Marghe, dissertando di danza ovviamente, mi infilò in una bolla di gelatina fatta di spazio e tempo: due dimensioni fisiche che definiscono l’uomo stesso nella sua esistenza in questo Universo, di cui faccio ancora parte, nonostante l’esperienza cui mi riferisco. Facciamo qualche passo indietro: dovremmo provare a immergerci nella danza come in un universo Continua a leggere