Sabato 9 aprile alle ore 11, nel Foyer del Teatro Verdi, per il ciclo Danza e Dintorni: la giornalista e critico di danza Silvia Poletti presenterà DANZA E MUSICA POP DI IERI E DI OGGI, un percorso musicale e coreografico attraverso simboli del melodramma, icone teatrali, contaminazioni varie e immaginario collettivo pop, anche in relazione ai prossimi titoli in cartellone nella Rassegna di Danza.
Come, per esempio, Carmen, nata dall’invenzione di Mérimée ma eternata dalla musica di Bizet, che qui a Pisa vedremo nella lettura, grottesca, graffiante, quasi parodistica, di un coreografo italiano, Emanuele Soavi.
Ma Carmen ha contagiato moltissimi autori, fra i quali uno dei miti del flamenco andaluso, Antonio Gades, in una sensuale trasposizione per il grande schermo di Carlos Saura nel 1983, con Cristina Hoyos, una giovanissima protagonista-rivelazione Laura del Sol e Paco de Lucia. Oppure il celebre coreografo francese Roland Petit, che creò questo balletto nel 1949 su misura per Zizì Jeanmaire: capelli corti, gambe lunghe e guepière, affiancata qui dal grande Mikhail Baryshnikov nella parte di Don José, il suo compagno fiero e appassionato. Ma Carmen per Mats Ek, ed il Cullberg Ballet, è una storia rovente, carica di vitalismo terrestre, militaresca, dove muta tra altro il taglio narrativo, infatti questo spettacolo inizia con don José davanti al plotone d’esecuzione, e la musica è quella della Suite di Carmen nell’arrangiamento del compositore russo Rodion Shchedrin.
“Interessante è il nuovo esperimento che l’hip hop -in questo caso di GDO E.Sperimenti Dance Company- come la stessa Poletti scrive- realizza confrontando la cultura vernacolare di questa strepitosa forma di ballo con la musica ‘leggera’ dei più grandi cantautori italiani di ieri e di oggi, da Mimmo Modugno, a Giorgio Gaber, a Fabrizio De André fino a Jovanotti o Capossela: alto e basso, poesia in ritmo popolare elevata a letteratura e ballo nato sui marciapiedi e dai marciapiedi arrivato ai grandi palcoscenici.”
Musica pop di oggi come quella di Billy Joel, che ha ispirato Twyla Tharp, geniale danzatrice e coreografa americana, per la commedia musicale Movin’ Out, enorme successo replicato per oltre tre anni a Broadway; della rockstar David Bowie, Look back in Anger, coreografata dall’eclettico Edouard Lock della compagnia canadese La La La Human Steps, o di Madonna, che con il video del 1990, Vogue, riporta in auge un ballo che diventa un vero e proprio fenomeno di costume, il vogueing, cioè imitare le pose plastiche delle modelle e dei modelli che appaiono sull’omonimo noto magazine americano. L’energico rock in danza, Paint it Black di Christopher Bruce, colorato e ironico, costruito sulle canzoni dei Rolling Stones, celebra invece gli anni Sessanta; e Mikhail Baryshnikov, questa volta nello smagliante Who Cares?, costruito nel 1970 da George Balanchine su una carrellata di canzoni di Gershwin, richiama l’effervescente e spumeggiante mondo di Broadway.
E infine musica pop di ieri come quella di Leonard Bernstein per il musical West Side Story, poi trasposto sul grande schermo, revisione in tempi moderni del Romeo e Giulietta shakespeariano. Straordinarie coreografie per un film che è continuo movimento e costante divenire, dove tutto è ballo e canto. Le musiche di Verdi arrangiate da Charles Mackerras per The Lady and the Fool di John Cranko, fiaba teatrale su una Lady che abbandona il mondo della società fatua per rifugiarsi nelle braccia di un patetico clown. Come quelle per l’ultimo balletto del grande Frederick Ashton, coreografo fondatore del Royal Ballet, La fille mal gardée, uno dei più amati del repertorio inglese.
L’ingresso è libero; alla fine, come di consueto, aperitivo per tutti offerto dalla Fondazione Teatro di Pisa.