagonisti dell’opera che andrà in scena in seguito nello spazio teatrale adiacente. Il laboratorio sarà suddiviso in due parti: nella prima parte si esplorerà il silenzio nello spazio del corpo attraverso alcune pratiche della danza sensibile. Nella seconda parte si esplorerà il silenzio nello spazio della mente attraverso le pratiche meditative dello Yoga tradizionale.

Il laboratorio si svolge alle ore 18.00 presso il Teatro Bellarte, è gratuito ed è riservato agli spettatori dello spettacolo.

Uno spettacolo di Tecnologia Filosofica con la coproduzione di Interplay Festival, in collaborazione con RassegnainSilenzio di Maura Sesia. Un’opera di e con Stefano Botti e Aldo Torta, le ambientazioni video e luci di Eleonora Diana e l’ambientazione sonora di Guglielmo Diana. Per informazioni e prenotazioni: info@tedaca.it / 0117727867 / 3206990599

 

BIO – Aldo Torta e Stefano Botti sono coreografi e ballerini, esperti di teatro di ricerca e teatro ragazzi, entrambi membri della compagnia di teatro-danza Tecnologia Filosofica. Insieme lavorano alla creazione di ”Comuni Marziani”, spettacolo vincitore della Vetrina RiGenerazione del Sistema Teatro Torino nel 2007 e di Gymnasium, che ottiene la Menzione speciale al GiocaTeatro 2009. Nello stesso anno realizzano ”YY” e qualche anno dopo ”Effetto Serra”, due spettacoli entrambi ospitati tra il 2008 e il 2012 a Interplay Festival oltre alle manifestazioni Les Reperages Danse A Lille, Dança em Transito di Rio De Janeiro e altri festival quali Habana Vieja Ciudad en Movimento, Corpi Urbani Genova, BiellaDanza Festival.

Giunta alla sua terza edizione, la rassegna “Il corpo racconta” esplora diverse tematiche attraverso l’arte coreutica, per indicare come la danza sia capace di parlare e riflettere sulla contemporaneità. “Boule De Neige. Meditazioni sul silenzio” (16 febbraio) è il suo secondo appuntamento, a cui seguiranno La casa del panda (16 marzo), una favola per bambini e adulti sulla cultura e tradizione cinese dove danza e video arte si miscelano, una prima regionale prodotta da Compagnia TPO, Tong production e Teatro Metastasio di Prato, e iLOVE, un duetto al maschile che parla d’amore e ironizza sugli stereotipi legati alla mascolinità (31 marzo), messo in scena dalla Fattoria Vittadini. La rassegna è realizzata in collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo.

 

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In scena il 15 febbraio h 21 a Bellarte Le donne baciano meglio, la storia di Barbara che a 33 anni scopre di essere lesbica. Dopo anni di vita etero, deve fare i conti con la sua vera natura. Da qui un percorso in compagnia di diversi personaggi che la condurranno alla totale accettazione di sé. Un monologo comico che parte da una doppia esigenza dell’autrice: da una parte il bisogno di raccontarsi, dall’altra quello di affrontare la tematica dell’omosessualità femminile, da sempre poco discussa. Ironico e stravagante, lo spettacolo tocca il tema dell’innamoramento e della metamorfosi personale, utilizzando il palcoscenico come un grande camerino all’aperto. Assistiamo a una narrazione intima, come in quei film americani dove un personaggio racconta la sua vita al bancone di un bar. Come scrive l’autrice e interprete Barbara Moselli:
“Il mio spettacolo è praticamente tutto autobiografico, con piccoli cambiamenti per teatralizzarlo. Racconta di come io abbia preso in mano la mia vita a 33 anni, accettando di essere lesbica e di amare le donne, e iniziando un percorso verso un nuovo mondo che mi aspettavo più semplice e piacevole di quello eterosessuale.”
Lo spettacolo è scritto e interpretato da Barbara Moselli, con la regia di Marco Taddei e la produzione di Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse
e NIM neuroni in movimento.

