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La compagnia ATACAMA presenta due spettacoli nel mese di aprile. Il primo è un solo della coreografa e danzatrice Mariella Celia che ha debuttato a Napoli all’interno della rassegna QUELLI CHE LA DANZA 2015 a cura del circuito pubblico campano e venerdi e sabato è a Roma nel fertile spazio Carrozzerie n.o.t che da carrozzerie è diventato una vera e propria officina di idee artisti e creazioni.

Il 25 aprile la compagnia è ospite del Teatro di Umbertide (PG) con un estratto di Come un bambino abbandonato nello specchio dell’armadio coreografia di Patrizia Cavola e Ivan Truol

 

10 aprile 2015 ore 21:00

Sala Assoli, Napoli “Quelli che la danza 2015”

info: 331 4790227

 

17/18 aprile 2015 ore 21:00

Carrozzerie | n.o.t. Roma

via P. Castaldi 28 a 00153 Roma
prenotazioni carrozzerienot@gmail.com cell 347 189 1714

Sleep Elevation di e con Mariella Celia

 

Co-produzione: Sosta Palmizi / Atacama
regia coreografia scenografia e costumi Mariella Celia
interprete Mariella Celia
arrangiamenti e post produzione musicale Alessio Rosi, Casa Ohm / Guglielmo Enea 
disegno luci Stefano Pirandello
sostegno di Electa Creative Arts, Zerogrammi 

Sleep Elevation trae ispirazione dal SOGNO LUCIDO, in cui si è consapevoli di stare sognando.

Ponendosi al confine tra comico e drammatico, tra teatro e danza, lo spettacolo vede protagonista una donna rinchiusa nel suo piccolo mondo, la sua camera.

E’ in vestaglia, in attesa della telefonata di un uomo, che arriverà solo in sogno.
Poi l’armadio, il luogo dove la donna guarda in faccia tutte le sue insicurezze. Lì veste due personalità differenti, le due donne che forse LUI potrebbe volere, e va a cena con i propri “mostri” per liberarsene. Non sfuggendo, ma accogliendo il nostro lato oscuro possiamo illuminarlo!  Sleep Elevation è il sogno in cui volare lontano dalla realtà e mettendosi addosso atteggiamenti e personalità altrui, essere ciò che vorremmo essere, ciò che la società e i mass media, ci suggeriscono come modelli “vincenti” . La consapevolezza dei luoghi onirici in cui ci rifugiamo può fungere però anche da linfa vitale per sviluppare il coraggio di conoscere e attraversare le proprie paure ed insicurezze ed infine celebrare e amare l’autenticità.

 

25 aprile 2015

“Sei me? sei tu, me? Io sono te?“,

estratto da Come un bambino abbandonato nello specchio dell’armadio

ideazione coreografia regia Patrizia Cavola – Ivan Truol

“Twist D’Days”, Teatro Domenico Bruni, Umbertide (PG)

 

COMPAGNIA ATACAMA

“Sei me? sei tu, me? Io sono te?”

estratto da

Come un bambino abbandonato nello specchio dell’armadio

Ideazione Coreografia Regia: Patrizia Cavola – Ivan Truol

Con: Cristina Meloro, Ivan Truol

Musiche: Epsilon Indi

Costumi: Medea Labate

Luci: Danila Blasi

Produzione: Atacama

Con il contributo di MIBACT Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del

Turismo -Dipartimento Dello Spettacolo

Residenze: La Scatola Dell’Arte

 

13 anni , 1 mese, 2 giorni

“L’ho fatto! Ho tolto il lenzuolo dall’armadio e mi sono guardato allo specchio. Ho stretto i

pugni, ho preso un gran respiro, ho aperto gli occhi e MI SONO GUARDATO! Era come se

mi vedessi per la prima volta. Non ero davvero io quello li dentro. Era il mio corpo, ma non

ero io. Non era neppure un amico. Mi ripetevo: Sei me? Sei tu, me? Io sono te? Siamo

noi?

E’ vero che la mia immagine riflessa mi è apparsa come un bambino abbandonato nello

specchio dell’armadio. Questa sensazione è assolutamente vera. Facendo cadere il

lenzuolo, sapevo benissimo chi avrei visto, ma è stata comunque una sorpresa, come se

quel ragazzino fosse stato abbandonato lì ben prima della mia nascita. Sono rimasto a

lungo a guardarlo.”

Daniel Pennac “Storia di un corpo”

 

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