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di Massimiliano Craus

Sono passati novanta lunghi anni da quando la Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma ha aperto i suoi battenti, pareggiando di fatto le esperienze secolari delle scuole del Teatro di San Carlo di Napoli e del Teatro Alla Scala di Milano. Un gap che andava rimosso, con una capitale che si apprestava a voler diventare a tutti gli effetti anche capitale della danza. Di certo è che ormai la Scuola di Danza di via Ozieri è una delle tre sopravvissute alla scomparsa di tante altre istituzioni pubbliche e private dedite alla formazione della danza in età scolare.

Ma andiamo con ordine, cominciando dal 1928 in via Ozieri 8, in un suggestivo villino ubicato in una via appartata e tranquilla a ridosso dell’Acquedotto Felice (realizzato durante il pontificato di Papa Sisto V) che imprime alla Scuola un aspetto storico e particolare. Questa atmosfera d’altri tempi la rende unica e affascinante, Luchino Visconti nel 1951 la scelse come sede per girarvi alcune scene del film “Bellissima” con Anna Magnani. Una storia non più recente, dunque, con nomi e cognomi che la maggior parte dei ballerini di oggi purtroppo conosce a malapena. Eppure il villino della scuola ha una storia ricca di ricordi e successi, basti pensare al nome di Laura Comi già allieva della scuola stessa, interprete ed étoile della compagnia di balletto al Costanzi ed oggi nuovamente a via Ozieri a dirigere da più di un lustro i suoi 184 allievi. Ed ora si festeggiano i novant’anni, con un gala celebrativo, domenica 28 ottobre 2018 al Teatro Nazionale di Roma, nella seconda casa della scuola e sede dei tanti spettacoli che Laura Comi prepara ad hoc per i suoi allievi. Spettacoli che quest’anno conteranno 35 unità in più, ovvero i partecipanti al Corso biennale per l’insegnamento della danza classica coinvolti dalla direttrice artistica per seguire da vicino la didattica e la metodologia che promuove nelle sue sale. Proprio come ci ha ricordato lei stessa “Ho voluto dargli alcuni impulsi legati alle esigenze che continuamente cambiano, rispettando e osservando la tradizione della nostra Scuola, dove io stessa mi sono formata, con un occhio attento all’evoluzione che ci porta ad essere in continuo aggiornamento e lavorare nel migliore dei modi al futuro dei nostri allievi. Oltre alle attività ormai note, corsi professionali, corso di adeguamento coreutico, corso di fisiotecnica propedeutica alla danza, stage natalizio per allievi esterni, corso di aggiornamento per insegnanti di danza, quest’anno in accordo con la Sovrintendenza abbiamo istituito il Corso biennale di formazione per insegnanti di danza classico-accademica, iniziato lo scorso 5 ottobre. Gli allievi, oltre a partecipare ai titoli di opere e di balletti in programma al Teatro dell’Opera, sono impegnati in numerose attività di spettacolo. Al tradizionale appuntamento con il Saggio spettacolo di fine anno, si affiancano titoli di balletto interamente interpretati dagli allievi, lezioni dimostrative, e partecipazioni a Gala ed eventi di danza”.

Del resto la Scuola di Danza è un progetto che va al di là della sola danza fine a se stessa, tanto che è da sempre impegnata, attraverso una mirata selezione, a formare bambini, adolescenti e giovani che intendono avviarsi alla professione del danzatore, con ammissioni annue di bambini provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero. Le selezioni si tengono nel mese di maggio, a cui segue un periodo di prova programmato in luglio. La selezione per i bambini di primo corso e per la propedeutica consiste in un esame fisico attitudinale, per gli altri consiste in una lezione di danza del livello del corso per il quale chiedono di essere ammessi. Ma prima di festeggiare il soprintendente Carlo Fuortes ha ribadito il suo impegno personale per far crescere in misura esponenziale il comparto danza e la sua scuola, annunciando una nuova collaborazione con Linkem e che l’attuale fervore di una Scuola di formazione, d’eccellenza nazionale in ambito tersicoreo, come la nostra, ci fa guardare ai suoi primi anni di attività con gratitudine e rinnova la nostra mission culturale. Inoltre, il sostegno di aziende leader come Linkem rafforza il nostro impegno a promuovere la crescita di giovani talenti artistici della danza”

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