Lettonia e Lituania ma soprattutto Russia saranno raggiunte nel nuovo tour con cui il Balletto di Milano apre la sua nuova stagione. Un tour importante che, nelle ben tredici tappe, tocca le capitali lituana e lettone Vilnius e Riga nonché alcune tra le più importanti città russe: dall’imperiale San Pietroburgo, alla siberiana Krasnoyarsk, alla capitale della Bashkiria Ufa, nota per aver dato i natali all’indimentabile Rudolf Nureyev, qui sempre ricordato grazie al museo a lui dedicato all’interno del Teatro dell’Opera, lo stesso che accoglierà il Balletto di Milano.
Un legame speciale con la Russia quello di Carlo Pesta. Il direttore artistico del Balletto di Milano dopo il diploma conseguito all’Accademia del Teatro alla Scala, studia e si diploma all’Accademia Coreografica di Mosca (Teatro Bolshoi) in un periodo fantastico per la danza. “Mi considero un privilegiato, non solo per aver avuto la possibiltà non appena diciottenne e assetato di conoscenza di formarmi con maestri straordinari, ma per tutte le opportunità avute nel periodo a Mosca. La lezione di Asaf Messerer ai grandi è indimenticabile. Erano tutti lì… Plisetskaya, Maximova, Semenyaka, Bessmertnova, Vladimirov, Goudov e il mio idolo Vladimir Vassiliev… seppur già dei giganti della danza, umili al cospetto del grande Maestro e sempre pronti a far tesoro delle sue correzioni. Gli spettacoli al Bolshoi da dietro le quinte e la condivisione del quotidiamo con artisti di quel calibro… Un’esperienza indescrivibile che da allora mi porto nel cuore” spiega Carlo Pesta. “Tornato in Italia ho mantenuto tutti i contatti e, oltre ad aver organizzato molti spettacoli per gli artisti russi (dal Bolshoi, al Balletto di Mosca all’Armata Rossa) ho avuto l’onore di essere invitato con la mia Compagnia al Teatro Bolshoi nel 1999/2000, con Tango una rosa per Jorge Donn di Denys Ganio. Siamo poi tornati in alcune città russe in varie occasioni fino al 2011, a Mosca in rappresentanza dell’Italia nell’anno della Cultura italiana in Russia. Ed ora, dopo il breve ma trionfale tour di aprile con Bolero eccoci di nuovo in partenza. L’emozione questa volta è ancora maggiore perchè torniamo con lo spettacolo tutto russo Anna Karenina in importantissimi teatri d’opera e balletto”. Ispirato al romanzo di Lev Tolstoi su musiche di Tchaikovsky Anna Karenina non è nuovo a successi internazionali. Rappresentato in Svizzera, Francia, Estonia e Finlandia – oltre alle numerose piazze italiane – il balletto è particolarmente avvincente ed appassionante. Il coreografo estone Teet Kask ha accostato con maestria il lavoro sulle punte e virtuosismi ad un approccio contemporaneo restituendo un lavoro ricco d’intensità interpretativa, focalizzato su Anna e il suo rapporto con la società. Appare prima bellissima e a suo agio tra la gente del proprio mondo ma, per vivere fino in fondo la sua passione, finirà per essere vittima di se stessa e, ferita dalle chiacchiere ed intrappolata dagli eventi, non saprà trovare altra via d’uscita al suicidio. Debuttano nel complesso ruolo Angelica Gismondo e Arianna Capodicasa. Con le sue linee invidiabili, l’eleganza innata e la maturità artistica raggiunta grazie ai primi ruoli in Carmen, Shéhérazade e Bolero Angelica Gismondo è travolgente nell’interpretazione dell’affascinante eroina letteraria. Ventidue anni, Arianna Capodicasa è al suo debutto assoluto come prima ballerina. Istintiva e carismatica, la giovane danzatrice possiede doti interpretative immense in un ruolo a lei particolarmente congeniale. Non da meno gli interpreti maschili: Alessandro Torrielli e Federico Mella nei panni del passionale Vronskij, Alessandro Orlando e Federico Micello in quelli dell’austero marito Karenin.
Così profondamente intrisa di significati la straordinaria musica di Tchaikovsky, ora con la maestosità della Polonaise o del Valzer di Onegin, ora con la nostalgia dell’Ottobre o della Serenata Malinconica accompagna ogni scena in un’ambientazione ispirata alla tradizione russa. Le scenografie di Marco Pesta su disegni di Marco Triaca riprendono alcuni elementi tradizionali per farli divenire simboli stessi delle varie ambientazioni. In stile ma modernizzati gli eleganti costumi di Federico Veratti. Durante il tour in scena anche Romeo e Giulietta in un’unica data nel favoloso Teatro dell’Opera di Chelyabinsk.
Un’inizio di stagione particolarmente significativo per il Balletto di Milano che, grazie all’intensa attività internazionale, è considerato “ambasciatore della danza italiana nel mondo” dove porta, nei più importanti teatri, il nome della propria Città e di Regione Lombardia, di cui è titolare di riconoscimento di rilevanza per l’attività di spettacolo. Al rientro riprenderanno i tanti spettacoli (oltre 100!) in Italia, Svizzera e Francia mentre nel gennaio 2020 altri due Paesi si aggiungono alla lunga lista della Compagnia: Egitto, con spettacoli al Cairo Opera House, El Suk e Hurgada e Israele, con tappe a Haifa, Be’er Sheva, Ashdod, Peth Tiqwa e Tel Aviv. “Che dire… – conclude Carlo Pesta – siamo orgogliosi ma soprattutto siamo lusingati dall’accoglienza sempre incredibile che ovunque il pubblico ci riserva. Vedere questi teatri così importanti sempre esauriti, ma soprattutto alla fine dello spettacoli vedere queste centinaia di persone in piedi che ti applaudono ripaga i tanti sacrifici e ci sprona a migliorare sempre!”.
Per tutto il calendario 19.20: www.ballettodimilano.com
Trailer: https://vimeo.com/252137216
Anna Karenina
balletto in due atti su musiche P.I. Tchaikovsky
regia e coreografia di Teet Kask
scenografia di Marco Pesta – disegni originali Marco Triaca
costumi di Federico Veratti
Tour Lituania, Lettonia Russia, dal 29 settembre al 18 ottobre 2019
settembre: 29 Vilnius (Lituania); 30 Daugavspils (Lettonia)
ottobre; 1 Riga (Lettonia); 2 San Pietroburgo (Russia); 3 Kaliningrad (Russia);
5 Volgograd (Russia); 7 Saratov (Russia); 9 Toliatti (Russia); 11 Ufa (Russia); 13 Tyumen (Russia); 14 Chelyabinsk (Russia – “Romeo e Giulietta”); 17 Tomsk (Russia); 18 Krasnoyarsk (Russia)