Les Ballets Trockadero de Montecarlo si esibiranno al Teatro Dante Alighieri di Ravenna il 21 febbraio 2016 alle ore 15:30.
Nati nel 1974 nella città di New York, provenienti dai circoli underground, hanno saputo unire l’arte della danza a una leggerezza irriverente, che sfocia in comicità e ben dosata ma ricercata ironia. La passione per la danza li ha uniti e portati a esibirsi in serate dal taglio unico e ben presto notato dagli occhi della critica.
Una compagnia di balletto tutta al maschile che però ‘en travesti’ si esibisce in tutti i ruoli del repertorio tradizionale accademico e classico, proprio nella destrutturazione dell’elemento femminile, che interpretano con maestria tecnica in punte e (quando serve) tutù, enfatizzando la propria mascolinità in un gioco audace che non va a minare assolutamente il rispetto per la donna come tale, o la danzatrice in sé, ma quei vezzi ottocenteschi e quei vizi di divismo facilmente girabili in una parodia del balletto nel suo costrutto coreografico, mirando alle manie che la ballerina, di una definita tipologia, si porta dietro.
Ormai sono conosciutissimi e apprezzati in tutto il mondo.
Nel trascorrere del tempo si sono mantenuti coerenti e oggi rientrano nei nuovi e variopinti linguaggi dell’ambito contemporaneo, portando avanti la tradizione classica ma rompendo in verità quegli stessi schemi che ne definiscono il rigore scrupoloso.
Siamo abituati alla distruzione dei codici (intesi come schemi rigidi prestabiliti che abbracciano la tecnica fino ai costumi stessi) e qui a un ribaltamento del senso dei ‘ruoli’ all’interno del balletto. Tuttavia è la chiave che scardina a essere decisamente innovativa, perché lo fa ostentando il giusto e interpretando i passi, gli ensemble, i tecnicismi stessi del balletto scelto.
Il programma proposto prevede il noto Atto Bianco del Lago dei Cigni di Ivanov, il loro Pas de deux, il Pas de six da Esmeralda (tratto dalla lettura di V. Hugo: “Notre Dame de Paris”, cor. Petipa) e poi il Don Chisciotte di Minkus (Petipa-Gorsky): quest’ultimo pezzo gode di un interessante approccio, che dovrebbe conquistare il pubblico.
Normalmente nessuno è deluso, perché alla qualità si unisce il piacere di vedere passi e sentire musiche ormai parte del nostro background, abbandonandosi anche a un semplice e puro divertimento.
https://youtu.be/I0MyFrvaxf0?
Stefania Sanlorenzo