Il CID – Centro Internazionale della Danza di Rovereto presenta la stagione 2019/2020: alta formazione per danzatori e aspiranti professionisti, sostegno ai giovani coreografi, residenze artistiche, produzioni e co-produzioni importanti anche in vista della prossima edizione di Oriente Occidente Dance Festival, che nel 2020 compie 40 anni. Nel centro di Rovereto una casa della danza che intesse relazioni con l’Italia e l’Europa, affondando le sue radici nel territorio con progetti di divulgazione e coinvolgimento per coltivare cultura e amore per la danza e la bellezza.
Dai workshop con i grandi coreografi della danza nazionale e internazionale ai progetti di coinvolgimento del territorio. Dalle residenze artistiche e il sostegno alle produzioni alla divulgazione di una cultura della danza e della bellezza. Il programma per la stagione 2019/2020 del CID si presenta come un calendario fitto di appuntamenti che scandisce le stagioni fino al prossimo inizio d’estate.
Da anni ormai il CID – Centro Internazionale della Danza promuove attività che spaziano tra il perfezionamento di giovani danzatori, lo sviluppo delle conoscenze teoriche e pratiche in ambito coreutico, le residenze artistiche delle compagnie (ora facendo parte di Passo Nord, il centro di residenze artistiche del Trentino Alto Adige, insieme a Centrale Fies, Compagnia Abbondanza/Bertoni e Cooperativa Teatrale Prometeo): CID rappresenta ormai un punto di riferimento significativo per la crescita della cultura della danza in Italia e sempre più un luogo di scambio a livello europeo.
LA FORMAZIONE
Continuerà fino alla fine di maggio la proposta di alta formazione dedicata a giovani danzatori che intendono perfezionare il loro livello attraverso workshop e masterclass intensivi di alcuni giorni guidati da grandi coreografi e danzatori delle più riconosciute compagnie del mondo.
Il 23 e 24 novembre torna al CID Riccardo Meneghini, danzatore di origine trentina, allievo di Carolyn Carlson che si è esibito in prestigiosi teatri come il Bolshoi Theatre a Mosca, il Sadler’s Wells di Londra, il National Theatre de Chaillot di Parigi, con una due giorni dedicata alla contact improvisation. All’interno di una collaborazione con il Mart in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità (3 dicembre), si inserisce il laboratorio in programma dal 28 novembre al primo dicembre guidato da Giuseppe Comuniello, Camilla Guarino e Stopgap Dance Company, un workshop di danza inclusiva aperto a persone abili e con disabilità che si terrà al CID per concludersi, domenica 1 dicembre, tra le sale del Mart con un momento di condivisione e incontro con il pubblico. Dal 12 al 15 dicembre, sarà la volta di Raffaella Giordano, danzatrice e coreografa torinese che ha trascorso diversi anni al Tanztheater Wuppertal di Pina Bausch e successivamente fondato lo storico collettivo Sosta Palmizi: al CID porterà tutta la sua esperienza in un laboratorio di danza contemporanea che approfondirà il rapporto con i lproprio corpo e del corpo con lo spazio.
Dopo una pausa a gennaio, febbraio è un mese intenso. Danno il via Giacomo Todeschi e Pablo Girolami, già danzatori di Spellbound Contemporary Ballet di Mauro Astolfi, che guideranno il primo febbraio il laboratorio coreografico dal titolo Manbuhsona Sharing. Sarà invece al CID dal 7 al 9 febbraio Adriana Borriello con un workshop di danza contemporanea che invita all’ascolto del ritmo del proprio corpo per trasferirlo nella danza. Il 15 e 16 febbraio Ariella Vidach e Claudio Prati condurranno i partecipanti in un’indagine attraverso i processi performativi nell’ambito delle nuove tecnologie e la relazione tra natura umana e artificiale, tra uomo e robotica, tra corpo e ambienti sensibili. Il percorso nasce con l’obiettivo di offrire strumenti base per sviluppare una partitura sonora e coreografica interattiva che ha come protagonista la relazione tra uomo e “macchina-automa-sistema”, in un percorso costellato di movimenti, suoni e immagini. Il laboratorio sarà aperto a danzatori e coreografi, ma anche a giornalisti, critici, interaction designer, studenti, filosofi, artisti visivi ed esperiti di new media. Termina il mese di febbraio la classe del 29 febbraio e primo marzo, guidata da Fabian Tomé, danzatore di Sidi Larbi Cherckaoui con due giorni dedicati al repertorio del grande coreografo, in particolare al suo spettacolo Fractus V.
