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Benjamin Millepied: a prescindere da ‘Black Swan’, è recente il debutto del nuovo direttore artistico dell’Opéra. Tre brani, una ricerca stilistica


Famoso è famoso.

Benjamin Millepied è stato il coreografo nel film “Black Swan”, la rivisitazione cinematografica del balletto di repertorio ‘Il Lago dei Cigni’, in chiave psicoanalitica moderna e sufficientemente noir per piacere, interpretato dall’attrice Natalie Portman, che è anche sua moglie.

Millepied è di fatto il nuovo direttore artistico dell’Opéra de Paris e ha debuttato nella prima settimana di ottobre 2015 con un programma accuratamente studiato, che dà la misura dell’impronta su cui si svilupperà il lavoro alla Maison.

La serata di apertura della stagione a Palais Garnier guarda oltreoceano e punta su New York City:

Robbins e Balanchine!

  • “Opus #19 /The Dreamer” su un concerto di Prokofiev
  • “Theme and Variations” di Balanchine e Ciajkovskij

Questi il secondo e il terzo brano della serata. Una scelta pulita, lineare, senza sbavature.

Millepied è stato danzatore al New York City Ballet, guarda ai grandi nomi della danza americana del ‘900 ma chiude con un tema melanconico dei balletti russi di San Pietroburgo, per una coreografia che richiede grande padronanza tecnica.

Nel brano di Robbins il danzatore è Mathias Heymann che ha come partner Amandine Albisson. Mentre per Balanchine i nomi di rilievo sono: Laura Hecquet e Josua Hoffalt, affiancati dalla Compagnia.

La scelta stilistica complessiva cerca e trova un tocco di raffinatezza nel richiamo fuori dal palcoscenico, con lo spettacolo di Boris Charmatz.

Così, elegantemente la struttura architettonica dei corridoi delle gallerie e delle sale diventa sfondo scenico per apprezzare, prima dello spettacolo, estratti di celebri brani di Pina Bausch e Martha Graham, come, ovviamente Béjart, per quel magico tocco neoclassico, che Millepied riprende subito. Rimandi e richiami per un pubblico che sia circondato dal senso dell’arte prima ancora che si apra il sipario sul brano dunque che porta la firma di Millepied:

  • “Clear, Loud, Bright, Forward”.

Questa scelta coraggiosa denota il carattere. In un contesto ben studiato a tavolino per non commettere errori, gioca le sue carte subito, con 16 danzatori, non les étoiles, ma il corpo di ballo, su musica di Nico Muhly, autore di colonne sonore per la cinematografia, Millepied lavora d’insieme e disegna quadri di gruppi o coppie, che connota di danza accademica dallo stile neoclassico impregnato da un “senso di contemporaneità” che nasce sapientamente dall’uso delle luci (United Visual Artists) e della musica, tornando all’intensità del noir e al taglio pungente del genere thriller e forse a quell’effetto cinematografico cui è affine.

Ottima e interessante prova dal filo conduttore difficile da seguire, ma che punta su assi sicuri: fluidità, tecnica, velocità e complessità artistica.

(ph, credit Aghate Poupeney: Benjamin-Opéra-Danseurs)

https://youtu.be/wRtwH9R54wY

https://youtu.be/8QMdrw2osTY

https://youtu.be/IQY224pKlnI

Stefania Sanlorenzo

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