Rassegna KOMOREBI, la luce che filtra
edizione 2024
LANDSCAPE/SOUNDSCAPE
liberamente ispirato a Landscape di Harold Pinter
con Matteo Capetola, Alice Catapano, Stefano Parigi, Monica Santoro
regia Marco Di Costanzo
coreografia Alice Catapano
coproduzione Stazione Utopia e Nuovo Balletto di Toscana
17 novembre ore 18
Combo social club – centro giovani
Via Mannelli 2 Firenze
Un esperimento scenico pensato per un pubblico con eventuale disabilità visiva
Prosegue Komorebi, la luce che filtra, rassegna a cura di Stazione Utopia per Autunno Fiorentino 2024 con
Landscape/Soundscape in scena il 17 novembre ore 18 al Combo social club.
Una creazione originale ispirata all’atto unico Landscape di Harold Pinter (1959) e all’omonimo passo a due firmato da Alice Catapano (2023). È un esperimento scenico pensato per un pubblico con eventuale disabilità visiva, realizzato in coproduzione da Stazione Utopia e Nuovo Balletto di Toscana.
All’interno del “paesaggio” che dà il nome alla breve pièce di Pinter, si trovano un uomo e una donna con il loro bagaglio di ricordi, desideri, visioni. La coppia di personaggi è agita e moltiplicata da due coppie sceniche, un’attrice e un attore, Monica Santoro e Stefano Parigi, una danzatrice e un danzatore, Alice Catapano e Matteo Capetola, che proiettano nello spazio – grazie a parola e movimento – il vano rincorrersi di due immaginari divergenti.
Note di regia di Marco Di Costanzo
Se dovessi condensare in una sola parola questo esperimento, sarebbe senz’altro sinestesia. Tutto comincia con una proposta di Stazione Utopia a Alice Catapano: realizzare una coreografia a partire dal testo teatrale Landscape di Harold Pinter, un atto unico in cui non accade niente, tutto centrato solo sulla forza evocativa della parola. Il passo a due creato da Alice Catapano nel 2023 è quindi il primo atto sinestetico, ovvero la traduzione di un testo (destinato all’udito) in una combinazione di movimenti (destinati alla vista). Sulla base di questa coreografia, ecco una nuova sfida, quella che ci riguarda: creare a partire dal passo a due di Catapano uno spettacolo di teatro-danza accessibile a un pubblico con disabilità visiva. Un nuovo atto sinestetico, dunque: moltiplicare le potenzialità sensoriali di un materiale creato per essere “visto”.
Non si tratta di escogitare una serie di strategie per rendere la danza più “accessibile” – come per esempio fornire un’audio-descrizione poetica o permettere al pubblico di toccare le scenografie e i costumi -, ma di tenere ben presente fin dall’inizio del processo creativo la corretta immagine di “pubblico”, avendo cura di non escludere dai destinatari del lavoro eventuali spettatori ciechi o ipovedenti.
Questo ci ha portato a riflettere sul concetto di fruizione di un’opera scenica: che cosa dovrebbe trasmettere uno spettacolo? In ultima analisi, esso veicola una serie di immagini, che si combinano nella mente dello spettatore a formare una grande immagine complessiva, frutto di contrasti, nessi, risonanze, associazioni. Questa immagine composita è appunto ciò che lo spettacolo consegna allo spettatore, indipendentemente dai sensi utilizzati per recepirla. Il nostro compito è creare un flusso multisensoriale di immagini (visive, uditive, prossemiche) che contribuiscano a trasferire nel pubblico l’immagine del testo di Pinter e della coreografia di Catapano. Il termine immagine qui va non va inteso nella consueta accezione visiva: ci rifacciamo piuttosto alla concezione teatrale russa in cui immagine (obraz) è un termine che descrive un fenomeno multisensoriale, la “realizzazione nella forma sensoriale-concreta dell’idea dell’artista del reale» (E. Faccioli). L’immagine percepita all’interno del sé, la rappresentazione che la mente crea sulla base degli stimoli sensoriali, è comune a tutti, vedenti o non vedenti. È tale comunanza che abbiamo usato come bussola per questo esperimento, per questa ricerca.
Komorebi è un progetto di Stazione Utopia
realizzato con il contributo di Comune di Firenze / Autunno Fiorentino 2024,
con il sostegno di Mic Direzione generale spettacolo e in collaborazione con Direzione regionale Musei nazionali Toscana del Ministero della Cultura, Ville e Residenze Monumentali Fiorentine, NBDT, PARC – Performing Arts Research Centre, RSA Il Giglio, Società di Danza Firenze, Ass. Ieri Oggi e Domani, Centro Metropolis, Consorzio Martin Luther King, The Gate Florence Dance Urban school, Florence Pole Dance Studio, Combo Social Club-Centro Giovani.
Tutti gli eventi e gli spettacoli sono a ingresso gratuito
prenotazione obbligatoria tramite il sito www.stazioneutopia.com
mail: nutidanuovidanzatori@gmail.com web: stazioneutopia.com
Facebook: @stazioneutopia Instagram: @festivalnutida | @stazioneutopia