di Massimiliano Craus
Il tempo corre veloce, la primavera è sempre più vicina e la stagione capitolina della danza entra nel vivo. E tra i vari eventi coreutici spicca senz’altro il “Pierrot Danza” che, da ormai tredici anni, fa capolino al Teatro Orione di Roma e porta in scena centinaia e centinaia di giovani ballerini. Dunque il 13 e 14 aprile si terrà la XIII edizione del “Pierrot Danza” con l’ennesimo tributo tersicoreo alla figura di Pierrot che la direttrice artistica Alessandra Micarelli vuole ancora una volta sottolineare: l’idea del Pierrot é una figura romantica che mi è sempre piaciuta, così come il suo irraggiungibile amore. Sulla figura della luna ho creato il logo dell’evento, dove la sagoma di una ballerina ne segue le linee. La sigla di apertura del concorso viene ogni anno danzata da giovani ballerini esterni al concorso, o compagnie di danza ospiti, a cui chiedo loro di dedicare la coreografia al Pierrot Lunaire, oppure un solista mimo/danzatore vestito da Pierrot, con la stessa musica ogni anno. Il colore della kermesse è il blu, come le notti di luna.
Senza dimenticare il passato che ha già coccolato Pierrot e la sua direttrice e musa ispiratrice, con nomi sempre più importanti tra cui Anthony Basile (Darvash School di New York, Connecticut Ballet, Ballet di Santiago), Christiane Marchant (Ballet Rayla des Flandes), Rossana Luongo (Accademia Nazionale di Danza di Roma e direttrice artistica de “Il Cerchio e il Centro”), Pietro Gorgone (AND di Roma), Giacomo Molinari (Alvin Ailey American Dance Centrer di New York, AID e MAC di Roma), Fabrizio Laurentaci (Teatro dell’Opera di Roma ed AND di Roma), Michele Pogliani (Lucinda Child Dance Company), Marit Bech (CID – UNESCO e membro della “International Vaganova Method Society”), Valerio Longo (Aterballetto e Teatro Massimo di Palermo).
E quest’anno chi siederà accanto alla direttrice artistica? Un mix di new entry sempre più accattivanti e nomi già noti al “Pierrot Danza” quali Gloria Bandinelli (Accademia Nazionale di Roma e Teatro Alla Scala di Milano), Dasa Grgic (Teatro Stabile Sloveno di Trieste, Atelier de Paris di Carolyn Carlson e Nikolais Tecnique Teacher Certificate Program), Elena Viti (Accademia Nazionale di Danza di Roma ed Università degli Studi di Roma “La Sapienza”), Francesca Corazzo (Accademia Nazionale di Danza di Roma), Ricky Bonavita (Accademia Nazionale di Danza di Roma e direttore artistico di “Excursus”), Gemma Iuliano (regista) e Massimiliano Zaganelli (videomaker) impegnati nella nuovissima sezione di video-danza. Nomi e cognomi che attribuiranno nella due-giorni del 13 e 14 aprile un gran numero di opportunità di studio e lavoro, proprio come Alessandra Micarelli ha voluto sintetizzare in occasione della presentazione ufficiale della kermesse: Anche quest’anno abbiamo prodotto significative borse di studio per i migliori talenti – spiega infatti la direttrice artistica – coinvolgendo il Balletto di Toscana e la Compagnia Junior diretti da Cristina Bozzolini, il Corso di Adeguamento Professionale di Danza curato da Gianni Rosaci, il Forum della Danza “la Marée” di Pisciotta-Palinuro (Sa), il Tersicore Arte Danza di Sambuceto (Ch), i Corsi di Insegnamento Modern-Jazz e Composizione Coreografica di Fabrizio Laurentaci, Le Foyer de la Danse di Narni (Tr), la Summer Dance di Bardonecchia (To), Tonezza in Danza (Vi) e Compagnia Venezia Balletto.
Tuttavia per maggiori info è possibile visitare il sito della manifestazione www.concorsopierrotdanza.com o scrivere direttamente all’indirizzo di posta elettronica info@concorsopierrotdanza.com, così da verificare le novità introdotte in questa attesissima XIII edizione del “Pierrot Danza”. A cominciare dall’inserimento della Sezione Videodanza, aperta ad autori, danzatori, coreografi, registi e video-maker che dovranno proporre video originali che abbiano per soggetto la danza con una forte connessione tra drammaturgia e linguaggi audiovisivi per promuovere la sperimentazione, la ricerca e l’utilizzo di nuove tecnologie. I due linguaggi della danza e del video possono essere considerati come due colori differenti che si mescolano fino a crearne uno nuovo. I video finalisti verranno proiettati in teatro durante lo spettacolo di Gala. Senza dimenticare il consueto regolamento circa le differenti sezione e categorie dei repertori da interpretare spaziando dalle tecniche di modern Graham e Childs per passare attraverso Limon, Cunningham, Laban, Nikolais, Ailey, Tharp, Brown oltre che nell’ambito del jazz, jazz-lyrical, techno ed altre sfaccettature ancora a scelta dei giovani talenti. Le tecniche di contemporaneo invece si rifanno al repertorio del Tanztheater, Release tecnique, Contact improvvisation, Danza fisica e di ricerca.