Penultimo appuntamento con la rassegna internazionale di danza contemporanea “Il Desiderio. Proiezioni tra Oriente e Occidente”, il progetto, con la direzione artistica di Claudio Malangone, finanziato dalla Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura nell’ambito del bando “Sostegno per la valorizzazione delle attività di spettacolo dal vivo da svolgersi negli istituti e luoghi della cultura presenti su tutto il territorio nazionale e da parte di soggetti giuridici creati o partecipati dal Ministero della Cultura che si occupano della conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale”, e cofinanziato dai Comuni di Pontecagnano Faiano, Padula e Comunità Montana Vallo di Diano.
Sabato 28 settembre dalle 18.30 (il costo dell’ingresso è di 1 euro) lo scenario sarà quello del Museo archeologico Nazionale di Eboli e della Valle del Sele. Qui ASMED, Associazione Sarda Musica e Danza, presenta la mostra fotografica “Hommage a Roland Petit: i rapporti del grande coreografo francese con l’Italia e gli Enti Lirici. La mostra, centoventi foto a firma di Lelli & Masotti, Corrado Maria Falsini, Luciano Romano e Alessio Buccafusca, ripercorre la brillante carriera del geniale e innovativo maestro, ultimo grande gentleman del balletto del nostro secolo che instaurò proficui rapporti con i maggiori teatri italiani tra cui il Teatro dell’Opera di Roma, il San Carlo di Napoli e la Scala di Milano, allacciando fortissimi legami con le nostre grandi étoiles come Carla Fracci, Luciana Savignano, Elisabetta Terabust, Alessandra Ferri, Viviana Durante, Eleonora Abbagnato accanto a Jean Babilée, Paolo Bortoluzzi, Luigi Bonino, Massimo Murru, Giuliano Peparini, Giuseppe Picone e per i quali creò ruoli indimenticabili. Un’esposizione celebrazione anche delle collaborazioni eccellenti tra il padre della danza contemporanea e i grandi maestri del ‘900: scenografi, costumisti, compositori, stilisti, che hanno scritto pagine indimenticabili della storia del XX secolo nei diversi campi dell’arte e del sapere: Jean Cocteau, Christian Bérard, Lénor Fini, Yves Saint Laurent, Gianni Versace, Franca Squarciapino e Ezio Frigerio, Antoni Clavé Marius Constant, Gabriel Yared. Ogni istantanea, ogni flash è la memoria scolpita di alcuni tra i maggiori capolavori del teatro di danza contemporanea, dei legami indissolubili, della passione profonda che ha sempre unito Roland Petit al nostro Paese.
Spazio anche alla danza in scena con due compagnie. ASMED/Balletto di Sardegna, con “Oscure Luminescenze”, coreografia di Lucas Delfino Monteiro, Valeria Angela Russo in co-produzione con Danzeventi interpretata da Flavia Dule e “Four/Now/Loading” di e con Manolo Perazzi. A seguire “Città Perduta” di Movimento Danza per la coreografia di Gabriella Stazio e l’interpretazione di Sonia Di Gennaro. Una performance ispirata all’eruzione del Vesuvio che distrusse Pompei nel 79 d.C., evento storico parte integrante della memoria collettiva. «Una città perduta che desideriamo ritrovare non solo nella nostra memoria ma anche nella realtà quotidiana», dice la Stazio.
Lo stesso giorno dalle 19 (il costo dell’ingresso è di 1 euro) al Museo di Pontecagnano Archeologico Nazionale di Pontecagnano Gli Etruschi di Frontiera “Il Canto di Orfeo”, progetto di residenza artistica con esito performativo che è stato realizzato da Adriana Cristiano per due danzatori di Padova Danza Project presso la sede della compagnia e in debutto ufficiale al MAP. Ispirato alle Georgiche – libro IV di Virgilio – nell’atmosfera impalpabile dell’attesa e della dolorosa e masochistica reminiscenza del passato, i due protagonisti rimangono nello stesso posto, incatenati dalla separazione, dalla distanza, dal perdersi o dal non ritrovarsi. Uno studio sulla resistenza, sul dolore, sulla mancanza.
A seguire una nuova produzione per Borderlinedanza, “Tracing – Carryng – Fading” della danzatrice e coreografa tailandese Patscharaporn Diskatul, creazione affidatale dal direttore artistico Claudio Malangone, per le danzatrici della compagnia. L’artista tailandese sviluppa un lavoro di ricerca che trova nel corpo e nei suoi movimenti espressione di narrazione dei vissuti degli interpreti, in un rapporto dialettico tra identità e provenienza. Un ottimo pretesto per onorare il tema della rassegna in una cornice performativa. Desiderio si conclude il 20 ottobre a Pontecagnano con “La vie d’artist: omaggio a Misha Van Hoecke”, la testimonianza raccontata e danzata di Miki Matsuse.