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L’atrio di Palazzo Ducale Orsini di Solofra e Piazza Teatro Franco Dragone di Cairano saranno gli scenari dell’edizione 2024 di Ra.i.d. Festivals, la rassegna di danza contemporanea, realizzata con il sostegno di Regione Campania, Comune di Solofra, Comune di Cairano e il riconoscimento del MiC, che individua nell’interazione tra luoghi e corpo la sua anima. 

Diciassette realtà tra compagnie e artisti del panorama nazionale e internazionali, nei mesi di settembre e ottobre, con 19 rappresentazioni tra produzioni nazionali e internazionali, progetti speciali e proposte di giovane danza d’autore, sono pronti ad andare in scena.

Si comincia venerdì 6 settembre alle 20.30 a Palazzo Orsini con una doppia proposta della produzione messicana Le Calac’s. Oscar Sánchez e Ahtziri Pérez saranno gli interpreti di “Tensegrity”, coreografia di Oscar Sánchez. Il termine, coniato da un ingegnere, Richard Buckminster Fuller come crasi di tensione e integrazione, diventa la base per questa performance in cui i corpi, componenti isolati, si incontrano all’interno di una rete continua, in un determinato spazio-tempo. E la tensegrità diventa metafora delle tensioni, delle trazioni e dell’equilibrio delle forze, dialogo silenzioso dell’architettura, in una struttura che a volte potrebbe assomigliare alle relazioni che gli individui costruiscono in uno scambio equilibrato del tutto, per non collassare. A seguire “Paguros”. Ahtziri Pérez, questa volta in coppia con Gabriela Rodriguez, interpretano il viaggio in una dimensione senza via d’uscita. In un luogo indeterminato che sembra essere una dimensione alternativa, appare, sovraccarico nel suo vestito, un essere che trasporta con sé un grande sacco di oggetti che ha accumulato, conservato e caricato per molto tempo. La decisione di avanzare e lasciar andare il suo pesante carico, saranno i detonatori di questa opera, in cui questo essere dovrà affrontare se stesso e ciò che ha accumulato. La stessa compagine replicherà, il giorno successivo, sabato 7, in Piazza Teatro Franco Dragone entrambe le performance. A seguire, alle 21, Co.C.I.S (Coordinamento delle Compagnie Irpine di Spettacolo) e Collettivo Path con “Era clessidra il cor mio palpitante”, performance sul tempo per corpi, voci e segni pittorici, coreografie Antonella De Angelis, Hilde Grella, Tiziana Petrone, drammaturgia e voce Paolo Capozzo, interventi pittorici Paolo D’Amore. La prima triade a staffetta si conclude domenica 8 con la replica di “Era clessidra il cor mio palpitante” (alle 21) e “Il più bel cantico fra i cantici” della Compagnia toscana Concorda e coreografie di Flavia Bucciero (alle 20.30). Nell’atrio di Palazzo Orsini la traduzione in passi di un testo poetico pieno di sensualità e di erotismo che fa parte del Vecchio Testamento e il cui contenuto ha fatto sempre molto discutere per la profonda differenza di stile e di natura che si riscontra col resto della Bibbia. La coreografa qui si ispira alla traduzione di Guido Ceronetti per portare in scena l’elemento della sensualità, del ricordo, della lontananza, del desiderio dell’altro, del vuoto e dell’assenza.

