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Il 30 marzo al Teatro di San Carlo di Napoli si schiudono foyer e palcoscenico con vista sul lago, quel “Lago dei cigni” griffato da Ricardo Nunez e ripreso nell’occasione da Patrizia Manieri. I protagonisti saranno i due cast Marianela Nunnez con Vadim Muntagirov, e Maia Makhateli con Alessandro Staiano in scena con il fotografo napoletano Luigi Bilancio a mostrare al pubblico nel foyer “Corridoio delle carrozze” la nuovissima mostra “AQVA”, al debutto proprio negli stessi giorni al Teatro di San Carlo.

Un doppio appuntamento di gala, dunque, con un evento nell’evento che conduce il grande pubblico sancarliano in una matriosca di emozioni tersicoree. Eh sì, perché Luigi Bilancio ha voluto e saputo chiudere il cerchio del prossimo appuntamento di danza con una mostra in cui i protagonisti saranno proprio i ballerini che andranno in scena dal 30 marzo al 3 aprile ne “Il lago dei cigni” di Ricardo Nunez, salvo le tre etoile ospiti. Cosicché dalla fotografia al palcoscenico il passo sarà davvero brevissimo, così come l’acqua protagonista delle diciotto immagini della mostra sarà ovviamente il leitmotiv del balletto lacustre. Qual è la genesi del balletto? Come associare la danza all’acqua? E’ lo stesso fotografo a raccontarci come il progetto sia nato dall’idea di restituire la dinamicità del movimento ad un’immagine attraverso l’ausilio dell’acqua. Essa è un elemento che, per quanto la si possa intrappolare in un fotogramma, darà sempre l’idea della sua fluidità e da qui mi è nata l’idea si usarla per raccontare dell’arte della danza. E dunque quale balletto più indicato de “Il lago dei cigni” per condurre i dieci ballerini a “bagnarsi” accanto a Tersicore? Molto spesso l’immagine di un danzatore – ci spiega Luigi Bilancio – per quanto perfetta sia nell’esecuzione che nella modalità di ritrarlo, restituisce spesso un fotogramma freddo ed asettico, privo di quella dinamica che il ballerino adotta per raggiungere la posa: “pánta rheî” è dunque la mia sfida con il progetto “AQVA”. L’acqua come la danza sono elementi puri, leggeri, a tratti trasparenti e perciò un connubio perfetto per dimostrare quanto  un istante possa divenire l’infinito di un momento.

E’ così che dopo il grande successo nazionale della mostra “Outre la danse” del 2015, il fotografo napoletano torna ad esporre nella migliore cornice possibile in città, legando l’intangibile mondo della danza all’altro più fluido dell’acqua. E stavolta si sono schiuse le porte del Teatro di San Carlo, dunque, per dar sfogo alle sue innovative idee tant’é che a quest’attesissima stesura del progetto “AQVA” hanno partecipato con entusiasmo dieci ballerini del Corpo di Ballo del Teatro di San Carlo, con la concessione del loro direttore Giuseppe Picone e della soprintendente Rosanna Purchia, per la realizzazione di circa cinquanta immagini di cui esposte in mostra solo diciotto. I ballerini che hanno reso possibile la mostra sono Anna Chiara Amirante, Alessandro Staiano, Claudia D’antonio, Salvatore Manzo, Luisa Ieluzzi, Francesca Riccardi, Danilo Notaro, Giuseppe Aquila, Carlo De Martino e Rita De Martino. La genesi del lavoro risale al 2017 con due anni di ciclici appuntamenti per realizzare un prodotto che, certamente, avrà una sua coda con altri interpreti ancora ed un nuovo slancio. Ho potuto contare sulla sincera ed entusiastica collaborazione del direttore Giuseppe Picone – chiude Luigi Bilancio – che ha capito al volo le mie intenzioni di valorizzare oltremodo il Corpo di Ballo con un lavoro di scambio reciproco. Lui stesso, del resto, mi ha confortato e spronato a credere in questo lavoro appoggiandomi fino a poter lavorare indistintamente con tutti i componenti della compagine sancarliana.

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