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Rebecca Signorini ha vinto il Premio iodanzo per la Comunicazione al concorso Make A Move presso Danzainfiera 2018
Rebecca si racconta sul nostro portale

 

“Ho iniziato danza classica quando avevo 4 anni. Tutto è nato come un gioco, come un divertimento e non ho chiesto io di iniziare danza, nemmeno sapevo cosa fosse, mi hanno portato i miei genitori.
Ma ogni anno che passava la danza diventava sempre più importante fino a diventare la passione della mia vita.
Ora è diventato il mio punto di riferimento, un momento di sfogo per pensare solo a quello e dimenticarsi la “brutta giornata di scuola”.
E’ molto difficile descrivere a parole ciò che provo mentre ballo. Sicuramente mi sento me stessa, senza maschere.
In quel momento sono solo io, la danza e le mie emozioni. Poi inizia la musica e lì mi lascio proprio andare.
Per la danza ho fatto molte rinunce, ad esempio ho rinunciato ad uscire con gli amici, ad andare alle feste e a fare tutte quelle cose che fanno le ragazze della mia età e spesso mi sono ritrovata fuori dai “gruppetti” che si creano in classe.
Queste cose e certi atteggiamenti mi facevano star male, ma poi entravo in sala e ballavo e stavo con le mie  compagne, perché credo che un’amica con cui condividi la stessa passione duri per sempre e mi dimenticavo di tutto.
C’è stato anche un periodo difficile e buio in cui ero sempre di cattivo umore, mi era crollato il mondo addosso. E’ iniziato circa 3 anni fa quando mia nonna, dopo tante sofferenze, è venuta a mancare. Con lei ho passato la maggior parte dei miei anni e la sua mancanza mi ha sconvolta ed è stato difficile accettarla e nello stesso tempo mi ha cambiato caratterialmente.
La mia insegnante Katia Mancini, alla quale devo tutto, sapendo del fatto, mi ha creato una coreografia con la quale ho partecipato anche a DanzainFiera 2018E’ dedicata proprio a mia nonna, infatti le foto che uso, sono proprio le sue.
In questa coreografia rivivo tutti i momenti felici e tristi che ho passato con lei, la sento vicino a me, come se fosse lì e ballasse accanto a me. Mi ricordo che le piaceva tantissimo guardarmi ballare e si commuoveva sempre e sorrideva con un sorriso che non si può descrivere.
Tengo molto a questo pezzo anche se, spesso ho molti dubbi sulle mie capacità perché purtroppo ho paura di sbagliare e non piacere agli altri oppure di non essere all’altezza. Questa mia insicurezza mi ha sempre penalizzato un po’. Ma, nonostante tutto questo, il mio intento è quello di arrivare alle persone e trasmettere ciò che provo.
Partecipando a DanzainFiera ho vinto questo premio importantissimo per la “capacità di comunicare la mia arte”. Devo dire che quando hanno pronunciato il mio nome non ci credevo, non riuscivo a crederci.
Sono felice perché questo significa che, probabilmente, sono riuscita a trasmettere qualcosa e ad arrivare alle persone e questa è la soddisfazione più grande.
Allo stesso tempo però non riesco a rendermi conto che cosa mi porterà questo premio data la mia giovane età, ma la cosa importante è arrivare al cuore e ballare, non importa dove che sia una strada, un teatro, una festa di paese, non conta, quello che voglio è solo ballare.”

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