“Che tu facessi parte di uno show in apertura di stagione, fossi uno dei performer che non ha passato quell’audizione, fossi uno di quelli che avevano firmato per uno show nella seconda parte di stagione, non importa…..ti piaceva l’esistenza di quelle Opening Night, le andavi a vedere per applaudire o criticare i tuoi amici e colleghi, quindi godevi di una cosa su tutte…rappresentavano l’apertura di una stagione… rappresentavano l’esistenza di una stagione.
Ora quella stagione non c’è…non hai fatto audizioni, quindi non ci sono spettacoli, non si sa fino a quando…ma la domanda che ti faccio è: sei proprio sicuro/a di non avere il diritto di dedicartela quella Opening Night?”
Con questo incipit nasce OPENING RIGHTS (Il Diritto all’apertura), ovvero l’Opening Night che il mondo del Musical Theatre non vuole smettere di celebrare perché darebbe il senso di un altro anno che non ci sarà.
OPENING RIGHTS è un’idea folle, ma reale, è il diritto alla celebrazione dell’esistenza di un mondo, quello del Musical Theatre attraverso il suo cuore pulsante: i performer.
L’evento OPENING RIGHTS è stato rappresentato ieri, 7 ottobre 2020 alle ore 21, con 3 performance istantanee immobili e in contemporanea, il 7 ottobre 2020, nello spazio antistante a 3 teatri milanesi che fino ad oggi hanno proposto il musical nel loro cartelloni, Teatro Nazionale, Teatro Nuovo, Teatro degli Arcimboldi, esattamente nel momento e nello spazio fisico in cui l’Opening Night aveva il suo compimento.
Accanto ai teatri privati ed alla loro difficoltà di aprire, ma desiderosi di ricordare con forza che il primo patrimonio da proteggere dovrebbe essere chi quei palchi li anima.
Un grande cast, di oltre 300 performer, tra Milano e Roma, che celebra il proprio diritto ad esistere.
OPENING RIGHTS…solo un modo per continuare ad esistere
Ecco le foto di Milano
ph. Luca Vantusso