Un Biologo Cellulare e una danzatrice che si esibiscono insieme. Sembrano due cose antitetiche, ma se aggiungiamo che il Biologo è anche Musicista Compositore e lavora su meravigliose musiche a 432Hz le cose iniziano ad essere più chiare.
iodanzo.com ha intervistato per voi Emiliano Toso e Alice Serra, che hanno dato vita ad uno spettacolo di musica e danza che non potete assolutamente perdere.
iodanzo.com ha intervistato per voi Emiliano Toso e Alice Serra, che hanno dato vita ad uno spettacolo di musica e danza che non potete assolutamente perdere.
Emiliano, la tua biografia dice Biologo Cellulare e Musicista Compositore a 432Hz. Come si sposano queste due cose?
La Vita a volte ti riserva doni immensi, improvvisi, sconvolgenti. Così, quando tutto stava andando per il meglio secondo i canoni tradizionali, l’Universo decide che è il momento di unire le mie più grandi passioni, Musica e Biologia, per creare qualcosa di nuovo che ancora non esiste e che traccia giorno per giorno un nuovo cammino, pieno di fascino, di amore, di persone che danzano la sinfonia della vita.
La Biologia così come l’avevo conosciuta all’Università, in 20 anni di ricerche di Laboratorio e di grandi soddisfazioni e scoperte, ha subìto due grandi rivoluzioni che hanno posto l’uomo al centro della propria salute e della propria Vita. In questo la Musica e l’Arte stanno ri-assumendo un ruolo fondamentale per lavorare sulle nostre emozioni e su quella parte di noi che sfugge un po’ alla tecnologia, agli strumenti di misura, a ciò che possiamo vedere e toccare.
Supportato ed affiancato dal Dott. Bruce Lipton giri il Mondo come relatore a conferenze internazionali per tenere concerti che integrano scienza e musica. La sua attività di biologo/musicista compositore coinvolge ogni anno migliaia di persone, aprendo convegni di personaggi di spicco internazionale quali, appunto, Bruce Lipton, Gregg Braden, Donald Walsch, il Dott. Franco Berrino, Deepak Chopra e molti altri.
Traducendo le vibrazioni universali e favorendo il benessere fisico ed emozionale, le tue composizioni sono utilizzate in centri olistici e in laboratori di ricerca scientifica. Come ti è venuta in mente la fusione di queste due discipline e come ci spiegheresti le tue composizioni?
Le mie composizioni arrivano in modo completamente intuitivo, in quel momento la mia parte razionale, di scienziato, si spegne e lascia spazio alla creatività, all’intuizione e soprattutto all’ascolto. Queste composizioni, portate sulla terra con il miglior linguaggio per far risuonare le nostre cellule (strumenti acustici accordati a 432Hz) e con tutta la mia intenzione (questa è difficilmente misurabile ma palese per chi osserva) di amore e gratitudine, sono state scelte da subito da migliaia di persone che hanno deciso di integrarle nella propria vita, nel proprio lavoro in processi di trasformazione, di guarigione, di creatività, di rinascita. E’ meraviglioso vedere come operatori in ambiente sanitario, educativo, artistico utilizzino gli stessi brani ciascuno con la propria creatività e intuito per rendere la propria vita e il proprio lavoro ancora più profondo.
Esistono centinaia di studi che hanno dimostrato che l’esecuzione o l’ascolto della musica ha effetti multipli misurabili sulla struttura e sulla funzione del cervello umano. Puoi spiegarlo a noi e ai nostri lettori che non ci intendiamo della materia?
La musica è nata come strumento di guarigione migliaia di anni fa e da sempre ha accompagnato l’uomo in qualsiasi tempo e cultura. Ora stiamo riscoprendo e misurando come l’ascolto della musica possa cambiare la biochimica del nostro corpo che rilascia ormoni come la dopamina e la serotonina in quantità così elevate che le possiamo riscontrare soltanto in circostanze molto particolari come un rapporto sessuale o un parto.
Ma negli ultimi anni stiamo misurando effetti ancora più grandi e immediati grazie alle scoperte della fisica quantistica che mette in evidenza le vibrazioni e le informazioni che istantaneamente arrivano in ogni parte del nostro corpo quando siamo attraversati da un suono. E gli studi di biologia cellulare che rendono possibile l’ascolto del suono delle nostre cellule sane o malate e come esse risuonino con le vibrazioni dell’ambiente che le circondano
Da qualche tempo ti esibisci con Alice Serra, danzatrice.
Alice, qual è il tuo percorso di studi?
Il mio percorso di studi è prettamente classico. Diplomata al Liceo Scientifico e laureata in D.A.M.S. con una tesi di ricerca sulla Danza nel Teatro dell’Ombra – nella fattispecie su Massimo Arbarello, ex danzatore Aterballetto e fondatore della compagnia AlTREtracce – fin da piccola studio la danza classica accademica e tutte le discipline moderne e contemporanee presso il Balletto Teatro di Torino, fondato da Loredana Furno, con maestri di fama Internazionale come P.Nieminem, V. Lorraine, J.P.Martal, D. Weaver, K. Campbell, J.Bosioc, E. Desoutter, M. Debois, C. Schellino e molti altri ancora.
