Sabato 21 novembre 2015 h.21
Domenica 22 novembre 2015 h.18
Teatro del Lido – Via delle Sirene 22, Ostia
COREOGRAFIA Giovanna Velardi
INTERPRETI Giuseppe Muscarello e Giovanna Velardi
DISEGNO LUCI Danila Blasi
una produzione FC@PIN. D’OC
con il sostegno del Mibact, Regione Siciliana, La Piattaforma, Core lazio
Il “Clown” detiene in se’ delle caratteristiche in contrasto
ha una carica di tristezza, gioia, malinconia, divertissement.
Far emergere un Clown danzante
è il tentativo di esprimere tale mescolanza
Giovanna Velardi
La scenografia è quasi assente, c’è una sedia al centro della scena e una marionetta. E’ questa l’immagine che accoglie lo spettatore, una volta accese le luci. Un fantoccio ribelle e insolente che attraverso i suoi gesti nervosi e i movimenti scattosi denuncia una determinata insofferenza ai fili. E’ una marionetta cosciente, consapevole di se, pervasa da un’incredibile vitalità, incapace di stare ingabbiata, rinchiusa in un mondo di regole che la vogliono far muovere solo a comando, senza seguire il suo istinto e senza la sua vitale autonomia. È una marionetta sfrontata e grottesca che all’improvviso, indossato un tutù e un naso rosso, si libera dalle costrizioni e si trasforma in un clown danzante.
Da questo momento in poi assistiamo ad una esplosione di sentimenti e sensazioni contrastanti: una mescolanza di gioia, tristezza, malinconia ed euforia. La marionetta prende vita, si inceppa, si riavvia, percorre titubante la platea meditando sul da farsi, è inseguita da un palloncino, rosso come il suo naso. In cima alla platea un clown la guarda scettico, la insegue e la corteggia. E cerca la complicità del pubblico per smuoverla e portarla a sé. La dinamica tra i due si colora di poesia e tenerezza e non tralascia le dinamiche di una qualsiasi coppia tra litigi e inseguimenti anche in mezzo al pubblico che divertito entra nel gioco come in un circo che stavolta è squisitamente danzante.
LABORATORIO
sabato 21 novembre ore 15 /17
domenica 22 novembre ore 11/13 | laboratorio danza
Fc@Pin.D’oc | Compagnia Giovanna Velardi
IL CORPO UNICO
a cura di Giovanna Velardi
La danza per lavorare sul concetto del corpo unico. Abitare, vivere lo spazio scenico, con intenzione ed energia. Si lavorerà sui concetti base della danza contemporanea: il tempo, lo spazio, la gravità. La danza per lavorare sul concetto del corpo unico. Abitare, vivere lo spazio scenico, con quale intenzione ed energia. Si lavorerà sui concetti base della danza contemporanea: il tempo, lo spazio, la gravità. Il laboratorio si articolerà sviluppando una mappatura di riferimenti, legati anche all’improvvisazione. Il gesto vissuto, la parola spontanea ed autentica, lo stato d’animo e fisico.
Il lavoro è il frutto dell’elaborazione da parte della Compagnia di differenti tecniche di danza e teatro contemporanei, pratiche di allineamento e consapevolezza corporea e risultato della ricerca e poetica della Compagnia. Unisce dunque lo studio tecnico del movimento all’espressione artistica e alla ricerca di un proprio linguaggio teatrale. Lo studio tecnico si fonda sulla ricerca di un uso organico del corpo, che liberando da tensioni e chiusure rende possibile lo scorrere energetico nel movimento. Si ricerca la consapevolezza dell’uso del peso, degli appoggi e dei supporti possibili – pavimento, partner, gravità. Si studia la relazione tra il centro del corpo e le articolazioni e le estremità per muoversi nel modo più efficiente utilizzando il proprio centro, inseguendo il principio di un centro del corpo forte e motore del movimento e di una periferia libera ed espressiva.
In particolare ci si propone di approfondire:
La ricerca di una certa qualità della presenza fisica e mentale che parte dall’ ascolto profondo di se stessi, dal mettersi a nudo, dall’ esporsi e porta alla ricerca di una propria verità del sentire, dell’agire, del relazionarsi con l’altro, come anche alla ricerca di una propria originalità.
Il lavoro a terra.
L’appoggio, l’abbandono, la gravità, la sospensione, utilizzando come appoggi parti del corpo differenti. Sperimentare differenti flussi energetici e differenti velocità. Il contatto fisico e la relazione con l’altro.L’esplorazione di una movimento che si sviluppa dall’instaurarsi di una relazione profonda tra i due partner, che si fonda sulla fiducia reciproca e sulla comunicazione possibile attraverso il contatto.
L’improvvisazione. Ricerca di uno stato d’animo di disponibilità e apertura per poter immergersi nel proprio mondo interiore ed andare a percepire nuovi stati dell’essere. E’ un lavoro che comprende e unisce le capacità fisiche e psichiche per poter produrre un’immagine artistica.