Spiazzante, travolgente, star assoluta del balletto internazionale, Sergei Polunin, la nuova “anima rock” della danza, debutta con Alina Cojocaru nella prima mondiale di Romeo & Giulietta, lunedì 26 agosto (ore 21.00) all’Arena di Verona per raccontare, attraverso la danza, una delle più belle, tragiche e romantiche opere di William Shakespeare.
Una versione originale e contemporanea della celebre tragedia musicata da Prokofiev. Grazie alle coreografie di Johan Kobborg alle scene di David Umemoto – scultore e visual artist – e a un corpo di danzatori di livello mondiale, Romeo & Giulietta, pur nella fedeltà alla tradizione del balletto classico, si arricchisce di traiettorie e gestualità che aprono nuove prospettive nell’arte della danza.
Una messinscena vibrante di una delle più potenti e tragiche opere di William Shakespeare, nella città della coppia di innamorati più famosa della storia.
Al centro della scena brilla l’estro virtuoso di Sergei Polunin, celebrità di fama mondiale che innova i canoni del balletto classico, circondato dall’alone delle rockstar, diretto discendente della stirpe di geniali, sensuali, iperbolici danzatori che da Nijinsky a Nureyev hanno infiammato i teatri e l’immaginario di milioni di fan.
Un Romeo post-litteram, più veloce ed eccitante, proiettato al futuro, che trova nel talento e nei muscoli del trentenne danzatore ucraino il diapason delle infinite potenzialità della danza.
Polunin, spirito inquieto e indipendente, innovatore per vocazione, fa della commistione di contesti creativi – oltre alla danza, è protagonista al cinema, nella moda, nella recitazione – il tratto distintivo di un nuovo approccio all’arte di Tersicore.
L’altra metà della storia d’amore vive nella grazia e nel talento di Alina Cojocaru, Giulietta, danzatrice rumena di fama mondiale, da anni ballerina principale dell’English National Ballet e parte di alcuni tra i più prestigiosi corpi di ballo internazionali.
Grazie a un cast di eccezionali danzatori e a uno staff creativo di prim’ordine, Romeo & Giulietta riporta in vita la tragedia shakespeariana musicata da Sergei Prokofiev, con l’intenzione di raggiungere il cuore, non solo degli appassionati di balletto, ma anche di un pubblico meno esperto in materia.
L’evento si tiene in collaborazione con la VI edizione del Festival della Bellezza di Verona – I Maestri dello spirito, manifestazione ispirata proprio a Dante, Mozart e Shakespeare, punto di riferimento per riflessioni sulla bellezza espressa nell’opera di straordinari artisti, in scenari storici di grande suggestione architettonica e artistica.
Romeo & Giulietta è realizzato da Polunin ink e Show Bees
in collaborazione con ATER (Associazione Teatrale Emilia-Romagna) e con il Festival della Bellezza.
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Il 26 agosto sarà l’apice di mesi di pura gioia creativa per me e per la squadra che mi affianca in questa nuova produzione di un solo atto di Romeo e Giulietta.
Lavorare con artisti fenomenali quali Alina Cojocaru e Sergei Polunin ora al massimo delle loro potenzialità, in questo luogo iconico spettacolare e maestoso, l’Arena di Verona, è molto di più di una notte speciale: è l’opportunità di una vita e uno di quei momenti che noi come artisti spesso sogniamo che possano arrivare prima o poi.
Mi sento fortunato di poter lavorare a fianco di David Umemoto, un artista che da tempo ammiro da lontano. Vedere che una sua creazione verrà alla luce qui all’Arena sarà di per sé un avvenimento prezioso. Collaborare da vicino con questo gruppo di artisti incredibili per portare in vita questa storia d’amore cruciale in una versione ad atto unico, come l’originale, sarà un’occasione unica per tutti noi e spero in uno spettacolo che commuoverà, toccherà da vicino e se necessario ricorderà al pubblico l’incredibile forza e bellezza di questa forma d’arte che è il balletto.
Johan Kobborg
È un grande passo avanti per noi: l’obiettivo che ho sempre voluto raggiungere, cioè di produrre il balletto classico lontano dalle compagnie di balletto stabili; qui seguiamo le nostre regole e le nostre idee; nel perseguire questo obiettivo voglio lavorare con Johan Kobborg. In lui vedo il coreografo che può rinnovare l’immagine e il futuro del balletto, pur mantenendolo classico, perché unisce in sé l’approccio moderno al rispetto per la tradizione.
