Manca sempre meno al 25 giugno, data speciale per la 24esima edizione del “Premio DanzArenzano Arte”, giorno in cui sarà premiato e celebrato l’etoile Jacopo Tissi. Nato al Teatro Alla Scala ed emigrato al Teatro Bolshoi di Mosca, è da poco tornato in Italia e nel mondo intero per le ben note ragioni legate alla guerra e che lo hanno così tanto turbato. Ma lasciando agli altri queste considerazioni, noi preferiamo valorizzare la 24esima edizione del “Premio DanzArenzano Arte” che, anche nella scorsa difficilissima stagione della pandemia da Covid-19, ha resistito e puntato tutto sul coraggio e sulla solidarietà di Davide Bombana, direttore del corpo di ballo del Teatro Massimo di Palermo. Quest’anno purtroppo sono cambiate le problematiche internazionali ma non è cambiato il solco del coraggio e della solidarietà voluto fortemente dalla direttrice artistica del festival “Arenzano in Danza” Patrizia Campassi. Il nome di Jacopo Tissi è il nome perfetto, sia per l’immenso valore artistico, sia per la sua disponibilità a metterci la faccia, come avverrà infatti il 25 giugno alla Sala Quadrivium di Genova dove, dalle 17 in poi, l’idolo della generazione danzante di questi anni si metterà a nudo a tu per tu con l’attesissimo bagno di folla. Un 25 giugno importante anche per Patrizia Campassi che sarà finalmente riuscita a portare il pregio del “Premio DanzArenzano Arte” nella città di Genova appannaggio di una Liguria sempre più coesa alla ricerca della qualità a tutti i costi. Evidentemente affezionata all’etoile, lo staff di “Arenzano in Danza” la riporta nel suo palmares dopo il lontano 2013 quando Jacopo Tissi si era già esibito in coppia con Elena Bottaro. Corsi e ricorsi storici che non sono sfuggiti a Patrizia Campassi che ha rilasciato alla stampa le seguenti dichiarazioni, tutt’altro di rito: “la danza è un linguaggio di espressione senza eguali è la voce dell’anima che si espande nei movimenti. Attraverso questa frase di Jacopo Tissi – dichiara infatti la Campassi – e non è difficile comprendere la sua caratteristica di uomo e artista sensibile, che l’ha portato a prendere con coraggio e decisione di stare dalla parte della pace, rinunciando al suo ruolo di primo ballerino étoile nella compagnia del prestigioso Teatro Bolshoi. Jacopo Tissi è un grande esempio per tutti i giovani che desiderano intraprendere il suo stesso cammino professionale, e il suo percorso umano e artistico, si colloca in un panorama storico particolarmente difficile per tutti e in particolare per gli artisti che da due anni a questa parte, hanno enormemente sofferto a causa della pandemia che ha colpito il mondo intero, e ora purtroppo devono rapportarsi anche con una guerra inaspettata e ingiustificata.” Donna energica e mai doma, la Campassi ha voluto resistere per la sua creatura in un biennio che avrebbe e che ha esaurito la spinta propulsiva di tante altre manifestazioni di alto prestigio coreutico. La qualità ad Arenzano non è mai mancata e le esperienze con Davide Bombana dello scorso anno, in aggiunta alla presenza di Jacopo Tissi di questo 25 giugno, spiana senz’altro la strada ad un ritorno in pompa magna del festival e del suo premio, giunti rispettivamente alla 27esima e 24esima edizione. E proprio alla luce della storicità della danza ad Arenzano è lo stesso Jacopo Tissi a rilasciare le seguenti dichiarazioni: “ci tengo a ringraziare Patrizia Campassi, tutta l’organizzazione di Arenzano in danza, la città di Arenzano, la regione Liguria e tutti i partner per questo riconoscimento. Mi fa piacere vedere come Arenzano in danza valorizzi e sostenga i giovani e la danza, un impegno significativo per tutte le generazioni di ballerini. Ricevere un premio è sempre una gratificazione rilevante, che mi spinge a voler ricambiare questa importante considerazione, a continuare a crescere e a condividere la mia danza.” Non solo Bolshoi e guerra, dunque, per fortuna a Genova il 25 giugno si potrà finalmente ri-parlare di danza e futuro! Per maggiori info si consulti il sito internet http://www.arenzanoindanza.it/