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Il 16 marzo, ore 21, continua a Bellarte la rassegna di danza Il Corpo Racconta con  uno spettacolo adatto anche ai più piccoli (dai 4 anni): La casa del panda della Compagnia TPO, un viaggio immaginario nel tempo e nello spazio, nelle storie, nella tradizione e nella cultura della Cina, tra foreste di bambù, mostri, fuochi d’artificio e aquiloni.

Nel pensiero cinese, gli elementi della natura sono in relazione tra di loro secondo un andamento circolare: è la teoria dei Cinque Elementi (WU XING), dove ciascun elemento si trasforma e genera il successivo: legno – fuoco – terra – metallo – acqua. Seguendo la traccia dei Cinque Elementi, i bambini vengono avvolti in ambienti colorati e interattivi e coinvolti dai due danzatori in piacevoli giochi di gruppo. Un’esperienza di viaggio unica e immersiva, a passi di danza, seguendo un Panda che possiede come “casa” una foresta grande quanto tutta la Cina. “La casa del panda” è basato su un’idea di Lizhu Ren, con la direzione artistica di Francesco Gandi e Davide Venturini, con la coreografia di Daniele Del Bandecca e Martina Gregori, visual design Elsa Mersi, sound design di Spartaco Cortesi, costumi di Chiara Lanzillotta, scene di Livia Cortesi. Lo spettacolo ha appena vinto il “Premio Miglior spettacolo di danza al “Festival Feten 2019” (Spagna).

Lo spettacolo è inserito nella rassegna di danza Il corpo racconta della stagione di Fertili Terreni Teatro. Giunta alla sua terza edizione, la rassegna esplora diverse tematiche attraverso l’arte coreutica, per indicare come la danza sia capace di parlare e riflettere sulla contemporaneità: La casa del panda è il penultimo appuntamento di questo percorso che si conclude nel mese di marzo con lo spettacolo iLOVE (31 marzo), un duetto al maschile che parla d’amore e ironizza sugli stereotipi legati alla mascolinità, messo in scena
dalla Fattoria Vittadini. La rassegna è realizzata in collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo.

BIO – Compagnia TPO. Negli spettacoli del TPO il protagonista è lo spazio scenico, le immagini, i suoni e il corpo. Grazie all’uso particolare del digital-design gli spettacoli si trasformano in “ambienti sensibili” dove sperimentare il confine sottile tra arte e gioco. Danzatori, performer e il pubblico stesso condividono la scena esplorando nuove forme espressive oltre le barriere di lingua e cultura. Ogni creazione nasce come “set”: una macchina scenica concepita per dialogare con l’attore in movimento, sia esso un danzatore o un gruppo di bambini. Immagini e suoni s’interfacciano quindi con il corpo, trasformando dal vivo i gesti in azioni interattive.

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Biglietti FTT

12 euro intero

10 euro ridotto (universitari, under 30, over 65, residenti delle circoscrizioni 7 e 4, ARCI, AIACE, Abbonamento Musei, Torino+Piemonte Card, Touring Club, Carta Stabile, Tessera AIACE, Tessera Tosca, Abbonati alle stagioni a cura della Fondazione Piemonte dal Vivo, Abbonati al Teatro Piemonte Europa, Abbonati al Teatro Stabile di Torino).

Tanti spettacoli, tante formule di abbonamento!
Abbonamento Fertili Terreni:
6 ingressi (2 a scelta a San Pietro in Vincoli Zona Teatro, 2 a scelta al teatro bellARTE, 2 a scelta al Cubo Teatro – Abbonamento non nominale. Si possono utilizzare fino a 2 ingressi per lo stesso spettacolo) € 48
Abbonamento Tris di Storie: 3 ingressi (a scelta su tutta la programmazione – Abbonamento nominale) € 26
Abbonamento Under 30: 4 ingressi (a scelta su tutta la programmazione – Abbonamento nominale) € 30

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La rassegna di danza Il corpo racconta è inserita nella stagione teatrale di FERTILI TERRENI TEATRO, sostenuta dall’unione della programmazione di Acti Teatri Indipendenti, Cubo Teatro, Tedacà e Il Mulino di Amleto. I tre teatri coinvolti (bellARTE, Cubo Teatro e San Pietro in Vincoli Zona Teatro) che idealmente tracciano un filo rosso che attraversa e lega tre zone periferiche della città, delineano un nuovo “spazio” culturale e di creatività. Un luogo fisico e di azione dove il pubblico potrà muoversi con un unico abbonamento scegliendo tra una proposta di 53 spettacoli e un totale di 116 repliche, ma anche uno “spazio” di innovazione creativa dove si potranno trovare nuove visioni, prospettive e linguaggi che raccontano o rappresentano il vivere contemporaneo. La scelta è di proporre opere di alto livello legate alla nuova drammaturgia o all’innovazione in aree periferie perché crediamo possano essere o diventare un vero e proprio laboratorio, motore di nuovi processi artistici fortemente legati alla comunicazione con il pubblico e all’impatto sociale del teatro sul territorio.
Lo “spazio” che si desidera costruire all’interno della città è un luogo di dialogo, di scambio, di stimolo: un “fertile terreno” da coltivare per far crescere nuove risorse culturali e artistiche. Nei tre teatri si potranno incontrare artisti di grande levatura nazionale, ma anche giovani promesse in una dimensione di vicinanza che genera un ambiente e una cifra comunicativa immediata e diretta. L’innovazione non può prescindere dalla costruzione di un “ambiente creativo” a cui partecipano attori, registi, scenografi e collaboratori e che tale ambiente non è solo riferito alle produzioni delle compagnie, ma anche al modo di concepire l’accoglienza di altri spettacoli e del pubblico.
I 53 spettacoli in programma nella rassegna sono 53 prospettive di un teatro desideroso di confrontarsi con il nostro tempo, attingendo a piene mani a storie, tematiche e desideri.
53 volte l’incontro con artisti che non hanno paura di immergersi, sporcarsi le mani, affogare e che nel riemergere restituiscono una prospettiva.

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