Essere all’Arena di Verona è fantastico! L’idea di essere all’aperto, sentirsi parte della natura, non esiste un posto altrettanto perfetto per esibirsi e comunicare con il pubblico. Verona è anche la città, la casa di Romeo e Giulietta e non vedo l’ora di danzare sulla partitura drammatica di Prokofiev, per la prima volta qui a Verona.
Romeo è un personaggio non solo romantico, ma soprattutto passionale, vivace: cercherò di interpretarlo con questo spirito, e farlo a Verona lo rende una grande emozione.
Sergei Polunin
Quando avevo 19 anni ho incontrato per la prima volta Giulietta e ho trovato il mio Romeo. Un balletto molto speciale per me! Ora dopo alcuni anni e dopo avere interpretato quel ruolo in 5 diverse produzioni sono entusiasta di ritornare da lei ancora una volta. E in questa occasione nel modo più affascinante per un artista: una nuova creazione. Non vedo l’ora di lavorare e ballare di nuovo con Sergei e abbracciare tutte le scoperte e le novità a cui ci porterà la visione di Johan e il nostro lavoro insieme a lui.
Avere l’Arena di Verona come prima casa per il debutto di questa produzione aumenta ancora di più la magia di questo momento. Sono felicissima di tornare in Italia e interpretare la più grande delle storie d’amore in questo luogo meraviglioso.
Alina Cojocaru
JOHAN KOBBORG – coreografo
Johan Kobborg è stato ballerino principale al Royal Danish Ballet e al Royal Ballet e ballerino ospite nelle più grandi compagnie in tutto il mondo.
Recentemente, si è reso famoso anche come coreografo con prestigiose Compagnie tra le quali il Royal Ballet, il Balletto del Teatro Bolshoi, il Royal Danish Ballet, lo Zurich Ballet, il National Ballet of Canada, il San Francisco Ballet, il Lithuanian National Ballet e il Royal New Zealand Ballet.
Nel dicembre 2017 ha creato una nuova produzione di Don Chisciotte per il Balletto Yacobson di San Pietroburgo, tale produzione è stata candidata a sette Golden Mask in Russia nel 2018 (tra queste come Migliore Produzione e Miglior Coreografo 2018).
Dal dicembre 2013 all’aprile 2016 è stato Direttore Artistico del Balletto del Teatro d’Opera di Bucarest. Ha portato nel repertorio della Compagnia le opere di Frederick Ashton, Jiri Kylian, Yuri Posskhov, Alexei Ratmansky, George Balanchine, Jerome Robbins, Kenneth MacMillan che in parte non erano mai state viste dal pubblico romeno. Inoltre ha mantenuto e rimodernato il ricco repertorio classico della Compagnia includendovi Il lago dei cigni, Don Chisciotte e Le Corsair
Nel novembre 2012 insieme a Ethan Stiefel firma una nuova produzione di Giselle per il Royal New Zealand Ballet, poi presentate in tour nella Nuova Zelanda, in Cina, negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Nel giugno 2015 la produzione di Kobborg e Ethan Stiefel è entrata nel repertorio del Balletto del Teatro d’Opera di Bucarest.
Nel 2015 la Compagnia è stata insignita del titolo di “Compagnia dell’Anno 2015” dalla rivista
inglese “Dance Europe” e da quella tedesca “Tanz”.
Nel 2005 il Royal Ballet gli ha commissionato una nuova produzione de La Sylphide, che ha avuto grande successo, tanto che nel 2012 è stata presentata dal Balletto del Teatro Bolshoi, nel 2013 è entrata nel repertorio del Balletto del Teatro d’Opera di Bucarest, e infine nel 2016 in quello del National Ballet of Canada. Nel 2019 verrà presentata dall’Atlanta Ballet.
Dopo il successo de La Sylphide, Il Royal Ballet nel 2009 commissiona a Johan Kobborg una nuova creazione Les Lutins, nel cast originale vi erano Alina Cojocaru, Sergei Polunin, Steven McRae. Più recentemente è stato interpretato da Svetlana Zakharova, étoile del Balletto del Teatro Bolshoi in numerosi gala e festival di danza in tutto il mondo.
Nell’aprile 2011 Johan Kobborg ha creato Alumnus per il Royal Danish Ballet presentato a Copenaghen e in occasione di un tour della Compagnia negli Stati Uniti nel 2011.
Johan Kobborg ha collaborato inoltre con Ralph Fiennes per il suo film su Nureyev intitolato “The White Crow” uscito nel 2018.
