Un’Opera Musical che si trasforma in balletto, con le innovative coreografie di Damiano Bisozzi e la giovane e talentuosa compagnia JAS ART BALLET, con Sabrina Brazzo, étoile internazionale e già Prima Ballerina del Teatro alla Scala di Milano e il Primo Ballerino Andrea Volpintesta, entrambi artisti di fama mondiale nonché Direttori Artistici della compagnia stessa, e le musiche di Diego Mecchi orchestrate dal Maestro Gaspare Bartelloni e arrangiate da due giovanissimi Howl Jordan e Matteo Teani.
Tra storia e leggenda, cronaca giudiziaria e narrativa internazionale la figura misteriosa ed inquietante del “primo serial killer” che l’occidente abbia mai conosciuto. Un uomo senza volto capace in breve tempo di sconvolgere, con una serie concatenata di efferati ed inspiegabili omicidi, gli equilibri della composta Inghilterra di fine ‘800, per poi svanire d’improvviso nel nulla, così come era apparso: un’ombra nella notte.
Un caso inspiegabile, avvolto in un pesante drappo di silenzio, un caso irrisolto dove non esiste una storia raccontata o descritta ma solo frammenti di indagini e un uomo senza volto, senza storia, senza un finale; film, romanzi e storie hanno sempre raffigurato un’ombra ma mai un personaggio vero, per questo l’autore è riuscito a fantasticare come potesse essere quest’uomo, questo assassino, questo misterioso personaggio.
iodanzo.com ha intervistato il coreografo Damiano Bisozzi
Di chi è la produzione di questa nuovissima opera? Chi è l’autore?
L’autore dell’Opera JACK PAZZIA E AMORE è il compositore Diego Mecchi e la produzione è della JASARTBALLET di Andrea Volpintesta e di Sabrina Brazzo, in collaborazione con il Teatro Carcano di Milano.
Come sei entrato a far parte di questo progetto?
Per puro caso ho conosciuto l’autore Diego Mecchi esattamente 8 anni fa alla discoteca PIPER di Roma e mi parlò del fatto che aveva creato questa grandiosa opera… Così gli chiesi di mandarmi via mail un brano dell’opera perchè aveva suscitato in me una forte curiosità; finito di ascoltarla lo chiamai immediatamente e gli dissi che era un capolavoro e che in qualche modo sarei riuscito a portare la sua opera in Teatro. Esattamente dopo otto anni dal nostro incontro, lavorando ad un festival di danza con Andrea Volpintesta e Sabrina Brazzo e camminando in un viale, è uscito fuori il discorso dell’opera di Diego Mecchi, e anche loro incuriositi hanno voluto sentire un pezzo musicale e da lì la magia si è compiuta… anche loro si sono innamorati di quest’opera.