GLI ALTRI APPUNTAMENTI La programmazione rimanda al 13 settembre, ancora nell’atrio di Palazzo Orsini. Qui, ispirato dal celebre fenomeno dei Ballet Russes del Novecento, la compagnia Cornelia propone “Hybridus”, un trittico di danza contemporanea firmato da Maša Kolar, Nyko Piscopo e Nicolas Grimaldi Capitello che affronta la figura dell’ibrido mettendo in scena tre diversi processi di trasformazione del corpo in relazione al mondo contemporaneo, in una dimensione che accoglie le differenze ed il bizzarro. Il 14 “An evening with Spellbound”, una rosa di coreografie di successo presentate in teatri italiani e internazionali che chiude con un potente quartetto If you were a man con cui Astolfi ha omaggiato la compagine maschile della compagnia. Il 15 “Whisper” di e con Elisa Ricagni, Leonardo Carletti. La performance parla di relazioni, di ciò che non viene detto, di ciò che si vorrebbe dire, che si è disposti ad ascoltare. I danzatori restano in costante bilico tra il desiderio e la necessità di instaurare una relazione profonda con l’altro. La stessa sera anche “The Halley Solo” di Fabrizio Favale. Come ad imitare la traiettoria di una cometa periodica, questa danza si presenta come un’effimera scia nello spazio, in cui il danzatore abbandona qualsiasi tipo di riferimento narrativo per lanciarsi, come un corpo celeste, in traiettorie e in dinamiche, in cambi di qualità e densità danzate, in stasi e rapide torsioni nello spazio vuoto. Il 21, l’ultimo spettacolo in Piazza Teatro Franco Dragone (a seguire saranno tutti a Palazzo Orsini). In scena Hilde Grella, Co.C.I.S e Cantiere Danza Project in “Guede Nibo”, rappresentazione di un concetto di spiritualità non necessariamente codificata e racchiusa in modelli precostituiti, ma libera di trovare la sua espressione. Il 27 settembre “Through the rite: devoto”, progetto Boarding pass di Claudio Malangone, che nasce con l’idea di indagare la nozione di rito, al di là del senso strettamente religioso, isolando e ordinando gesti e movimenti in un percorso e sequenza coerente e significativa. E poi “In equilibrio” ed “Efficienza emozionale” della Compagnia Estemporada e coreografie di Livia Lepri. Nel primo si pone al centro l’essere umano come parte di un mondo fatto di sensazioni, suggestioni, stimoli, coesistenze, habitat interiori che diventano verità assolute individuali che si fondono con il tutto. Nel secondo la coreografia vuole essere una pratica di rieducazione al lasciare andare, una ricerca fisica e creativa basata sul riappropriarsi della capacità del “sentire” e del “vivere” mettendo in essere sinergie tra corpo, emozioni ed efficienza. Il 4 ottobre “Solitudine Bohémien” di Campania Danza e coreografie di Simone Liguori: una danza nel tempo, dai quartieri bohemien parigini agli attuali monolocali in affitto pieni di solitudine, inquietudine tattile raccontata attraverso l’esperienza corporea dello smarrimento. Il 5 “C’è vita su Venere” di Michele Abbondanza e Antonella Bertoni, la narrazione danzata della possibile fragilità di chi si nasconde dietro a una maschera, dietro a un velo ed anche dietro al suo stesso viso. Poi Sasha Waltz & Guests: 30 anni di attività e ricerca nella danza. Alle 21 la presentazione, a cura di Raffaella Tramontano, del libro di Nicola Campanelli che ripercorre la storia di danzatori che rappresentano le tre decadi di attività della celebre compagnia “Sasha Waltz & Guests”. Il 12 “I offer myself to you” di Daniele Ninarello, Codeduomo. Il coreografo “chiede” a Cristina Donà, Elena Giannotti e Alessandro Sciarroni di raccogliere immagini, suoni, istruzioni e tracce, da indirizzare al suo corpo. Il 13 “Darwin –  M/eta/morfosi” (alle 18:30) delle Compagnie Artemis Danza e Europa Teatri e le coreografie di Francesco Marchi e Christian Pellino: lo spettacolo nasce dal bisogno di provare ad avvicinare il pubblico più giovane al mondo del teatro danza, percepito spesso come distante dalle nuove generazioni e quindi di difficile comprensione. Il 18 Azul di Paco Durán della Compagnia Escena Blanca, un’opera che riflette la complicata e ambigua sensazione di essere messicano. Il pezzo attraversa le tradizioni e manifestazioni culturali del Messico dal 1950 fino ad oggi. Il 19 “Mercurio” di Luna Cenere, accompagnata dal sassofonista Antonio Raia. Chiude il 26 “Spa” del Gruppo E-motion. La coreografa Francesca La Cava parte dallo studio di riti antichi e li ripropone nel presente parlandoci dell’acqua attraverso leggendarie o moderne figure femminili, coloro che distolgono i passanti dalla rotta prefissata, che appaiono nel mare, nei mari virtuali e che interpretiamo come manifestazioni della Dea tramandata da immagini iconografiche preistoriche e storiche.

INFO UTILI Gli spettacoli inizieranno alle 20.30. Per l’ingresso è obbligatoria la prenotazione. Per ulteriori informazioni info@raidfestivals.com; 338 661 2660 o 3280086002.

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