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di Eleonora Gorgoretti

Cosa succederebbe se si riunissero in un’unica serata e sullo stesso palcoscenico i migliori studenti delle più importanti scuole di danza del mondo? Sicuramente si avrebbe la certezza di ottenere uno spettacolo interessante, ma chi l’avrebbe detto che sarebbe nato un evento straordinario e di così grande spessore tecnico ed emozionale?
Uno spettacolo davvero piacevole il Gala internazionale di danza “Ballet school star”, andato in scena al Nuovo Teatro Orione di Roma lo scorso sabato 30 Novembre.

L’evento aveva lo scopo di portare per la prima volta in Italia, in anteprima, i talenti più prestigiosi della danza internazionale, pronti a spiccare il volo verso i palcoscenici dei grandi Teatri e delle più acclamate compagnie del mondo.
L’idea di questo Gala – dichiara il direttore artistico Alessandro Rende nasce con l’obiettivo di portare in Italia e su un unico palcoscenico alcune delle più prestigiose realtà formative internazionali. È un modo per poter offrire a tutti i giovani, e anche meno giovani, la possibilità di poter vedere e confrontare da vicino quelle che saranno molto probabilmente le stelle della danza del futuro”.

Sul palco del Nuovo Teatro Orione si sono susseguite sia variazioni del repertorio classico sia coreografie di danza contemporanea, interpretate dalle scuole ospitate per l’occasione dal Gala. Tra queste l’Accademia Teatro alla Scala di Milano, che ha portato in scena il Grand Pas de Deux da Lo Schiaccianoci interpretato da Letizia Masini e Camillo Lussana. La Ballettakademie der Wiener Staatsoper di Vienna (Austria) con i giovani Martina dall’Asta e Aleksandar Orlic che hanno danzato il Pas de deux da Romeo e Giulietta. Il Bolshoi Ballet Academy di Mosca (Russia) che ha presentato le due stelle Eva Sergeenkova e Arina Denisova, impegnate da soliste nelle variazioni classiche da Gran Pas Classique e Harlequinade e in quelle di carattere da Le Diable Boiteux e Gipsy, mentre da coppia si sono cimentate nel brano contemporaneo The shadow of the past. Il Conservatório Internacional de Ballet e Dança (Portogallo) ha riservato per la serata il suo talento António Casalinho Gameiro, già vincitore a soli sedici anni del primo premio al VARNA International Ballet Competition, che ha interpretato insieme a Margarita Maria Fernandes Roura il Pas de deux da La Sylphide e il Pas de deux da Il Talismano.
Hanno invece danzato da solisti, sempre per la stessa scuola, Margarida Gonçalves con la variazione da Esmeralda e Giulio Diligente con la variazione da Don Chisciotte. Lauren Hunter, Denilson Almeida, Daichi Ikarashi sono stati i talenti provenienti dalla Royal Ballet School di Londra (Inghilterra), che hanno interpretato magistralmente la coreografia di Frederick Ashton Rhapsody – excerpts. La Scuola di Ballo del Teatro di San Carlo di Napoli ha presentato Tannhauser, un passo a tre su musica di Wagner danzato da Ciro Lieto, Claudia Sciuti e Isabel Discipio. Ancora una variazione da Lo Schiaccianoci portata stavolta dalla Scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma con Il Pas de trois dei Mirlitoni, danzato da Giorgia Marchi, Matilde Dal Zotto e Manuel Giovani. Insieme a loro sono salite sul palco anche Eleonora Rui, Valeria Bove, Carolina Clemenza, Giulia Festinese, Melissa Montagner, Carolina Beni, Flavia Giulia Maria Fiume e Chiara Vitali per Intermezzo. Il Berlin Youth Ballet of the Staatliche Ballettschule (Germania) ha presentato al pubblico i meravigliosi Elena Iseki e Jinnosuke Tanaka impegnati nel Pas de deux da Il Corsaro. Ultimo ma non per importanza il Tetsuya Kumakawa K-Ballet School di Tokyo (Giappone) che ha portato in scena il Pas de deux da Fiamme di Parigi interpretato dai talentuosi seppur giovanissimi Ayano Ikeda e Riku Kawanishi.

Innumerevoli sono stati gli applausi per i protagonisti della serata, che si sono distinti per invidiabile tecnica e capacità di interpretazione. Il pubblico ha dimostrato di apprezzare ognuno di loro e di ammirare le qualità che li contraddistinguono nonostante la giovanissima età, sicuro di rivederli tra qualche anno calcare i palcoscenici dei più importanti Teatri del mondo.
Mi auguro che questo progetto possa essere un’occasione per incuriosire e avvicinare i giovani al teatro – aveva dichiarato Alessandro Rende – Sarà una serata unica e indimenticabile che ci farà tornare a casa con la consapevolezza che la danza ha un futuro e nessuno ce lo potrà mai portare via”. E così è stato.

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