Sono quasi trent’anni che Alex Atzewi attraversa l’Italia e l’Europa con la sua danza attraverso uomini, donne, coreografie e titoli in giro per il mondo della danza. Ed ora tocca alla “revolution” del prossimo 26 novembre al Teatro delle Api di Porto Sant’Elpidio, in provincia di Fermo. E come sempre alle coreografie associa contenuti che gli passano per la mente e, probabilmente, è anche questo mix che attrae così tanto il popolo della danza.
Ovunque in Italia conoscono Alex Atzewi e quale migliore vetrina per un coreografo può essere se non una nuova coreografia?
Lui la introduce così: “città e cielo, un binomio che ritroviamo numerose volte – ci spiega nei dettagli Alex Atzewi – che al giorno d’oggi metaforicamente ci potrebbe riportare a quotidiane differenze fisiche e astratte come interno e esterno, corpo e spirito, industria e ambiente, futuro e passato.”
Con la regia e la coreografia dello stesso Alex Atzewi, ed il patrocinio del Comune di Porto Sant’Elpidio e di Arabesco Center Danza, per questo spettacolo saranno in scena le tre special guest tanto corteggiate dal coreografo in questo periodo: il primo ballerino cubano Amilcar Moret Gonzalez, la prima ballerina del Teatro Alla Scala di Milano Antonella Albano e la solista scaligera argentina Maria Celeste Losa. C’è voluta una gestazione organizzativa ed artistica assai complessa per averli tutti insieme a Porto Sant’Elpidio ma il piacere reciproco di ritrovarsi insieme ha prevalso su tutto! Ad accompagnarli in questa visione è tuttavia la musica, dentro la quale sono costruiti gli specifici movimenti, dinamici e atletici, creati dai danzatori attraverso figure singole, di coppia e di gruppo. “Presente, futuro e passato sono i tre temi affrontati in quest’ultima mia creazione – aggiunge Atzewi – dove ground, per definizione, significa terreno, terra sulla quale viene costruito quello che chiamiamo presente, che rivolge attenzione alla quotidianità umana attraverso una danza precisa, dinamica e realistica. Underground, parola ormai diffusa nel XXI secolo, include tutto ciò che è sotterraneo, nascosto. Tutto questo ci catapulta in quello che sotto certi aspetti chiamiamo futuro, qualcosa di astratto ma che pone le basi per qualcosa di nuovo e all’avanguardia. Infine upground rappresenta il cielo, tutto ciò che è passato. Tuttò ciò che è gia accaduto. L’essere umano per natura è proiettato a guardare il cielo, crearsi aspettative e speranze ma anche a ricordare con nostalgia ai tempi che non appartengono più alla vita, spesso come un dolce rifugio, quando in realta è la parte più importante per imparare a vivere quello che è il presente e il futuro”.
Ma in questi trent’anni com’è andata la storia personale ed artistica di Alex Atzewi? Proviamo a raccontarla partendo dal 1996 quando formò il gruppo New Dance Concept che nello stesso anno si trasformò in compagnia. E nel 2000, con la produzione “Cotton Wool”, iniziò il primo tour della New Dance Concept a ballare in grandi enti italiani ed esteri. Dal 2009 la compagnia assunse infine il nome di Atzewi Dance Company che tutti oggi conosciamo e che gira il mondo della danza in ogni dove. Soprattutto con gli ultimi lavori della compagine in repertorio quali “Rise” del 2020, “Give” ed “Incontri con la luna” del 2019, “Narcissus”, “Individualità complesse” e “Key points” del 2018, “Romeo e Giulietta” del 2017, “Journey’s sense” del 2015, “Serata in Mozart” del 2014, “Carmen” e “Le quattro stagioni” del 2013, “La fredda luce del giorno” e “La pelle sotto l’abito” del 2012, “Armonie in contrasto” del 2011. Tanti titoli che, ad un certo punto, non sono più bastati all’artista ed all’uomo Alex Atzewi che ha voluto misurarsi anche nella formazione, necessaria per trasferire l’immenso bagaglio ricevuto e restituito a Tersicore in tutti questi anni. Da qui la formazione made in APAD con sede a Modena, un nuovo metodo di studio della danza rivolto a danzatori dai diciotto anni in sù che desiderano consolidare e ampliare la propria formazione nel mondo della danza.
Il corso annuale prevede un programma con due lezioni di classico giornaliere, una di contemporaneo e una di laboratorio e/o passo a due. Tutto sperimentato e sperimentabile anche a Porto Sant’Elpidio il prossimo 26 novembre con “Revolution” a tu per tu con Alessandra Calore, sua musa ispiratrice, Eros Zanini e Marta Azzalin, pilastri immancabili dell’Alex Atzewi Company di cui si può curiosare attraverso il sito ufficiale https://www.atzewidancecompany.com/