SERGEI POLUNIN – Romeo
Sergei Polunin, nato a Kherson, Ucraina, si avvicina alla ginnastica ritmica da bambino, per poi passare alla danza all’età di 8 anni. A 13 anni, grazie al suo precoce talento, vince una borsa di studio della “Rudolf Nureyev Foundation”, ed entra così a far parte della British Royal Ballett School, dove si distingue ben presto per le sue doti. Nel 2010, a soli 19 anni, viene nominato primo ballerino, il più giovane nella storia del Royal Ballet. I due anni seguenti sono segnati da grandi successi professionali, ma anche da una profonda irrequietezza personale che lo porta nel 2012 a rassegnare le sue dimissioni dalla compagnia per concentrarsi su una carriera da freelance.
Nei mesi seguenti continua ad esibirsi in tutto il mondo, fino a quando nel giugno dello stesso anno viene invitato da Igor Zelensky, direttore artistico del Teatro Stanislavsky di Mosca e del Teatro d’opera e balletto di Novosibirsk, che gli offre il ruolo di primo ballerino nella sua compagnia, garantendogli però la libertà di esibirsi altrove e di impegnarsi in altri progetti.
Nel frattempo, partecipa a trasmissioni televisive e si presta per servizi fotografici su varie riviste internazionali.
Nel 2015 gira un video con il celebre fotografo e video maker David LaChapelle sulle note di “Take me to church” di Hozier, con una coreografia inedita, il video ottiene un successo clamoroso, oltre 25 milioni di visualizzazioni, e rilancia la notorietà di Sergei Polunin e infondendo in lui nuova linfa vitale.
Continua la sua carriera come ballerino ospite presso le più importanti compagnie in tutto il mondo, tra le quali: il Teatro alla Scala, il Royal Ballet, il Teatro Bolshoi di Mosca, il Teatro di San Carlo di Napoli, Teatro Stanislavsky di Mosca e il Bayerische Staatsballet di Monaco.
Attualmente Sergei Polunin si esibisce in tutto il mondo con spettacoli prodotti dalla sua società artistica, Polunin Ink, con cui presenta progetti di danza innovativi che vendono coinvolti artisti internazionali e provenienti da varie discipline, tra i recenti spettacoli presentati sui palcoscenici internazionali citiamo: “Satori” (2017), “SACRÉ” (2018), “Rasputin” (2019).
Parallelamente alla sua attività di ballerino, coltiva la sua carriera sul grande schermo. All’inizio del 2017, la vita di Sergei Polunin viene raccontata in Dancer, un documentario prodotto da Gabrielle Tana. Il film si concentra sull’infanzia di Sergei Polunin in Ucraina e sui suoi primi passi nel mondo della danza, ed in particolare sulle difficoltà e le sfide affrontate in quel periodo della sua vita.
Nel novembre 2017, con il suo debutto cinematografico nella versione di Assassinio sull’Orient Express firmata dal regista Kenneth Branagh, comparendo accanto a star del calibro di Johnny Depp, Penelope Cruz, Judi Dench e Daisy Ridley.
Nel 2018 recita nel thriller di Francis Lawrence Red Sparrow, al fianco di Jennifer Lawrence e Joel Edgerton, in The White Crow di Ralph Fiennes, con Oleg Ivenko e Adèle Exarchopoulos, e nella rilettura dello Schiaccianoci firmata da Lasse Hallström (The Nutcracker and the Four Realms), che vede nel cast la presenza di Keira Knightley, Morgan Freeman e Helen Mirren.
Tra i vari progetti che lo vedono attualmente impegnato sul fronte della danza, della moda e del cinema, ricordiamo il debutto di una nuova creazione “Romeo & Giulietta”, con la coreografia di Johan Kobborg e con la celebre ballerina Alina Cojocaru, lo spettacolo verrà presentato in prima mondiale all’Arena di Verona il 26 agosto 2019.
Nell’imminente futuro, sarà inoltre impegnato come direttore del nuovo Centro coreografico di Sebastopoli, con l’obiettivo di costruire un nuovo sistema educativo e divenire un centro artistico e coreografico internazionale.
