di Massimiliano Craus
Il Natale non è così vicino ma, tutto sommato, neppure così lontano. Forse si vuole guardare alla (ri)nascita della danza dopo la pandemia ed i suoi effetti devastanti, tuttavia “Puppenspieler” di Nyko Piscopo ha preso spunto proprio da “Lo Schiaccianoci ed il Re dei Topi” di E.T.A. Hoffmann, titolo per eccellenza delle feste natalizie. E accogliendo lo spirito della ripresa insito nella nostra percezione del titolo, non ci resta che affidarci alla sinossi del coreografo Nyko Piscopo in vista della rappresentazione del prossimo 1° ottobre 2021 al Teatro Bellini di Napoli.
“Giocare in libertà, senza stereotipi ed etichette prestabilite – ci spiega il coreografo – Questa è la condizione che è stata negata a Klara e che ella stessa rivive per ricostruire il proprio percorso da bambina a donna. Non uno, ma tanti schiaccianoci a cui sono legate esperienze sconvolgenti ed importanti e che ricostruiranno l’identità di una persona libera da stereotipi di genere, alla quale piaceva solamente vivere senza etichette. Partendo da E.T.A. Hoffman, affrontiamo il tema dei giocattoli gender neutral. Il focus è rivolto alla relazione tra la persona ed il giocattolo, proprio come Klara e lo Schiaccianoci, l’intento è quello di mettere in relazione i danzatori con il mondo infantile partendo dalle prime esperienze e scelte. Lo spettacolo è stato costruito partendo da una sezione laboratoriale nella quale i danzatori sono entrati in relazione tra di loro e con loro stessi, attraverso uno sharing di racconti circa la propria infanzia. Il metodo di sperimentazione e di ricerca è quello dell’improvvisazione guidata e lo svolgimento di alcuni esercizi già applicati nella psicologia moderna. Il materiale ricavato da questo processo ha rappresentato la base della costruzione dei personaggi e del loro linguaggio corporeo nella produzione. Successivamente si è proceduto attraverso la creazione di aneddoti semplici che, come pezzi di un puzzle, compongono la storia personale di una persona. Lo spettacolo è costruito come un libro di favole nel quale ogni favola è un episodio ed ogni episodio è un pezzo della vita di Klara. Il processo evidenzia l’importanza di giochi, giocattoli, esperienze e fantasia nella vita di ognuno di noi.”
Chi meglio di lui avrebbe potuto raccontarci l’anima di “Puppenspieler”? In scena il primo ottobre direttamente sul palcoscenico più prestigioso del Teatro Bellini di Napoli, Nyko Piscopo vuole giocarsi una chance in più nel già ricco percorso artistico dal 2019, anno di fondazione della compagine Cornelia. Dopo le prime esperienze come danzatore stabile nei teatri europei Moravske Divadlo of Olomouc e Croatia National Theatre of Rijeka, Piscopo ha esplorato nuove forme d’arte come la performance art sviluppando un’estetica personale tra balletto e danza contemporanea con una decisa impronta teatrale e sociale, conseguendo successi di pubblico e critica ovunque, tra cui citiamo in ordine sparso New York, Londra, Belgrado, Varna, Tenerife, Svezia, Messico, Ungheria ed in Iran tra residenze, Biennale Danza 2000 e tournée da sold out. Un excursus di primissimo piano per esportare il “made in Cornelia”, ovvero aprirsi agli scambi con le altre realtà, supportando l’individualità di ogni artista membro di Cornelia, ma non solo, per creare una rete di connessioni. L’obiettivo artistico è quello di unire linguaggi differenti presentando Cornelia come icona di innovazione. A cominciare proprio dal “Puppenspieler” del primo ottobre con i dieci baldi giovani della compagnia Eleonora Greco, Elisabetta Violante, Sibilla Celesia, Monica Cristiano, Rosaria Di Maro, Sonia Di Sarno, Nicolas Grimaldi Capitello, Leopoldo Guadagno, Francesco Russo e Roberta Zavino di cui potrete scoprire tanto altro su http://www.corneliaperformingarts.com/