Dal 6 all’8 marzo, tre giorni di attività che saranno un profondo assaggio del lavoro della coreografa berlinese Sasha Waltz, grazie alla guida di Michal Mualem, danzatrice, assistente e collaboratrice della coreografa dal 2001. Dal 12 al 15 marzo tornerà nelle sale del CID, Marcos Morau con La Veronal working tools, un laboratorio sul linguaggio artistico del coreografo catalano, rivelazione della danza contemporanea europea, che torna a Rovereto come artista associato di Oriente Occidente Dance Festival per il 2020 presentando il prossimo settembre il suo ultimo lavoro co-prodotto dal Festival. Il 28 e 29 marzo invece, Rovereto accoglierà Laura Aris, performer, coreografa e pedagoga di fama internazionale, che proporrà un laboratorio sul vocabolario di Wim Vandekeybus e alcuni temi che caratterizzano le sue creazioni per un’immersione nel lavoro della famosa compagnia belga Ultima Vez.
Kaori Ito, la poliedrica artista formatasi tra il Giappone e New York, già assistente di Sidi Larbi Cherkaoui e danzatrice per Alain Platel, arriva al CID di Rovereto con un workshop di danza contemporanea in cui umorismo e relazione saranno le parole chiave, affrontando con delicatezza un tema come quello della vita dopo la morte (4 e 5 aprile).
Dal 17 al 19 aprile David Kern guiderà i partecipanti alla scoperta di Improvisation technology, il metodo di William Forsythe che insegna ai ballerini a improvvisare utilizzando idee di linee e forme. Il 16 e il 17 maggio invece Marta Coronado proporrà un workshop di repertorio su Drumming, il capolavoro del 1998 firmato da Rosas, compagnia della coreografa belga Anna Teresa de Keersmaeker.
A concludere il ricco anno di alta formazione del CID sarà il ritmo della Faso Danse Theatre, che attraverso un gesto africano e contemporaneo guiderà i partecipanti ad aprirsi ad altre forme di danza. Due distinti workshop – il 23 e il 24 maggio – che seguiranno il tratto tracciato dal noto coreografo Serge Aimé Coulibaly.
I laboratori sono pensati per il perfezionamento dei giovani danzatori e proprio per questo una collaborazione con il Liceo Coreutico di Trento apre le porte del CID agli studenti della scuola trentina con diverse agevolazioni. Per tutti, sono diverse le possibilità di sconti grazie all’early booking e a una speciale promozione in occasione del “black friday”, oltre alla possibilità natalizia “Regala la danza”.
IL RAPPORTO CON IL TERRITORIO
Oltre al calendario di alta formazione, il CID – Centro Internazionale della Danza, proporrà per l’anno 2020 una serie di progetti in stretto dialogo con il territorio, che saranno di ampio respiro e coinvolgimento per una diffusione sempre più grande della cultura della danza e della bellezza in generale.
Tra queste l’attività del primo dicembre, in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, con il workshop al via il 28 novembre che si chiuderà con un momento di incontro con il pubblico nelle sale del Mart. Il progetto, realizzato grazie alla collaborazione con il Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Rovereto, si concluderà con Balla con me!, un momento di invito alla danza e alla condivisione firmato dalla Compagnia Abbondanza/Bertoni, che prenderà il via alle 17 nelle sale del CID.
Grazie al supporto della Comunità di Valle della Vallagarina, inoltre, il CID – Centro Internazionale della Danza sta lavorando ad alcuni progetti che coinvolgeranno bambini e bambine, ragazzi e ragazze in attività di formazione grazie alle quali la danza diventa strumento per avvicinare tematiche quotidiane e complesse, in una visione della cultura come strumento di impatto sociale. Il progetto Crossroads curato dal coreografo Luca Silvestrini e dalla sua Protein Dance Company coinvolgerà cittadini e amatori, giovani e anziani, genitori e figli, adulti e bambini, nuovi e vecchi cittadini in una danza, lavorando a creare uno spettacolo in cui le storie personali diventeranno drammaturgia del percorso. Il lavoro si svilupperà attraverso più tappe con incontri laboratoriali durante la primavera. Il momento finale di restituzione al pubblico sarà invece a settembre, durante il Festival con la presentazione del lavoro su uno dei palchi dei teatri della città.
GLI ARTISTI ASSOCIATI: UN’ANTICPAZIONE AL 40° ORIENTE OCCIDENTE DANCE FESTIVAL
Il 2020 sarà caratterizzato ancora anche dall’impegno del CID – Centro Internazionale della Danza a sostegno della produzione coreografica. Continua il lavoro già iniziato nel 2019 con Luna Cenere, che proseguirà la sua indagine coreografica intorno al tema della vita, la cui prima tappa è stata presentata durante il 39° Oriente Occidente. Luna Cenere, artista ormai riconosciuta nel panorama nazionale, trascorrerà al CID alcuni periodi di residenza, per debuttare con il suo lavoro al quarantennale del Festival il prossimo settembre.
Tra gli artisti associati anche Marcos Morau, coreografo catalano de La Veronal, che porterà alla prossima edizione del Festival la sua nuova creazione, una co-produzione Oriente Occidente.