ALINA COJOCARU – Giulietta
Originaria di Bucharest, Alina Cojocaru ha studiato a Kiev per sette anni, per poi unirsi alla Royal Ballet School di Londra nel 1997. Sei mesi dopo aver completato i suoi studi ritorna a Kiev, dove si unisce al Balletto dell’Opera di Kiev come prima ballerina. Un anno più tardi, a novembre 1999, si unisce al Royal Ballet e alla fine della stagione viene promossa solista. Il 17 aprile 2001 Sir Anthony Dowell la promuove al rango di prima ballerina dopo aver interpretato Giselle.
Nel settembre 2013 Alina Cojocaru entra a far parte dell’English National Ballet, sempre in qualità di prima ballerina. Oltre alle esibizioni con l’English National Ballet continua ad esibirsi come artista ospite per compagnie in tutto il mondo, come l’Hamburg Ballet e l’American Ballet Theatre. A febbraio 2012 ha presentato il suo progetto personale Alina Cojocaru – Dream Project a Tokyo, una collaborazione che ha diretto insieme ad artisti del Tokyo Ballet, Hamburg Ballet, English National Ballet e Royal Ballet. La seconda edizione di questo progetto si è svolta a luglio 2014. Nel 2015 ha presentato un Gala di beneficienza al Lincoln Center a New York.
Il suo vasto repertorio include i seguenti ruoli: Odette/Odile (Il lago dei cigni), Giulietta (Romeo e Giulietta), Giselle; Principessa Aurora e Principessa Florine (La bella addormentata), Marguerite (La Signora delle camelie), Kitri (Don Chisciotte), Olga e Tatiana (Onegin); Cenerentola, La fata confetto e Clara (Lo Schiaccianoci), Titania e Ippolita (Sogno di una notte di mezz’estate), Nikiya (La Bayadère), Diamonds (Jewels), Marguerite (Marguerite e Armand), Symphonic Variations, Manon, La Sylphide, Swanilda (Coppèlia), Masquerade, Polyphonia, Symphony in C, Chloe (Dafni e Chloe), Lise (La Fille mal gardée), Voices of Spring, The Vertiginous Thrill Of Exatitude, Raymonda atto III, Le fiamme di Parigi, Medora (Le Corsaire), Grand Pas Classique, Tchaikovsky Pas de Deux, Musorgski Waltz, La morte del cigno e molti altri.
Ha interpretato per la prima volta varie creazioni di autori contemporanei, come: Musketeer and Valse di Rubina Alla Davidovna, Swanilda (in Coppelia di Anatolyi Shekera), Ad infinities di Vanessa Fenton, There where she loves di Christopher Wheeldon, This House will Burn di Ashley Page, Les Saisons di David Bintley, Two Footnotes, Bird as a Prophet, Rushes di Kim Brandstrup, Engram and Chroma di Wayne McGregor, Les Lutins e La Sylphide di Johan Kobborg, Julie in Liliom di John Neumeier, 24 Preludes di Alexei Ratmansky, Solveig in Peer Gynt di John Neumeier, Giselle in Giselle di Akram Khan, Second Breath di Russell Maliphant.
Come artista ospite si è esibita per prestigiose compagnie, come: Balletto Mariinsky di San Pietroburgo, Belletto dell’Opèra di Parigi, Balletto Bolshoi di Mosca, American Ballet Theater, Hamburg Ballet, Royal Danish Ballet, Hungarian National Ballet, Wiener Staatsoper, Zurich Ballet, Balletto del Teatro alla Scala, Ballet Nacional de Cuba, South African Ballet Theater, Kremlin Ballet, Tokyo Ballet. Oltre ad essersi esibita in numerosi Gala con l’Hamburg Ballet, il Balletto del Teatro alla Scala, il Balletto Nazionale cinese, il Ballet Basel, il Balletto nazionale della Lettonia, il Munich Ballet, il Dortmund Ballet, il Balletto nazionale finlandese e molti altri.
Nel corso della sua carriera è stata insignita di diversi premi: Critics’ Circle Dance Award (‘Best female dancer’, 2002; per l’interpretazione in Giselle di Akram Khan, 2017; ‘Outstanding female classical performance’ per l’interpretazione di Aurora La bella addormentata, 2018); Dance for You Magazine (‘Best dancer’ per l’interpretazione in Romeo e Giulietta e Giselle di Neumeier, 2014), Taglioni-European Ballet Award (‘Best female dancer’, 2014), German Dance critics award (‘Dancer of the year’, 2012), Benois De la Dance (‘Best female dancer’ per l’interpretazione di Liliom, 2012), Ballerina of the Decade Award (Mosca 2010), VIP Romanian music and performing arts Award (2010), Premio Nijinsky (‘Best female Dancer’, 2004), Benois De la Dance (‘Best female dancer’, 2004), Internationaler Movimentos Tanz Preis (‘Best female dancer’, 2004), Nagoya International Ballet Competition (Medaglia d’oro), Prix De Lausanne (Vincitrice, 1997). Nel 2002 è stata insignita del titolo di “Cavaliere della Romania” per meriti artistici.
