Il 18 luglio 2018 la Compagnia Zappalà Danza debutta al Festival Bolzano Danza con Liederduett (due episodi su Caino e Abele), creazione per 4 danzatori, pianoforte e controtenore.
Questa creazione è preceduta da due step di “meditazione”, due spettacoli che hanno una loro autonomia artistica ma che comporranno allo stesso tempo il percorso di riflessione di Zappalà. Il primo, Corpo a Corpo (1° meditazione su Caino e Abele) ha debuttato il 23 marzo nella stagione di Scenario Pubblico. Il 19/20 maggio, è previsto il debutto di Come le Ali (2° meditazione su Caino e Abele) a Viagrande Studios a Viagrande (CT).
L’albero/progetto di Transiti Humanitatis si arricchisce di una nuova ramificazione, una “fronda” che richiama e rafforza, per affinità di riferimenti, una nuova possibile genesi già esplorata dal coreografo in Oratorio per Eva (spettacolo debuttato nel 2014).
19/20 maggio 2018 Viagrande Studios, Viagrande (CT)
Compagnia Zappalà Danza
COME LE ALI
(2° meditazione su Caino e Abele)
creazione per 4 danzatori, pianoforte, controtenore e live electronics
da un’idea di Nello Calabrò e Roberto Zappalà
coreografia, regia Roberto Zappalà
musiche Scott Walker – Jackie, Scott Walker – Farmer in the city
Pan America – The cloud room, Sunn 0))) & Boris – N.L.T
Brahms piano concerto n. 1 II adagio, pianista Nicholas Angelich
danzatori Adriano Coletta, Filippo Domini
costumi Veronica Cornacchini e Roberto Zappalà
realizzazione costumi Debora Privitera luci Roberto Zappalà
direttore tecnico Sammy Torrisi
ufficio stampa Veronica Pitea / produzione e management Maria Inguscio
dal progetto Liederduett (due episodi su Caino e Abele)
Liederduett é una co-produzione Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza-Centro di Produzione della Danza e Bolzano Danza/Tanz Bozen
in collaborazione con KORZO (Den Haag, NL) e MilanOltre Festival
con il sostegno di Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e Regione Siciliana Ass.to del Turismo, Sport e Spettacolo
prima assoluta
Come le ali di Roberto Zappalà, in prima assoluta il 19/20 maggio 2018 a Viagrande Studios, Viagrande (CT), partendo dalle figure di Caino e Abele indaga un mondo apparentemente comune a tutti ma allo stesso tempo quasi assente. Un’esplorazione utopica della convivenza ottimale, legato all’intesa, al legame, all’intima unità che dovrebbe esistere tra gli “organismi animali e vegetali”; alla simbiosi.
Simbiosi come simbolo di legame e di fusione, non più attriti e violenze fratricide, ma parità e condivisione; e cosa c’è di più forte e più immediato per evidenziare queste prospettive se non la metafora dell’unisono, del simultaneo, del sincronico che si crea nella danza? Della simbiosi di due corpi danzanti che diventano quasi un nuovo organismo biologico?
Amore, accettazione, fratellanza, amicizia, non violenza, empatia sono i significanti guida di questo secondo step nella ricerca del coreografo catanese e del drammaturgo Nello Calabrò.
Se in Corpo a Corpo il movimento era ”centrifugo” (il tentativo di “fuga” di Abele da Caino e la conseguente risposta di Caino nel riportare Abele a sé, al “centro”), in Come le ali è “centripeto” (tendenza all’unione sia di Caino che di Abele).
Non più cattivi, assassini o vittime ma in un “istante santo”: Noi siamo una storia, Noi siamo fratelli, Noi siamo una coppia, Noi siamo due figli. Non siamo utopia.
Siamo la radice di un futuro possibile.
Le ali del titolo sono quelle degli uccelli e degli angeli, strumenti biologici e fantastici che evidenziano la metafora dell’unisono e della simbiosi.
Ma le/ali è anche la lealtà, simbiosi morale dei rapporti umani.
Come le ali vuole indagare una possibile utopia a partire da un’assenza: quella del “primo” delitto.
Tante sono le suggestioni che danno forma a Come le ali anche per quanto riguarda l’ideazione dei costumi, affidata a Veronica Cornacchini in collaborazione con Roberto Zappalà. La Cornacchini, famosa per aver ideato nel 2010 SuperDuper, brand di cappelli dalla lavorazione tradizionale e artigianale, ma con un concept e design contemporaneo, che dice della coreografia: «é molto bello lavorare con Roberto come costume designer. Mi da l’opportunità di conoscere il sul lavoro da un altro punto di vista, dato che ho lavorato per la Compagnia anche come danzatrice qualche anno fa. Ci sono due figure in scena, longilinee e in una continua, perpetua ricerca di forma. I costumi di questa nuova creazione aiutano a rappresentare una storia. Si rimane ammaliati da quel volo di braccia colorate. Sembrano quasi disegnare delle scie luminose, come quelle foto scattate di notte alle luci in movimento. Una danza in cui convivono contemporaneamente la leggerezza del volo e la terrena gravità . Si rimane così sospesi in un limbo che sta proprio li sospeso a metà tra il carnale e il celestiale, tra il buono e il cattivo, tra il rosso e il celeste».
Come le ali
Viagrande Studios, Via Francesco Baracca, 95029 Viagrande CT
Orari: sabato 19 maggio 21.00 – domenica 20 maggio ore 19.30
INFO E PRENOTAZIONI: tel. (+39) 095 2503147 – email: info@scenariopubblico.com