 

Lo spettacolo inaugura la rassegna Amor Novo, giunta alla quinta edizione, incentrata sull’idea di un’universalità dei sentimenti che va oltre il pregiudizio e afferma la libertà di ogni persona in quanto tale. Si passa dalla storia di una donna che scopre la sua omosessualità a 33 anni (“Le donne baciano meglio”), a un divertissement coreutico sulle etichette imposte dalla società e sul significato di essere uomini (iLOVE di Fattoria Vittadini – 31 marzo), fino alla riscoperta di un personaggio come Mario Mieli, filosofo capace di indagare il rapporto con la femminilità propria di ogni essere umano (Incantesimi di Mario Mieli, il mago del gender STUDIO #2 di Irene Serini 12 aprile). La rassegna Rassegna Amor Novo, inserito nella Stagione di Fertili Terreni Teatro, promosso da Tedacà e realizzata in collaborazione con Associazione Quore, Arcigay, Queever e progetto Omofobia No Grazie.

 

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Biglietti FTT

12 euro intero

10 euro ridotto (universitari, under 30, over 65, residenti delle circoscrizioni 7 e 4, ARCI, AIACE, Abbonamento Musei, Torino+Piemonte Card, Touring Club, Carta Stabile, Tessera AIACE, Tessera Tosca, Abbonati alle stagioni a cura della Fondazione Piemonte dal Vivo, Abbonati al Teatro Piemonte Europa, Abbonati al Teatro Stabile di Torino).

Tanti spettacoli, tante formule di abbonamento!

Abbonamento Fertili Terreni: 6 ingressi (2 a scelta a San Pietro in Vincoli Zona Teatro, 2 a scelta al teatro bellARTE, 2 a scelta al Cubo Teatro – Abbonamento non nominale. Si possono utilizzare fino a 2 ingressi per lo stesso spettacolo) € 48
Abbonamento Tris di Storie: 3 ingressi (a scelta su tutta la programmazione – Abbonamento nominale) € 26
Abbonamento Under 30: 4 ingressi (a scelta su tutta la programmazione – Abbonamento nominale) € 30

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La stagione teatrale di FERTILI TERRENI TEATRO è sostenuta dall’unione della programmazione di Acti Teatri Indipendenti, Cubo Teatro, Tedacà e Il Mulino di Amleto. I tre teatri coinvolti (bellARTE, Cubo Teatro e San Pietro in Vincoli Zona Teatro) che idealmente tracciano un filo rosso che attraversa e lega tre zone periferiche della città, delineano un nuovo “spazio” culturale e di creatività. Un luogo fisico e di azione dove il pubblico potrà muoversi con un unico abbonamento scegliendo tra una proposta di 53 spettacoli e un totale di 116 repliche, ma anche uno “spazio” di innovazione creativa dove si potranno trovare nuove visioni, prospettive e linguaggi che raccontano o rappresentano il vivere contemporaneo. La scelta è di proporre opere di alto livello legate alla nuova drammaturgia o all’innovazione in aree periferie perché crediamo possano essere o diventare un vero e proprio laboratorio, motore di nuovi processi artistici fortemente legati alla comunicazione con il pubblico e all’impatto sociale del teatro sul territorio. Lo “spazio” che si desidera costruire all’interno della città è un luogo di dialogo, di scambio, di stimolo: un “fertile terreno” da coltivare per far crescere nuove risorse culturali e artistiche. Nei tre teatri si potranno incontrare artisti di grande levatura nazionale, ma anche giovani promesse in una dimensione di vicinanza che genera un ambiente e una cifra comunicativa immediata e diretta. L’innovazione non può prescindere dalla costruzione di un “ambiente creativo” a cui partecipano attori, registi, scenografi e collaboratori e che tale ambiente non è solo riferito alle produzioni delle compagnie, ma anche al modo di concepire l’accoglienza di altri spettacoli e del pubblico. I 53 spettacoli in programma nella rassegna sono 53 prospettive di un teatro desideroso di confrontarsi con il nostro tempo, attingendo a piene mani a storie, tematiche e desideri. 53 volte l’incontro con artisti che non hanno paura di immergersi, sporcarsi le mani, affogare e che nel riemergere restituiscono una prospettiva.

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