NIKOLAS GAIFULLIN – Tebaldo
Nikolas Gaifullin è nato a Sarasota, in Florida. Ha iniziato a studiare danza con i suoi genitori, Stephanie Murrish, ballerina del Sarasota Ballet e Daniil Gaifullin formatosi all’Accademia del Balletto Bolshoi di Mosca.
Nikolas Gaifullin si è esibito nelle seguenti formazioni di danza: programma universitario dell’American Ballet Theatre, National Ballet School of Canada, the School at Jacob’s Pillow e Kansas City Ballet II. Ha partecipato diverse volte al Concorso “Youth America Grand Prix” classificandosi finalista o semifinalista. Nel 2007 si è esibito in Italia al Festival di Spoleto. Nel 2012, ha ottenuto la medaglia d’argento al “World Ballet Competition”, ha inoltre ricevuto la borsa di studio “Grishko” da parte del Carreno Dance Festival e si è esibito come guest al 17° “International Miami Dance Festival Young Medalists”.
Fa parte dell’Atlanta Ballet da due stagioni, nelle quali ha eseguito i seguenti ruoli: Basilio (Don Chisciotte di Yuri Possokhov), Drosselmier (Lo Schiaccianoci di Yuri Possokhov), Cavaliere e Re delle nevi (Lo Schiaccianoci di John McFalls), James (La Sylphide di Johan Kobborg); ha danzato inoltre in: 7 for Eight di Helgi Tomassons, Return to a Strange Land di Jiri Kylian, Blink di Tara Lee, Concerto Armonico di Max Petrov, The Premiere di Ricardo Aramante, Sum Stravinsky di Kiyone Ross e il Principe Siegfried come artista ospite ne Il lago dei cigni della compagnia di balletto Russian Classical Ballet.
VALENTINO ZUCCHETTI – Mercuzio
Valentino Zucchetti si è diplomato alla Royal Ballet Upper School ed è entrato a far parte della compagnia nel 2010, promosso solista nel 2012 e Primo ballerino nel 2014.
È nato in provincia di Bergamo e ha iniziato a studiare danza già all’età di 4 anni. All’età di 11 anni è trasferito a Milano per frequentare l’Accademia della Scala. All’età di 16 anni ha ottenuto una borsa di studio per frequentare la Royal Ballet Upper School, in quel periodo vince il Concorso internazionale di Balletto “Genée” nel 2006 e il “Solo Seal award” nel 2007.
In seguito fa parte del Balletto di Zurigo e poi del Balletto Nazionale norvegese.
Il suo repertorio presso il Royal Ballet include i seguenti ruoli: Colas (La Fille mal gardée), Rhapsody, ragazzo blu (Les Patineurs), Lescaut (Manon), Clown (Racconto d’inverrno), amante della ragazza gitana (I due piccioni), Lensky (Onegin), Espada (Don Chisciotte), Hilarion (Giselle), Puck (The Dream), Hans-Peter e Il Principe (Lo Schiaccianoci), Mercuzio (Romeo e Giulietta), Idolo di bronzo (La Bayadère), Ufficiale ungherese (Mayerling), l’uccellino azzurro (La Bella addormentata), il matto di corte (Il Principe delle Pagode) e ruoli principali di: The Vertiginous Thrill of Exactitude, Tarantella, Jewels, The Human Seasons, Scènes de ballet, Symphonic Variations, DGV: Danse à grande vitesse e Within the Golden Hour.
Famosi coreografi hanno creato per lui, tra questi: Carlos Acosta, Kim Brandstrup, David Dawson, Alastair Marriott, Liam Scarlett, Heinz Spoerli e Christopher Wheeldon, tra i tanti.
Valentino Zucchetti ha vinto il premio “Ursula Moreton Choreographic” della Royal Ballet Upper School nel 2005. Ha creato la coreografia Sonata for Six per le recite della Scuola nel 2013 e crea regolarmente coreografie nell’ambito di Royal Ballet’s Draft Works. Nel 2013 ha creato la coreografia Orbital Motion per il New English Ballet Theatre.
Ph. Morgan Morman