In occasione del 50° anniversario delle relazioni diplomatiche tra l’Italia e la Cina, la quindicesima edizione di Danzainfiera, in programma dal 20 al 23 febbraio nella Fortezza da Basso, ospiterà Ye Ran, celebre artista e insegnante di danza tradizionale cinese. In Italia per la prima volta.
L’incontro con l’artista determinerà una vera e propria full immersion nella cultura cinese.
Ye Ran, infatti, è la fondatrice dei primi corsi sulle danze di Dunhuang ispirate ai dipinti parietali delle grotte di Mogao del periodo Tang (618-907). Dipinti che oltre a mostrarci le credenze religiose e i personaggi che popolarono nei secoli la Via della Seta, restituiscono anche le immagini di musici e danzatori della Cina e dell’Asia centrale che con la loro arte deliziavano le corti del tempo e animavano i paradisi buddhisti.
Ye Ran in Cina è una star: ha ottenuto numerosi riconoscimenti e ha scritto libri di testo sull’insegnamento delle danze cinesi quali il “Dunhuang Dance Popularization Tutorial” e il “Dunhuang Dance Youth Popularization Course”.
Per Danzainfiera creerà in esclusiva, assieme al danzatore e coreografo Gustavo Oliveria, una coreografia nella quale l’arte della danza tradizionale cinese si fonderà con quella della danza contemporanea occidentale e vedrà in scena nello spettacolo di gala la Compagnia Opus Ballet. Ma non solo. Ye Ran terrà venerdì 21 febbraio una conferenza dimostrativa che verrà introdotta dal prof. Filippo Salviati (Dipartimento Studi orientali, dell’Università La Sapienza). Una esperienza unica per chi ha interesse per la cultura cinese.
Per chi ama il Tango quest’anno Danzainfiera organizza domenica 23 febbraio, il Tango Day con Pablo Tango Firenze. Per tutta la giornata ballerini professionisti e non, provenienti dal centro diretto da Giovanni Eredia con Francesca Sutera, si esibiranno tra la gente in tutti gli spazi della Fortezza da Basso con performance estemporanee. Il Tango invaderà letteralmente la manifestazione: la musica sarà dal vivo e amplificata con casse mobili. Il Tango Day prevede anche dalle 16.30, ogni 40 minuti, lezioni aperte a gruppi di cinquanta persone.
Ma soprattutto Pablo Tango Firenze presenterà il 22 febbraio, Progetto Tango T21 (Trisomia 21), un progetto dedicato ai ragazzi con sindrome di down e normodotati, nato per promuovere l’integrazione e l’inclusione sociale in una ottica di condivisione della passione per il tango e il ballo. Sul palcoscenico sarà anche ricostruita l’atmosfera della Milonga con tavoli, sedie, lampioni, candele. I ragazzi del progetto Tango T21 balleranno, realizzando insieme con altri ballerini normodotati, una coreografia già presentata in televisione e in altri spettacoli dal vivo.
Altra grande novità internazionale di questa edizione sarà lo spazio dedicato allo stile Bollywood: per la prima volta a Danzainfiera arriva ‘WonderIndia’, una rassegna speciale dedicata a tutte le danze indiane, folk, tribali, classiche e cinematografiche: dal bharatanatyam al katak, dal bollywood al bangra fino alle fusioni con la danza moderna o altri stili di danza. Ma non solo: per la prima volta nel programma Stage compare quello dedicato alla Bollywood Dance, tenuto da Nadira e Sneha Mistri.
Nadira, nome d’arte di Veronica Volpato, danzatrice professionista, insegnante qualificata a livello internazionale, coreografa e direttrice artistica in show teatrali e televisivi, torna a Danzainfiera per questo importante appuntamento in sala. Quest’anno si alternerà nello stage con un’altra star, al suo esordio a Danzainfiera, Sneha Mistri coreografa, cantante, ballerina e conduttrice radiofonica e televisiva inglese. Con loro è previsto il 22 febbraio uno stage diviso in 2 tempi da 90 minuti: dalle 16.30 alle 18 e dalle 18 alle 19.30.
“Sono sempre felice di portare l’energia della Bollywood a Danzainfiera – dichiara Nadira -. La Bollywood Dance è percepita come una danza moderna e movimentata e per questo piace molto.
È una Danza originale, completa, uno stile che affascina grazie alla musica e anche per alcune caratteristiche quali i vestiti e gli ornamenti.
Fa sentire belle, rende eleganti perché il portamento che arriva dalle pose in fusione tra la danza Classica occidentale e le Danze Classiche Indiane sono molto eleganti.
Allo stesso tempo la Bollywood Dance è dinamica e abbraccia più stili, classico, modern, pop rendendo le coreografie energiche.
La cosa che più mi appaga come insegnante è vedere gli occhi delle allieve brillare, sorridere, illuminarsi”.