Inizio poi a lavorare come danzatrice in giovane età all’interno della compagnia del Balletto Teatro di Torino con coreografi internazionali come L.Petrillo, Caciuleanu, M. Levaggi ed in produzioni all’interno degli Enti Lirici come il Teatro Regio di Torino, Teatro Verdi di Trieste e Piccinni di Bari, con diversi coreografi e registi quali A. Latella e D. Colonna, Freaking, ed all’interno della compagnia The Very Secret Dance Society di R.Irace, attualmente Assistente di J. Godani, ex danzatore di W. Forsythe e attuale coreografo oltre che Direttore della Dresden Frankfurt Dance Company. Affianco inoltre al lavoro di tersicorea, per un paio d’anni circa, il lavoro come consulente di fitoterapia, con formazione interna, presso Arkopharma s.r.l. E qui inizia la mia passione per la Biologia e la cura e il benessere della persona.
Come hai conosciuto Emiliano e come è nata l’idea di collaborare?
Ho conosciuto Emiliano in primis sul canale Youtube durante una mia personale meditazione due anni e mezzo fa e ne ho tratto istantaneamente beneficio.
E successivamente siamo stati invitati come artisti durante un convegno sulla metamedicina della durata di due giorni dove è nata casualmente la nostra sinergia e scambio artistico. Abbiamo improvvisato su un palcoscenico tutto per noi per due ore di fila senza accorgerci del tempo e dello spazio, e da lì in maniera spontanea abbiamo iniziato a collaborare, ad unire il movimento spontaneo del corpo con la Translational music a 432hz. Da qualche tempo Emiliano pensava di coinvolgere anche la danza all’interno del suo progetto e dalla sinergia che è nata tra di noi è avvenuto tutto naturalmente, semplicemente rimanendo entrambi nell’ascolto puro del cuore.
Come descrivereste i vostri spettacoli e a chi sono rivolti?
Il termine “spettacolo” in senso canonico per me che ho fatto tanti spettacoli come tersicorea, è stato completamente stravolto dall’incontro con Emiliano, in quanto è riduttivo parlare di un’esibizione artistica, dal momento in cui è molto profondo l’intento del suo progetto e coinvolgente per tutti, non solo per il pubblico. Non c’è più la separazione tra l’artista che si esibisce su un palco e un pubblico che guarda e fruisce un prodotto. C’è la sintonizzazione sulla frequenza del cuore e l’ascolto reciproco tra chi apparentemente osserva e chi offre la sua conoscenza e i suoi talenti.
E’ decisamente straordinario quello che avviene ad ogni concerto, ogni volta una sorpresa unica per tutti. Si diventa un tutt’uno tra pubblico e artisti. Non c’è distinzione o separazione, anzi spesso il pubblico viene da me personalmente coinvolto nella sperimentazione del movimento spontaneo.
È una meditazione unica ed un arricchimento interiore ed emotivo oltre che di benessere psicofisico, ti senti più vicino a te stesso e alla tua anima, è un lavoro spirituale oserei dire.
I concerti/spettacolo sono rivolti a tutti senza distinzione, a partire dai neonati i quali sono molto ricettivi perché hanno cellule giovanissime; sono rivolti essenzialmente a chiunque abbia desiderio di incontrare se stesso e gli altri al di là degli stereotipi, dei pregiudizi e abbia voglia di mettersi un po’ in gioco oppure chiunque abbia necessità di arricchire la propria conoscenza e il proprio stato di benessere e perché no…la propria creatività.
Prossimi spettacoli/concerti nei quali sarà possibile vedervi esibire insieme?
Il prossimo appuntamento insieme sarà al Teatro Sociale di Biella, il 12 marzo 2019, durante un concerto di beneficienza per la Fondazione Tempia.
Cosa sperate che vi riservi il futuro… come pensate di accrescere questa bellissima sinergia?
In cantiere c’è uno spettacolo che coinvolga anche i bambini, i ragazzi… sul tema della Vita e del concepimento.
Alice: Personalmente sono molto grata alla vita per questo bellissimo connubio artistico con Emiliano ed ho imparato a non avere troppe aspettative sul futuro ma a godere ogni volta che danziamo e suoniamo insieme, del momento presente e dell’Amore Incondizionato che scaturisce dalle vibrazioni dei nostri cuori e delle nostre cellule. È l’accesso ad un piano Divino che spero ci accompagni sempre.
Emiliano: il mio sogno con Te, Alice, resta uno spettacolo che descriva il Miracolo della Vita: dal concepimento al parto, alla danza della vita con ballerini e musicisti al centro di un teatro circolare, avvolti da danza e pubblico, un tutt’uno, una spirale di emozioni, colori, acquerelli, abbracci, VITA
Non so voi ma io non vedo l’ora che sia il 12 marzo per poter godere di questa meraviglia. (N.d.R)